Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi se ne ricordano.* E per riscoprire il bambino che ciascuno ha dentro di sé abbiamo posto a tutti una semplice domanda: per favore, mi disegni una pecora?
Appuntamento domenica 18 settembre 2022, alle ore 17 per l’inaugurazione dell’originale opera corale composta da centinaia di pecore disegnate da illustratori e creativi, radunate in un’unica installazione capace di esaltare l’unicità stilistica e concettuale di ogni artista. Insomma, un unico grande gregge di pecore in cui ogni pecora è la pecora nera! Ottocento piccole opere originali, un incredibile risultato della call social apertaa giugno dallo studio di comunicazione Imperfect di Torino.
La call era semplice quanto accattivante, a tutti i partecipanti solo una richiesta: per favore mi disegni una pecora? così da radunare un enorme gregge e dar vita ad un’esposizione finalizzata a un’asta benefica.
Con entusiasmo hanno risposto illustratori, pittori, disegnatori, scarabocchiatori e sognatori senza limiti di età, nazione, tecnica o idee.
Le pecore sono state realizzate con le più disparate tecniche: a mano dal disegno a matita al collage, al ricamo, alla stampa giapponese, alla xilografia, a tecniche di pittura digitale o fotoritocco: pecora nere, pecore alte, pecore soffici, pecore cattivissime e pecore tenerine, pecore solitarie e pecore in gruppo…
Le opere – alla conta 801 pecore! – sono pervenute non solo dall’Italia, ma anche da altri 17 paesi stranieri: Argentina, Messico, Egitto, Taiwan, Cuba, Chile, Iraq, Turchia, Ucraina, Serbia, Slovacchia, Austria, Svizzera, Spagna, Germania, Inghilterra, Francia.
Un’esposizione in divenire, finalizzata a un’asta benefica che avrà luogo il 4 dicembre 2022. Al termine dell’esposizione tutte le pecore di cui l’installazione è composta saranno battute all’asta e il ricavato donato all’associazione Mosaico Refugees, ente che realizza progetti rivolti al sostegno, all’orientamento e all’integrazione delle persone rifugiate, nonché alla sensibilizzazione dell’intera cittadinanza.
L’installazione, per la sua natura di opera aperta e per la sua vocazione all’inclusività, sarà arricchita e affiancata da costanti attività e percorsi di laboratorio per bambini, ragazzi, famiglie e scuole a cura del Dipartimento Educazione della GAM.
Fonte: Ufficio stampa Fondazione Torino Musei