Dal 15 febbraio al 29 marzo ritornano gli Amici della musica di Cefalù Salvatore Cicero con la stagione concertistica 2020, organizzata in collaborazione con il Comune, la Pro Loco, il cinema Di Francesca e la Fondazione Mandralisca. Cinque appuntamenti che si distinguono per la varietà di stili e repertori e la qualità artistica degli eventi proposti, ospitati non solo al teatro comunale Salvatore Cicero ma anche in un altro gioiello della cittadina cefaludese, il Museo Mandralisca.
Ad aprire la rassegna sabato 15 febbraio alle 18 sarà il Trio Masdan, formato da Giusy Cascio al pianoforte, Luigi Sferrazza al violino e Nicola Mogavero ai sassofoni: tre musicisti siciliani, ciascuno dei quali vanta un’ampia esperienza in campo concertistico, in particolare nell’ambito della musica da camera. La formazione unisce strumenti appartenenti a categorie e famiglie assai differenti tra loro, in particolare archi e legni, ma l’unione dei timbri crea un’armonia dalla bellezza ed omogeneità quasi inaspettate; la brillantezza del violino e la versatilità dei sassofoni danno vita ad un impasto sonoro in cui è difficile distinguere la diversa natura dei singoli strumenti.
Sul palcoscenico del Teatro Cicero il Trio eseguirà un programma che spazia tra ’800 e ’900: la Trio Sonata op. 17 in sol minore di Clara Schumann, le Cuatro Estaciones Porteñas (Quattro Stagioni di Buenos Aires) di Astor Piazzolla, e infine i Cinque pezzi per due violini e pianoforte di Shostakovich, composizioni tutte trascritte per l’originale combinazione di strumenti proposta.
I tre musicisti hanno ottenuto individualmente numerosi e prestigiosi premi e si sono esibiti in ambito nazionale e internazionale come solisti, cameristi o direttori d’orchestra (Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Olanda, Cina, Hong Kong, Australia, Brasile, Tunisia, Turchia).
Un appuntamento imperdibile per gli amanti del jazz, ma non solo, quello di venerdì 28 febbraio alle 18 sempre al Teatro Cicero, con l’AfroBlueTrio, che mette insieme due musicisti siciliani di grande valore e sensibilità, il contrabbassista Fulvio Buccafusco e il batterista Carmelo Graceffa, con lo straordinario pianista e compositore friulano Claudio Cojaniz, protagonista da oltre trent’anni della scena jazzistica italiana e internazionale.
L’AfroBlue Trio si esprime dentro atmosfere d’Africa, viaggiando in modo originale tra nenie materne ed infantili, evocazioni di blues astrali e danze rituali. Il trio guidato da Cojaniz trae fonte d’ispirazione dalla cultura africana e la reinterpreta, dando vita a composizioni originali, che si sviluppano con libertà espressiva e tanto free-swing.
Claudio Cojaniz ha collaborato con molti prestigiosi musicisti dando vita a diverse formazioni, con cui ha registrato numerosi CD; ha fondato tra l’altro la N.I.O.N. Orchestra (Not In Our Name) – progetto originale ispirato alla tradizione africana e dedicato a tutti gli orfani di guerra – che annovera tra gli altri, Cuong Vu alla tromba; la Red Devils Orchestra (19 musicisti) nel 2012. Al piano solo ha inciso la raccolta “Stride” in tre volumi. Ha tenuto concerti in varie città italiane ed europee (Praga, Parigi, Berlino, Vienna, Budapest, Lisbona, Londra, Belgrado, etc.); negli Stati Uniti d’America (Pittsburgh), in Sudafrica e in Mozambico.
Sabato 29 febbraio alle 18.30 – in collaborazione con l’Associazione Curva Minore – sarà il Museo Mandralisca ad ospitare il concerto di Anna-Liisa Eller, interprete di eccezionale grazia e bravura che incanterà il pubblico con il suono magico del kannel, uno degli strumenti più rappresentativi della musica popolare estone. Risalente ad almeno duemila anni fa, le origini di questo strumento risultano ancora incerte, ma è evidente la somiglianza con il salterio, strumento a corde pizzicate dell’antico medio oriente, che nella sua versione medievale, con l’applicazione della tastiera, può considerarsi diretto predecessore del clavicembalo. Riconosciuta come una delle più grandi interpreti di kannel, Anna-Liisa Eller eseguirà un’ampia e accurata scelta di brani, dall’Ars nova francese trecentesca di Guillaume de Machaut alla musica contemporanea di HelenaTulve, passando per William Byrd, John Dowland, Kapsberger, Louis Couperin, Rameau.
Anna-Liisa Eller è stata vincitrice del primo premio all’International Kannel Competition di Helsinki nel 2011, e ad una intensa attività concertistica in tutto il mondo affianca l’attività didattica, insegnando al Georg Ots School Tallin Music School. Fa parte dell’Ensemble Supersonus, che nel 2019 ha pubblicato il CD Resonances per la prestigiosa ECM Records.
Sabato 14 marzo alle 18, di nuovo sul palcoscenico del Teatro Cicero, il concerto intitolato Parole in musica di Salvo Licata. Costanza Licata (voce), Irene Maria Salerno (pianoforte), Davide Velardi (chitarra) e Francesco Cusumano (percussioni) proporranno un repertorio che attinge a piene mani dal teatro di Salvo Licata, raccontando umori e amori di una Palermo rosanero, ora candida e romantica, ora buia e minacciosa. La proposta musicale di Costanza Licata e dei musicisti che la accompagnano si snoda attraverso le tante esperienze artistiche della loro ormai lunga e proficua collaborazione, che li ha portati in giro sui palchi italiani, a raccontare le tante anime della Palermo più autentica.
Ultimo appuntamento domenica 29 marzo alle 18 – in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica di Palermo – con due giovanissime e talentuose musiciste siciliane, la violoncellista Caterina Isaia e la pianista Rosamaria Macaluso, che proporranno la Sonata Op. 5 n. 2 in sol minore di Beethoven, i Due pezzi Op.2 di Rachmaninov, la Sonata op.119 di Prokoviev e Le Grand Tango di Astor Piazzolla. A soli sedici anni, attualmente allieva della prestigiosa Yehudi Menuhin School di Londra, Caterina Isaia vanta già una carriera di prestigio: ha vinto tra il 2013 e il 2015 ben diciotto primi premi in concorsi nazionali e internazionali in diverse città italiane, e ha al suo attivo concerti solistici e in duo con la pianista coetanea Rosamaria Macaluso presso le più prestigiose stagioni concertistiche italiane, quali Verona, Milano, Bergamo, Palermo, Siracusa, Messina, Rovereto, Venezia, Forlì, Bologna, Mantova, Alessandria e Trento. Rosamaria Macaluso ha debuttato a soli dieci anni con l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Hobart Earle presso il Politeama Garibaldi di Palermo, è stata premiata come Outstanding Talent all’Ibla Grand Prize e invitata a esibirsi alla Carnegie Hall di New York. Ha vinto numerosi concorsi pianistici tra cui il Premio Abbado 2016, il primo Concorso Città di Cremona, il Concorso Internazionale di Foggia e il Premio Crescendo istituito dalla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Parallelamente agli studi al Conservatorio di Palermo – dove frequenta il Triennio Accademico di I livello – segue il corso di perfezionamento pluriennale tenuto da Andrea Lucchesini alla Scuola di Musica di Fiesole.
Fonte: Ufficio stampa Chiara Lizio