Il Festival conferma il suo impegno nella valorizzazione delle giovani forze creative della scena contemporanea italiana.
Romaeuropa Festival conferma il suo impegno nella valorizzazione delle giovani forze creative della scena contemporanea italiana con Anni Luce. La sezione, curata da Maura Teofili, torna al Mattatoio dal 6 all’11 ottobre e oltre a presentare in prima assoluta le nuove produzioni di Camilla Brison, Francesco Alberici e Martina Badiluzzi amplia il suo sguardo con i format Situazione Drammatica – realizzato in collaborazione con i maggiori premi di drammaturgia nazionale – e Powered by REf, progetto di affiancamento per autori e registi tra i 20 e i 30 anni.
Finalista al concorso per giovani registi under 30 alla Biennale Venezia Teatro del 2018, Camilla Brison apre la rassegna il 6 ottobre con No Land Lady: una narrazione ispirata a La Tempesta di Giorgione e affidata interamente alle immagini, strumento per raccontare una storia o più storie capaci di portare con sé il ritmo di una città, la solitudine di certi suoi paesaggi, i suoi provvisori rifugi. Le atmosfere minacciose del quadro e il mistero delle relazioni tra le sue figure fungono da pretesto per portare in scena quattro personaggi chiamati ad abitare uno spazio tanto reale quanto astratto ed offrire al pubblico l’occasione di guardare anziché di cercare a tutti i costi di capire.
È sul dolore e sui limiti nella possibilità di metterlo in scena che s’interroga, invece, Francesco Alberici in Diario di un dolore (8 ottobre): ispirato dall’omonimo romanzo di C.S. Lewis il regista chiede alla sua attrice, Astrid Casali, di lavorare a una messa in scena che affronti questo tema marginalizzato ed eliminato dalla società contemporanea, sempre efficace, produttiva e apparentemente felice. Lo spunto letterario diviene strumento per interrogarsi sulla propria esistenza e costruire, inaspettatamente, un altro spettacolo. «Si può portare in scena la propria biografia senza il rischio di usarla per meri fini spettacolari? E come mettere in scena, sera dopo sera, un dramma non più di finizione ma reale?».
Il 10 e l’11 ottobre Martina Badiluzzi, già vincitrice del bando registi della Biennale Venezia Teatro 2019, è in scena con Rumori, un progetto ibrido nato in risposta alla quarantena causata dal Covid-19 e generato dalla contaminazione di una raccolta di racconti e musica. Sulle note di Samovar (Samuele Cestola) si susseguono storie ispirate dalla periferia di Roma, ritratti, brevi incontri con i personaggi che animano le finestre e i balconi, visti dalla prospettiva di qualcun altro. Sono questi «abitanti irrequieti di piccoli interni» a restituire, colti con i loro sogni, la loro immaginazione e la loro vita, una nuova coscienza di vicinanza sviluppata durante il lockdown e ora al centro di questo “concerto poetico”. Per il Romaeuropa Festival 2020 Badiluzzi sarà nuovamente in scena il 10 e l’11 novembre al Teatro Vascello con lo spettacolo The Making of Anastasia.
Approda per la prima volta a Roma il format Situazione Drammatica, curato da Tindaro Granata, Carlo Guasconi e Ugo Fiore e dedicato alla drammaturgia contemporanea: letture allo “stato brado” che lasciano confrontare autore, attori e testo ponendo sotto la lente d’ingrandimento la parola scritta e la sua potenza creativa nel primissimo stadio della sua concretizzazione scenica.
Realizzato per Anni Luce in collaborazione con i maggiori premi di drammaturgia nazionale (Biennale College Teatro 2019 – Autori Under40, Premio Riccione per il Teatro 2019 e Premio Hystrio – Scritture di Scena 2019), il progetto permette di ascoltare le opere di tre autori Under35 i cui testi saranno letti e successivamente commentati in un ciclo di incontri guidati da Antonio Audino e realizzati in collaborazione con Rai Radio3, media partner delle tre serate.
Inaugura il format il 6 ottobre Caroline Baglioni con Il Lampadario, un testo che prendendo le mosse dal crollo del Ponte Morandi di Genova nel 2018 arriva a interrogarsi sull’universalità del desiderio di vita; l’8 ottobre, invece, è Tatjana Motta, vincitrice del 55° Premio Riccione per il Teatro, con Notte Bianca, a raccontare il viaggio di un Uomo e una Donna piccolo borghesi alla ricerca di una nuova identità (la registrazione della lettura sarà riascoltabile su Rai Radio 3). Dal Premio Hystrio – Scritture di Scena 2019 arriva Fabio Pisano con il suo Hospes – Itis, un dramma in atto unico in cui, con ironia e delicatezza, vita e morte si confondono e ricorrono all’interno di un ospedale in cui pazienti con patologie rare attendono la propria fine. Partecipano alla lettura di quest’ultimo testo gli allievi attori del Corso di Diploma Accademico di II livello in Recitazione dell’Accademia Nazionale d’arte Drammatica Silvio d’Amico (Adriano Exacoustos, Francesca Florio, Diego Giangrasso, Jacopo Nestori, Eleonora Pace, Zoe Zolferino) nell’ambito del percorso di approccio alla lettura drammaturgica e studio del testo proposto da Ref/AL2020 e condotto da Tindaro Granata.
Altro nuovo format pensato per Anni Luce è, infine, Powered by REf, percorso di tutoraggio e residenza dedicato ad autori e registi tra i 20 e i 30 anni e realizzato in collaborazione con Carrozzerie N.O.T., 369Gradi, Teatro Biblioteca Quarticciolo, ATCL Lazio e il Centro Unico Regionale delle Residenze del Lazio. Selezionati tramite bando, tre giovani autori – Claudio Larena, Secteur in.Verso e Andrea Dante Benazzo – beneficiano di un percorso di formazione verso la messa in scena accompagnati da altrettanti tutor scelti dal REf: Biagio Caravano, Daria Deflorian e Valentino Villa. «Volendo valorizzare gli sguardi e le energie creative più fresche attive sul territorio nazionale abbiamo immaginato un’opportunità lontana da logiche produttive, che non forzasse al risultato ma privilegiasse la messa a disposizione di strumenti specifici per accompagnare artisti e formazioni Under 30 nello sviluppo delle loro capacità professionali e creative attraverso dei percorsi di tutoraggio volti allo stimolo ed al potenziamento di processi artistici autonomi in via di sviluppo» afferma Maura Teofili.
Gli studi sviluppati durante il percorso saranno mostrati agli spettatori il 10 e l’11 ottobre. Se con Calcinacci Larena costruisce una riflessione sui sogni, le realtà e le utopie dell’esistenza di ciascuno, Secteur in.Verso in Ça ne résonne pas / Ça résonne trop riflette sulla questione ecologica e sul rapporto ambivalente dell’uomo con ciò che è non umano, infine Andrea Dante Benazzo intreccia la sua storia familiare con la catastrofe naturale avvenuta nel 2018 sulle Dolomiti al Passo di Costalunga e, attraverso l’utilizzo del video, elabora un archivio multimediale semi-privato per raccontare una perdita tanto personale quanto collettiva.
TUTTO IL CALENDARIO
- 6 ottobre| h 17.30 + 20.30 – Camilla Brison, No Land Lady – Mattatoio
- 6 ottobre| h 19 + h 22 – Situazione Drammatica Caroline Baglioni, Il lampadario – Mattatoio
- 8 ottobre| h 18 + h 21 – Francesco Alberici, Diario di un dolore – Mattatoio
- 8 ottobre| h 20 Situazione Drammatica Tatjana Motta, Notte Bianca – Mattatoio
- 9 ottobre| h 18.30 + h 21 – Situazione Drammatica Fabio Pisano Hospes Iris – Mattatoio
- 10 – 11 ottobre| sabato 10 h 22, domenica 11 h 21 – Martina Badiluzzi, Rumori – Mattatoio
- 10 – 11 ottobre| sabato 10 h 21, domenica 11 h 20 – Powered by REf Claudio D’Arena, Calcinacci – Mattatoio
- 10 – 11 ottobre| sabato 10 h 20, domenica 11 h 19 – Powered by REf – Secteur in.Verso, Ça ne résonne pas / Ça résonne trop – Mattatoio
- 10 – 11 ottobre| sabato 10 h 19, domenica 11 h 18 – Powered by REf Andrea Dante Benazzo, Partschótt – Mattatoio
Fonte: Ufficio Stampa e Contenuti Editoriali Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura