Un progetto di arte urbana che si propone di raccontare attraverso l’arte contemporanea l’identità di un luogo dal passato glorioso, un territorio ricco di testimonianze artistiche e architettoniche.
LA CITTA’ IDEALE. Mirandola: galleria a cielo aperto è un progetto di arte urbana, promosso e patrocinato dal Comune di Mirandola e dalla Regione Emilia-Romagna. Il progetto, a cura di Beatrice Audrito e Davide Sarchioni, si propone di raccontare attraverso l’arte contemporanea l’identità di questo luogo dal passato glorioso, un territorio ricco di testimonianze artistiche e architettoniche di rilievo, duramente colpito dal terremoto del 2012 e oggi ancora impegnato nella fase di ricostruzione.
“Il progetto – spiega Marina Marchi, Assessore alla Cultura e all’Innovazione del Comune di Mirandola – che si terrà nel periodo compreso tra settembre 2020 e gennaio 2021, ha l’obiettivo di raccontare, attraverso le opere d’arte contemporanea, l’identità di questa città, fortemente lesionata dal sisma nel 2012, prendendo spunto dalla figura di Giovanni Pico della Mirandola e dalla sua storia. Il percorso espositivo individua il centro storico di Mirandola quale cantiere di esplorazioni e di creazioni artistiche, in grado di porre l’attenzione sugli edifici e i monumenti storici, grazie all’opera e all’abilità di artisti di fama nazionale ed internazionale. Si verrà così a creare un’inedita rilettura del paesaggio urbano.”
LA CITTA’ IDEALE. Mirandola: galleria a cielo aperto si ispira al concetto rinascimentale di Città Ideale, che trovò piena realizzazione proprio nella città di Mirandola agli inizi del Seicento quando, grazie ad una sapiente trasformazione del tessuto urbanistico del centro storico per opera di filosofi, letterati, ingegneri e architetti, la città fu ridisegnata all’insegna della modernità e racchiusa in una pianta stellare a forma ottagonale. Un esempio unico insieme alla città di Sabbioneta (Mantova) e Palmanova (Udine). Oggi come allora Mirandola è protagonista di una nuova ricostruzione che necessita del potere e della capacità immaginativa degli artisti. Ispirandosi a questi principi e ponendosi idealmente in continuità con il passato, i curatori Beatrice Audrito e Davide Sarchioni hanno invitato sei artisti contemporanei, conosciuti nel panorama italiano e internazionale delle arti visive, che trasformeranno il centro storico di Mirandola in una galleria a cielo aperto, reinterpretando in chiave contemporanea gli stessi principi di armonia estetica e urbanistica che animavano il Rinascimento, utilizzando un’ampia varietà di linguaggi e pratiche.
I sei artisti coinvolti interverranno sul tessuto urbano con opere e installazioni site-specific; interventi temporanei, riportati su apposite mappe, capaci di valorizzare i luoghi della vita civica e culturale della città, che andranno a scandire le tappe di un percorso d’arte urbano a cielo aperto. Il percorso si snoderà tra le vie del centro storico e offrirà un’inedita rilettura dello spazio urbano innescando una trasformazione temporanea del paesaggio partendo proprio dai suoi luoghi simbolo, considerati luoghi di memoria: architetture e monumenti storici, molti dei quali danneggiati dal terremoto e ancora in fase di restauro, saranno accostati alle opere sia fisicamente sia concettualmente, e diventeranno archetipi di visioni per una nuova “città ideale”. Gli artisti daranno forma alle loro visioni trasformando i luoghi prescelti in opere e installazioni che sfruttano lo spazio pubblico con interventi di varia tipologia che assumeranno configurazioni figurative o astratte, interventi audio-visivi e strutture luminose che lavorano sul senso tattile, percettivo e cromatico dello spettatore. L’obiettivo è quello di realizzare un progetto innovativo capace di cambiare completamente l’estetica e la configurazione della città, agendo sulla memoria storica di ogni luogo e sulla percezione collettiva, con uno sguardo rivolto al futuro. Il progetto costituisce anche un ideale collegamento storico con l’ampia attività di mecenatismo artistico e culturale della famiglia dei Pico, che rese grande la città di Mirandola in passato, svolta con continuità nel presente per approfondire i linguaggi e le forme della contemporaneità, offrendo alla città l’opportunità di coltivare ancora la sua vocazione artistica e di acquisire un ruolo importante come ente non solo di promozione ma anche di produzione culturale. A corollario dell’evento espositivo, saranno organizzati talk, visite guidate e percorsi didattici rivolti al pubblico e alle scuole.
Interventi artistici di: Debora Hirsch (San Paolo, 1967), Thomas Lange (Berlino, 1957), Vincenzo Marsiglia (Belvedere Marittimo, 1972), Valentina Palazzari (Terni, 1975), Francesca Pasquali (Bologna, 1980), Cristiano Petrucci (Roma, 1974).
Fonte: Ufficio stampa RP//press