Al via le selezioni della nuova giuria presieduta da Laura Delli Colli. Crescente interesse da parte di giovani film-maker.
Il lockdown dovuto alla pandemia non ha fermato la creatività, l’ha anzi incoraggiata! La quinta edizione del Premio Cesare Zavattini ha infatti registrato una consistente partecipazione dei giovani iscritti al bando 2020/21, scaduto lo scorso 10 settembre. Oltre settanta sono stati i progetti pervenuti, una cifra di gran lunga superiore alle precedenti edizioni, a testimonianza del crescente interesse da parte di giovani film-maker a misurarsi con il riuso creativo del cinema d’archivio. La Giuria che valuterà le proposte sarà quest’anno presieduta da Laura Delli Colli, presidente della Fondazione Cinema per Roma e del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, ed è composta da Simone Isola, produttore e docente presso La Sapienza Università di Roma, Valentina Pedicini, regista e sceneggiatrice, Patrizia Penzo, montatrice e Paola Scarnati, tra i fondatori dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, esperta di conservazione dei beni audiovisivi.
“Ringrazio gli autori e le autrici dei progetti pervenuti – dichiara Antonio Medici, direttore del Premio – per l’interesse mostrato verso la nostra iniziativa. Hanno sicuramente dedicato tempo ad esplorare il patrimonio dell’AAMOD e degli archivi partner e hanno messo la loro creatività al servizio di un approccio speriamo innovativo verso il materiale d’archivio. Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, non è stato possibile promuovere il Premio Zavattini con iniziative territoriali, proiezioni, incontri; abbiamo tuttavia utilizzato i social media organizzando alcune iniziative online e gli esiti, nonostante la situazione globale, sono stati molto incoraggianti. Si è trattato di un risultato ottenuto grazie al gruppo di lavoro del Premio, alla comunità che si è creata intorno ad esso, all’impegno della Fondazione AAMOD, degli enti che sostengono l’iniziativa e di tutti i partner coinvolti.”
Nei prossimi giorni la Giuria sceglierà, tra tutte quelle pervenute, le nove migliori proposte per originalità, sperimentazione, peculiarità nel riuso del cinema d’archivio, che saranno presentate in una conferenza stampa. I rispettivi autori potranno così partecipare, in qualità di finalisti, al percorso di formazione e sviluppo con importanti professionisti del cinema italiano offerto dal Premio Zavattini. Al termine, la stessa Giuria sceglierà tre progetti vincitori che, oltre a poter utilizzare liberamente il materiale filmico dell’AAMOD, dell’Istituto Luce Cinecittà, di Home Movies, dell’Archivio delle Memorie Migranti e degli altri archivi partner, riceveranno servizi gratuiti di supporto per la realizzazione dei cortometraggi e il riconoscimento di 2000 euro per ciascun progetto realizzato.
Fonte: Ufficio stampa – Elisabetta Castiglioni