Le storie e le ricerche svolte nel passato da uno dei maestri dell’arte contemporanea della seconda metà del 1900, continuano ad ispirare le nuove generazioni.
Il Centro Artistico Alik Cavaliere parteciperà alle Giornate Europee del Patrimonio (GEP), un’iniziativa promossa a partire dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea. L’edizione 2020 si svolgerà il 26 e il 27 settembre e sarà incentrata sul tema “Imparare per la vita. Un weekend all’insegna di visite guidate, iniziative speciali e aperture di luoghi generalmente chiusi al pubblico, organizzate nei musei e nei luoghi della cultura statali.
Il 26 di settembre Il Centro Artistico Alik Cavaliere sarà lo scenario dell’evento intitolato L’Heritage della Cera Persa per le GEP.
Il patrimonio immateriale riconosciuto dall’UNESCO è parte essenziale dell’heritage da trasmettere alle nuove generazioni, per questo il Centro Artistico Alik Cavaliere accoglie con entusiasmo la proposta di riflettere sul ruolo e sul significato dei saperi tradizionali in rapporto alle sfide inedite dell’arte contemporanea e propone una conferenza di Franco De Andreis, a lungo motore ed anima della fonderia d’arte De Andreis, la stessa utilizzata da Cavaliere negli ultimi venti anni della sua carriera.
La forma espressiva artistica è un intrigo di tecniche e di pensieri, un crogiuolo di idee, azioni ed emozioni da trasmettere insieme, anche attraverso la collaborazione tra fonditore e artista. In particolare, scopriremo i segreti della più tradizionale modalità di fusione per l’arte: la tecnica della cera persa. Seguirà una visita guidata delle opere di Cavaliere presenti al Centro. L’apertura straordinaria del Centro si protrarrà anche nel pomeriggio di domenica 27.
Il 29 Ottobre, in collaborazione con la prestigiosa casa d’aste Sotheby’s, si terrà al Centro Artistico Alik Cavaliere un’asta di beneficenza in cui opere di molti differenti artisti verranno battute da Raphelle Blanga, Senior Director, Head of Department Contemporary Art di Sotheby’s a Milano.
L’obiettivo dell’evento è quello di supportare a scopo benefico l’Associazione Figli di Shoah che si dedica a testimoniare il momento più tetro della storia dell’umanità, sensibilizzando l’opinione pubblica e tenendo vivo il ricordo, perché ciò che è stato non possa ripetersi mai.
Alik Cavaliere, figlio di un’ebrea russa, l’artista Fanny Kaufmann, fuggita nel 1921 dalla Russia e giunta in Italia a studiare scultura, e di un dissidente socialista, è stato educato alla libertà e al rispetto della vita in un ambiente intessuto di cultura e consapevolezza, è cresciuto e ha maturato la propria poetica nel contesto della resistenza al nazifascismo e alla persecuzione, riconoscendo sempre il ruolo sostanziale e imprescindibile della memoria per il rispetto della dignità umana.
Alik Cavaliere (1926 – 1998): è uno dei grandi maestri dell’arte contemporanea del secondo Novecento. Dopo un’infanzia in parte condizionata dall’attività antifascista del padre e dalle leggi antisemite, compie gli studi al Liceo Berchet di Milano e si diploma presso l’Accademia di Brera, sotto la guida di Manzu, Funi e Marino Marini, cui succede nel 1970 alla cattedra di scultura.
La sua poliedrica e sempre rinnovata attività mette capo ad alcuni cicli di opere che indagano ed elaborano il rapporto dell’uomo e dell’artista con la natura, con gli altri, con i miti fondativi dell’esistenza e della vita sociale.