Una riflessione sull’importanza della vista. Ode dedicata a sua madre. Nell’immaginario di Leon il Giappone è una metafora sulla bellezza di un posto lontanissimo dalla realtà.
“Japan” è il nuovo brano, dopo la pubblicazione di “Hell”, di Leon Seti.
“Japan” è la riflessione di Leon Seti sull’importanza della vista. Ode dedicata a sua madre, il pezzo nasce dal bisogno di scappare con la mente verso un posto sicuro e libero da paure e preoccupazioni. Nell’immaginario di Leon il Giappone è una metafora sulla bellezza di un posto lontanissimo dalla realtà. La ballad elettronica è co-prodotta da Leon Seti e Pancratio. La composizione di Leon vuole creare un sentimento nostalgico e di escapismo attraverso melodie aperte e speranzose, diametralmente opposte alla pesantezza implicita delle linee del testo; Pancratio completa “Japan” con una produzione elettronica raffinata e di impatto.
“Japan” è accompagnato da un video ideato e diretto da Thomas Rebour, con fotografia di Shaun Waldie. Ispirato a Mequetrefe di Arca, Hunter di Bjork e Bohemian Rhapsody, il video gioca su effetti visivi che rappresentano l’importanza della vista. Tre personaggi disposti come passato, presente e futuro narrano il sogno di Seti di scappare dalla realtà. Il passato è rappresentato dalla sfumatura blu, il futuro ha una cicatrice sull’occhio e il presente indossa perle, simbolo di femminilità e della luna. I gioielli indossati nel video sono stati fatti su misura da Inaurem.
Leon Seti nasce ad Arezzo 25 anni fa. Fa un percorso accademico che lo porta a studiare filosofia all’estero e a cominciare a scrivere e produrre musica in Inghilterra. Nel 2019 Leon pubblica “Cobalt”, album d’esordio indipendente che raggiunge la prima posizione della classifica elettronica Itunes. Successivamente esce il singolo “Hell”. Leon attualmente combina elettronica pop con testi sperimentali e molto personali che hanno portato a paragoni con Bjork, Anohni e Pet Shop Boys. Tra le varie venues, Seti ha suonato a Londra all’O2 Academy Islington e allo Spice of Life. In Italia ha portato la sua musica in clubs come lo Spin Time Labs a Roma e il Cassero di Bologna.
Fonte: Ufficio Stampa Sfera Cubica