Anche Poste Italiane si sta attrezzando per fronteggiare la situazione di emergenza dovuta alla diffusione del Coronavirus e mette in atto misure per il suo contenimento.
Da qualche giorno assistiamo al contingentamento dell’ingresso negli uffici postali postali attraverso avvisi affissi al pubblico che invitano ad attendere il proprio turno all’esterno e, dove c’è la possibilità, anche con un operatore che regola il flusso di entrata e uscita dei locali per limitare il numero delle persone in attesa e quindi quell’assembramento che le indicazioni contenute nei vari provvedimenti governativi sconsigliano vivamente.
Il rafforzamento delle misure di contenimento dei contagi è stato deciso ieri 7 marzo nel corso della riunione del Comitato per la gestione del rischio Coronavirus, composto dall’azienda e dalle maggiori sigle sindacali.
Le misure concordate, in linea con quanto stabilito dal DPCM del 4 marzo scorso, mirano a mantenere la continuità operativa. Per questo saranno implementati i servizi di pulizie e di sanificazione dei siti aziendali e sarà limitato allo stretto indispensabile l’organico negli uffici e nei siti a maggiore rischio.
Poste Italiane ha comunicato che sono già state approvvigionate le mascherine per le aree a maggior rischio di contagio indicate dalle Autorità sanitarie dove, già da qualche giorno, assistiamo alla nuova modalità operativa di consegna delle raccomandate e dei pacchi. Infatti, il portalettere per evitare una molteplicità di contatti, e quindi un aggravamento del rischio contagio, non ritira più materialmente la firma del destinatario, ma imbuca le raccomandate e consegna i pacchi mantenendo la distanza di sicurezza e sostituendo la firma per ricevuta del destinatario con una dichiarazione di avvenuta consegna.
Inoltre, si sta studiando di fornire una protezione in plexiglas agli sportelli degli uffici postali open space che non hanno barriere fisiche nei rapporti tra clienti ed operatori.