Un lavoro transdisciplinare sull’uso delle biotecnologie in ambito agroalimentare, nato con l’obiettivo di riflettere sulle procedure di acquisto dei consumatori, oggetto di studio del neuromarketing.
BIOMEGA Multiverso è il progetto dell’artista Cosimo Veneziano, nato da un percorso attivato nel 2018, in collaborazione con il Brain Lab – Dipartimento di Neuroscienze dell’Università IULM di Milano e una serie di partner istituzionali, grazie al contributo del bando ORA! della Compagnia di San Paolo. Il progetto prosegue in questa seconda fase, promossa dalla Fondazione Sardi per l’Arte (Torino), concretizzata grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo nell’ambito della settima edizione del programma Italian Council (2019), volto ad azioni di promozione e diffusione nazionale e internazionale dell’arte contemporanea italiana.
BIOMEGA Multiverso è un lavoro transdisciplinare sull’uso delle biotecnologie in ambito agroalimentare, nato con l’obiettivo di riflettere sulle procedure di acquisto dei consumatori, oggetto di studio del neuromarketing. Recentemente presentato da Walter Guadagnini nella Project Room di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia lo scorso febbraio, in una mostra a cura di Beatrice Zanelli (ARTECO) e Vincenzo Estremo. BIOMEGA Multiverso prosegue i suoi lavori con un workshop ideato per l’Accademia di Belle Arti di Macerata – partner culturale del progetto – che si svolgerà venerdì 12 e sabato 13 giugno 2020 dalle 11 alle 13 con la modalità in Didattica a Distanza proponendo, oltre a una presentazione dello stesso, una riflessione su come le telecamere dei nostri device ormai filtrano quotidianamente i nostri rapporti sociali, e su come questi mezzi tecnologici cambiano e continueranno a modificare lo spazio in cui ci muoviamo, le relazione che istauriamo e i sentimenti che proviamo. Con questa emergenza sanitaria, le piattaforme online forniscono ogni tipo di servizio: teleconferenza (ad es. Zoom), telemedicina (Teledoc), telepalestra (Peloton), telecinema (Netflix & co.), per non parlare dell’e-commerce. Tutte queste telecamere mappano il nostro modo di vedere e di conseguenza di consumare. Le piattaforme digitali sono diventate infrastrutture cruciali, strategiche, che svolgono funzioni di rilevante interesse pubblico nel nostro paese, ma poco regolamentate e regolamentatili, ciò definisce la loro natura privata, oltre che prevalentemente straniera. Il workshop presenterà queste riflessioni agli studenti e il materiale che verrà redatto dagli incontri sarà formalizzato in una pubblicazione d’artista in tiratura limitata, realizzata da Cosimo Veneziano con i testi dei docenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata Luigi Pagliarini, intervenuto sull’argomento lo scorso maggio 2019, nel contesto del Public Program al PAV – Parco Arte Vivente di Torino con un intervento dal titolo Dall’Acropoli ad oggi tra Psiche, AI e Neuroscienze nell’arte e nel mercato e Maria Letizia Paiato autrice di un’intervista a Veneziano e Pagliarini dedicata a Biomega (segnonline.it 29 agosto 2019). Inoltre i materiali saranno caricati sul sito dedicato al progetto biomega.centrostudiargo.it.
Cosimo Veneziano (Moncalieri, 1983) vive e lavora a Torino dove ha co-fondato la residenza Internazionale Progetto Diogene, nata nel 2007. La sua pratica è caratterizzata da un’ampia attività di ricerca e workshop legata alla lettura degli archivi e si focalizza sullo sviluppo della scultura e del disegno in stretta correlazione con i luoghi che li hanno ispirati. Tra le mostre personali si ricordano: Rompi la finestra e ruba i frammenti!, AlbumArte, Roma, 2018; Petrolio, MEF – Museo Ettore Fico, Torino, 2016; Verso occidente l’impero dirige il suo corso, Galleria Alberto Peola, Torino, 2014; Monochrome, Villa Strauli, Winterthur, 2015; Los contrabandistas copiaron una escultura de mucho valor, Lugar a Dudas, Cali (Colombia), 2013; Cattedrale, Careof DOCVA, Milano, 2013; L’epoca delle passioni tristi, Tirana Institute for Contemporary Art, Tirana, 2011. Oltre ad aver partecipato anche a numerose mostre collettive, la sua produzione si è sviluppata verso l’ideazione di opere nello spazio pubblico, tra le quali il monumento dedicato a Pinot Gallizio e Constant ad Alba (2016), i progetti per Nuovi Committenti a Rovigo (2017) e Dencity a Milano (2015).
Fonte: Ufficio Stampa Russo/Paiato Press