Riceviamo, e pubblichiamo integralmente, il comunicato stampa dell’Osservatorio per il consumo del suolo che traccia il bilancio dell’anno in corso. Un bilancio tutto sommato positivo anche se all’orizzonte le minacce di ulteriore cementificazione del nostro territorio sono sempre in agguato. A fronte di numerosi pericoli scampati, nuovi se ne presentano, e non sembrano bastare le iniziative messe in atto per tutelare sia il paesaggio e sia le risorse naturali.
Alcuni pericoli sono del tutto nuovi, altri si sono semplicemente spostati da un Comune all’altro perché, a fronte del rifiuto di una amministrazione comunale, l’attenzione viene spostata su quelle vicine.
E’ vero che Milano negli ultimi anni sta riconquistando la posizione di capitale produttiva del Paese, che aveva perso durante un lungo periodo di stallo, e che inevitabilmente le esigenze produttive e di sviluppo commerciale e industriale spingono per posizione sul territorio dell’hinteland nuove e sempre più grandi strutture aziendali. E ciò è un bene per l’economia, ma bisogna fare molta attenzione a trasformare un territorio, che ancora presenta risorse non solo paesaggistiche ma anche di importanti produzioni agricole, in un unico ammasso di cemento e asfalto a scapito sia della bellezza paesaggistica, sia della produzione alimentare, e soprattutto della salute dei cittadini che vivono nel Sud Milano.
Come in tutte le cose, e in modo particolare nella politica di gestione del territorio, ci vuole equilibrio. Un equilibrio che, al di là delle tesi accademiche, delle sterili polemiche, delle pregiudiziali ideologiche, si deve fondare su un solo ed unico principio, quello del buon senso.