Dopo il successo dello scorso anno torna al Teatro Palladium “Ritorno in pellicola”, una rassegna a ingresso gratuito dedicata a grandi film della storia del cinema italiano proiettati in 35mm, co-organizzata dall’Università degli Studi Roma Tre con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e la rivista di critica cinematografica Quinlan.it.
In un’epoca in cui la pellicola è pressoché scomparsa, travolta dalla rivoluzione digitale, è fondamentale riproporre il vecchio e inossidabile 35mm, riscoprendo il piacere di vedere sul loro supporto originale alcuni dei grandi capolavori del nostro cinema e dando così la possibilità al pubblico, di giovani e non, di assaporare di nuovo la bellezza di questo tipo di visione.
Il primo film che apre la rassegna mercoledì 12 febbraio alle ore 19 è Estate romana, terzo film di Matteo Garrone. Un racconto generazionale ambientato nella Roma alle soglie del Giubileo del 2000. La visione è introdotta da Vito Zagarrio (docente del Dams di Roma Tre), Alessandro Aniballi (critico cinematografico – Quinlan.it) e Daniela Currò (Conservatrice Cineteca Nazionale). Con loro: Salvatore Sansone, Massimo Gaudioso e Marco Spoletini, rispettivamente attore protagonista, sceneggiatore e montatore della pellicola. La rassegna prosegue l’11 marzo con la proiezione di Morte di un matematico napoletano, film d’esordio del regista Mario Martone, ospite d’eccezione dell’appuntamento.
Già lo scorso anno, in occasione della prima edizione della rassegna e del Roma Tre Film Festival, sono state proiettati pellicole del calibro di C’era una volta il west di Sergio Leone, Le mani sulla città di Francesco Rosi, Pane e cioccolata di Franco Brusati. Questo grazie al proiettore 35mm che il Palladium, una volta cinema della Garbatella, ha conservato nella sua cabina di proiezione. Si tratta di ribadire il fascino di quello che è stato per la maggior parte della sua storia l’unico modo di fruizione del cinema, un modo che inevitabilmente oggi ha un sapore vintage e cinefilo, ma che allo stesso tempo deve diventare un indispensabile strumento didattico per gli studenti delle arti del cinema e dello spettacolo, oltre che una scoperta per le nuove generazioni. Ritorno in pellicola è anche un omaggio al vecchio sogno del fondatore del Dams, Lino Micciché, che si batteva per il cinema in pellicola e in sala. Un sogno, pur senza nulla togliere alle intriganti e inevitabili mutazioni digitali, ancora vivo.
Estate romana:Rossella, attrice del teatro di avanguardia degli anni Settanta, torna a Roma, dopo anni di assenza dalle scene, alla ricerca di una nuova vita. Spaesata e depressa in una città in caotico fermento per i preparativi del Giubileo del 2000, Rossella vorrebbe riallacciare vecchie amicizie e magari tornare a fare teatro. In casa sua adesso vive l’amico Salvatore, indolente scenografo napoletano che sta lavorando alla realizzazione delle scene di uno spettacolo di teatro-danza con l’aiuto della sua assistente Monica, giovane donna separata con una bambina che la suocera vorrebbe sottrarle e un doppio lavoro per cercare di andare avanti. Inizia così una bizzarra, e a volte faticosa, convivenza tra questi tre artisti.
Daniela Currò, conservatore della Cineteca Nazionale, ha dichiarato: “Il CSC – Cineteca Nazionale porta avanti da anni la missione di diffondere la cultura cinematografica a livello nazionale ed internazionale tramite la proiezione di pellicole d’archivio e film restaurati. Diffondere il cinema vuol anche dire anche educare il pubblico all’immagine ed alla sua corretta fruizione: con Ritorno in pellicola la maggiore cineteca d’Italia offre al pubblico la possibilità di rivedere classici del cinema sul medium che li ha originati, la pellicola, e capire, assieme a registi, direttori della fotografia, archivisti e restauratori, la storia di quei film, delle pellicole che li hanno consegnati a noi e perché è importante conservarle e valorizzarle. Nel gergo del restauro cinematografico il “ritorno in pellicola” è la fase in cui le immagini, restaurate digitalmente, vengono riportate su pellicola, l’unico mezzo in grado di garantirne la sopravvivenza nel lungo termine. Con questa iniziativa la Cineteca Nazionale mette a disposizione le preziose copie del proprio archivio per dare al pubblico, ormai abituato alle immagini digitali, la possibilità di effettuare metaforicamente lo stesso percorso, scoprendo il fascino delle copie d’epoca o lo splendore dei restauri 35mm e provando quella che, nel caso dei più giovani, è una nuova esperienza.”
Quinlan.it – Fin dalla sua creazione, oltre sei anni fa, Quinlan.it ha lavorato sia da un punto di vista critico che di ricerca alla valorizzazione della riscoperta della pellicola, dalla preservazione del 35mm alla proiezione pubblica. Una resistenza culturale attiva per la tutela della memoria del cinema e la rivendicazione di una sua perenne attualità. La rivista è dunque lieta di prendere parte a un’iniziativa come quella del Palladium, dove sarà possibile addentrarsi nel concetto di conservazione e permettere agli spettatori di vedere i film sul grande schermo così come sono stati creati, in alcuni casi anche alla presenza degli autori.
Fonte: Ufficio Stampa GDG press