Le opere in mostra partono dal nero per aprire riflessioni sulla complessità del colore, difficile da circoscrivere in una definizione.
Dal 15 giugno al 31 luglio 2020, aprirà su appuntamento presso AF Gallery Nero e più nero. La mostra traccia l’utilizzo del colore nell’arte contemporanea attraverso le opere di nove artisti italiani dagli anni ’60 ad oggi.
Nero e più nero è il termine con il quale, nel gergo della stampa, si indica l’accentuazione del nero nella sua pienezza. In questo caso, il termine è stato punto di partenza per osservare il ruolo del colore nero (o non- colore) nell’arte.
Negli ultimi decenni le modalità d’indagine artistica sono cambiate, così anche l’uso dei colori e le simbologie a loro annesse. Questa trasformazione ha inciso molto sul nero, non più fondo in secondo piano ma protagonista delle azioni artistiche.
Le opere in mostra partono dal nero per aprire riflessioni sulla complessità del colore, difficile da circoscrivere in una definizione. Il percorso espositivo racconta le diverse visioni artistiche rivelate attraverso il non-colore, mezzo per avvicinarsi il più possibile alla verità.
Questi gli artisti e loro opere in mostra:
– Stefano Peroli, Senza titolo, 2008, olio su tela, cm 27×25,5;
– Sergia Avveduti, Polvere sottile, 2001, grafite su carta, cm 27×20 cad.;
– Marco Neri, Giardini Israele, 2010, olio su tela, cm 80×100;
– Vincenzo Cabiati, Giovane Custer, 2019, grafite su carta, cornice, cm 70×100;
– Gilberto Zorio, Vulcano, 1985, tecnica mista su carta su tela, cm 44×60;
– Amedeo Martegani, Paesaggio Siriano, 2007, china su pellovo, cm 80×100;
– Nanni Balestrini, È stata più….(dalla serie Tempo), 1967, collage su carta, cm 29×21;
– Fabio Mauri, Ragazza, 1992, piombo e tela su legno, cm 35×20;
– Luca Pancrazzi, Simmetria variabile,1991, tecnica mista e teca, cm 30x40x3.
Fonte: CS Af – Arte contemporanea