Allo storico collaboratore della nostra rivista, attribuita la benemerenza cittadina per l’attenzione dimostrata alla narrazione di una città in trasformazione, dando spazio e spessore letterario e poetico a storie di culture diverse.
Il 7 dicembre si è svolta la tradizionale consegna dei riconoscimenti che il Comune di Milano attribuisce a cittadini o enti che si sono distinti per meriti nei vari campi delle arti, della cultura, della solidarietà.
Nel contesto della Sala Alessi di Palazzo Marino, sede istituzionale del Comune, nel rispetto del distanziamento (che quest’anno ha impedito il tripudio espresso ai premiati nel contesto del Teatro Dal Verme con familiari e amici), l’intervento introduttivo è stato del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, affiancato dal Presidente del Consiglio Comunale, Lamberto Bertolè, e da una rappresentanza qualificata dello stesso Consiglio Comunale.
Tra i premiati 2020 anche lo scrittore Giuseppe Selvaggi, milanese di adozione, individuato perché nella sua attività letteraria e culturale ha rappresentato l’anima di Milano, aperta e cosmopolita, rivolta al mondo intero e capace di costruire ponti. Attraverso l’organizzazione di eventi culturali, Selvaggi ha dato spazio ai temi dell’accoglienza e della solidarietà, che rappresentano il volto migliore di Milano. Come cultore e studioso delle tradizioni popolari e delle nuove realtà metropolitane ha dedicato attenzione alla narrazione di una città in trasformazione, dando spazio e spessore letterario e poetico a storie di culture diverse, arricchite dalla sensibilità maturata nella terra di nascita negli anni giovanili.
L’impegno di cittadinanza attiva per edificare una società inclusiva l’ha reso meritevole del prestigioso e ambito riconoscimento ambrosiano.