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Il brano e il video “Etica Peletica” di Davide Campisi, percussionista e cantautore di Enna, anticipa il prossimo album JOCA in uscita con il nuovo anno.
Una filastrocca per Natale, per riscoprire la nostra parte bambina anche in un periodo come questo. Si tratta di “Etica peletica”, il nuovo brano di Davide Campisi, percussionista e cantautore di Enna che ha musicato questo piccolo gioco di parole – meno di un minuto e mezzo – che farà parte del suo prossimo album, JOCA, in uscita all’inizio del prossimo anno.
Si tratta di un testo di tradizione orale che da tempo immemore vaga per l’Italia, cambiando parole passando di bocca in bocca, senza lasciare traccia in nessun libro. Una filastrocca che idealmente è patrimonio di bambini di tutta Italia e non solo, oggi simbolo di una spensieratezza negata dalla pandemia mondiale.
Il video di “Etica peletica”, firmato da Antonella Barbera e Fabio Leone, è da oggi su YouTube e vuole essere una ideale cartolina d’auguri alla quale ha partecipato l’intera famiglia Campisi.
JOCA, che si avvale della produzione artistica di Marco Corrao, è un album dal sapore mediterraneo ma che non rinuncia ad un sguardo oltreoceano. Unisce l’antico e il moderno, il suono arcaico del tamburo a quello elettronico, senza che nessuno mai sovrasti l‘altro. C’è il ritmo della lingua siciliana, ma rappresenta una Sicilia che vuole andare oltre, uscire dai suoi confini, “globalizzarsi”. Per questo il titolo Joca, scritto con la J, perché possa essere declinato e pronunciato in molte lingue del mondo.
Davide Campisi è un percussionista e cantautore siciliano.
Inizia a suonare la batteria a 16 anni e dal 2002 si interessa agli stili e tecniche degli strumenti ritmici della tradizione musicale popolare del Sud Italia, i tamburi a cornice, collaborando con musicisti di fama nazionale.
Da allora prosegue la ricerca sui ritmi ancestrali del meridione, del Mediterraneo e della world music in generale. Sui suoi tamburi sperimenta forme sonore e tecniche espressive nuove e contemporanee che trovano spazio prima nel gruppo di musica etnica “I Petri Ca Addumunu” (di cui è stato membro fondatore) e poi in un percorso personale da solista e in collaborazioni con altri gruppi musicali, per i quali ha partecipato alla realizzazione di prodotti audiovisivi in qualità di percussionista o di autore ed esecutore di colonne sonore.
Dal 2005 conduce corsi di tamburo a cornice come percorsi a sé o integrati ad altre forme e tecniche di espressione artistiche quali teatro e danza.
Nel 2012 ha condotto un laboratorio di percussioni all’interno del progetto europeo “Melodie del silenzio”, riferito ad un gruppo di partecipanti costituito da persone sorde e udenti; negli anni precedenti ne ha condotto diversi altri in comunità terapeutiche assistite.
Nel 2015 porta nei teatri e nelle piazze il nuovo progetto musicale da solista dal titolo “BADR” (luna piena); con questo lavoro arriva tra i primi 8 finalisti su 1500 partecipanti al contest del concerto del 1° maggio a Roma.
Nel 2017 è finalista al Premio Andrea Parodi e pubblica il suo nuovo album, “Democratica”, con l’etichetta discografica CNI.
Nell’estate 2018 vince il premio come miglior percussionista solista al festival “1000 beats innovation lab” promosso dall’European drum & percussion Academy a seguito del quale partecipa al Festival Internazionale di percussioni Gongs&Skins tenutosi in Myanmar (ex Birmania) nel novembre 2018.
Nel 2019 partecipa al festival a Wuppertal (Germania) con lo spettacolo “Il tamburo e la voce” organizzato dall’associazione Ort in ricordo del maestro contrabbassista Peter Kowald.
Nel 2020 esce il disco “Mircanti”, firmato Davide Campisi & Mimì Sterrantino che ottiene un ottimo riscontro con il pubblico e porta i due musicisti ad un tour di oltre cinquanta date in tutta Italia.
Fonte: Ufficio stampa Strategie DE – Daniela Esposito