“Dipingere con la luce”, cos’ l’artista argentina autodefinisce lo stile delle sue opere, acquarelli e fotografie, esposte nello studio di via Santo Stefano 63.
L’opera di Marga Baigorria si definisce in ciò che ha chiamato “Dipingere con la Luce”, tendendo a rappresentare pittoricamente il Colore/Luce, l’iridescenza e l’incandescenza. L’artista, cosciente che la materia non permette di arrivare a certi valori di elevata luminosità, ricerca il modo di rappresentare quello che già esiste nella sua visione.
Quando questo scopre che la fotografia può cooperare alla sua ricerca e in parte compensare l’intensa aspirazione ad esprimere il Colore/Luce, allora inizia a sperimentare, a “dipingere con la Luce”.
Le immagini che sorgono sono la conseguenza di un mondo interiore che realizza i suoi sforzi per manifestarsi. Non sono casuali, l’occhio trova quello cui la mente aspira. Penetrare con l’aiuto del sistema macro là dove la visione corrente trova il suo limite, e scoprire forme illuminate, belle, armoniche, seppure invisibili, è un’avventura. È come scoprire un mondo di favola con esseri e paesaggi irreali, di estrema fantasia. È come aprire le porte a un universo arcano, inafferrabile che ci induce a fare infinite domande sullo spazio, il tempo, i loro rapporti con la nostra coscienza. Gli acquerelli sono parte integrante di questa ricerca interiore nella materia Colore/Luce. Questa tecnica permette gradi di trasparenza e di luminosità molto accentuate, qui il Colore nasce da uno stato dell’animo. Cercato nell’equilibrio, l’armonia e l’aspirazione spirituale per rappresentare con suo stile, un mondo sottile, vicino a tutti ma non così evidente.
Marga Baigorria nasce in Argentina. Riceve dalla prima infanzia un’educazione preminentemente artistica, che inizia con la danza classica e prosegue con le arti plastiche, il canto lirico ed il teatro. Si diploma in pittura all’Accademia Superiore di Belle Arti di Buenos Aires, dove realizza mostre di pittura ad olio con successo di pubblico e di critica.
È stata allieva di notevoli maestri argentini quali Luis Barragán, Aníbal Carreño, Reina Kochashian ed altri. Contemporaneamente studia filosofia e religioni comparate, esperienza che modificò ed arricchì notevolmente la sua visione dell’Arte, in special modo quando entra in contatto con culture la cui visione dell’origine e del significato dell’estetico risulta fondamentale per la vita dell’essere umano. Nel 1973 si trasferisce in Europa, dove fonda il ‘Planetarium delle Arti di Venezia’. Lì dirige la sezione di Arti Visive, sviluppando un’intensa attività pedagogica in connessione con diverse tecniche pittoriche ed artigianali. Conduce Corsi Superiori (triennali) di Eucromia (La Bellezza e l’Essenza del Colore/Luce) nella cui azione si sincronizzano il potere realizzativo, creativo e terapeutico del Colore, stimolando quel punto di equilibrio interiore che conduce a piani elevati di coscienza, e, pertanto, all’espressione artistica. La sua attività creativa, espressa in mostre di profonda investigazione, si è concentrata in ciò che ha chiamato “Dipingere con la Luce” ed in una serie di Acquerelli. È fondatrice dell”Accademia Internazionale di Eufonia’, con sede in Svizzera e diversi referenti europei ed americani, dove il mondo del Suono e della Musica viene messo in relazione con la sua esperienza del Colore e dell’innovazione creativa artistica.
Fonte: CS Studio Cenacchi Arte Contemporanea di Jacopo Cenacchi