L’artista si è spento a Reggio Emilia. Un curriculum di assoluto rispetto nonostante la giovane età e tutta la sua vita dedicata all’arte e alla famiglia.
Ci ha lasciati questa mattina l’artista Massimiliano Galliani. Si è spento a Reggio Emilia a soli 37 anni. Nonostante la giovane età, il suo curriculum è testimonianza di un’intera vita dedicata all’arte, con importanti esposizioni personali e collettive. Nella malattia, l’arte è stata per lui una necessità, un sollievo, una via d’uscita. Sempre gentile e sorridente, grato alla vita per la famiglia adorata e il talento ricevuto, lascia la moglie Samantha, le figlie Anita e Virginia, la madre Laura, il padre Omar e il fratello Michelangelo. I funerali si terranno in forma strettamente privata.
Scrive Vera Agosti, critico e storico dell’arte, curatore di una sua recente esposizione milanese: «Nell’atmosfera e nello stile delle opere di Massimiliano trapelava un’impronta malinconica, un sentimento tenero e lirico, e una ricchezza di intenti, una ricerca in costante evoluzione, nuove e rinnovate prove per superare se stesso, percorsi inusuali che a tutto facevano pensare fuorché a un mondo della memoria e della mimesi del già vissuto e del già visto: una spinta eccezionale verso il futuro, una proiezione fortissima verso il momento successivo e la prossima sperimentazione»
Massimiliano Galliani nasce nel 1983 a Montecchio Emilia (RE). La sua formazione comprende il diploma in Scenografie per l’arte presso l’Istituto d’Arte Paolo Toschi di Parma, la laurea in Nuove Tecnologie per l’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e il diploma in Regia Cinematografica presso NUCT, Nuova Università del Cinema e della Televisione di Roma. Fino al 2014 si dedica completamente alla video-arte, realizzando videoinstallazioni ed installazioni interattive come “Presepe Apparente”, “La Stanza di Santa Lucia”, “7 opere di Misericordia” e “Atramentum”, alcune delle quali presentate a Reggio Emilia in occasione di Fotografia Europea. Nel 2015 realizza, inoltre, il video “Il Racconto di Luigi Ontani”, presentato nella mostra “Luigi Ontani incontra Giorgio Morandi” (Casa-Studio di Giorgio Morandi, Grizzana Morandi, Bologna, 2015, a cura di Eleonora Frattarolo). Dal 2015 si dedica prevalentemente alla pittura e al disegno, allestendo la personale “LSDT – Le Strade Del Tempo”, a cura di Alberto Zanchetta, presso lo Spazioborgogno di Milano.
La stessa serie, la cui origine è legata alle screpolature che circondano gli occhi della Gioconda, viene presentata sempre nel 2015 all’interno della Sinagoga di Reggio Emilia, in una mostra pubblica a cura di Alberto Zanchetta. Un suo dipinto è inserito, inoltre, nella collettiva “Acqua è”, ideata da Giampaolo Prearo e curata da Vera Agosti e Gianni Floris presso il Padiglione Aquae Expo Venice a Venezia. Dal 2016 l’artista comincia a lavorare sul tema del riflesso, dipinto ad olio su tela, ed espone parte delle opere in “Destrutturazioni” allo Spazio Gerra di Reggio Emilia, a cura di Alberto Mattia Martini. Nello stesso anno, alcune opere della serie “LSDT – Le Strade Del Tempo” vengono esposte nella collettiva “A Bigger Splash” presso la galleria Glenda Cinquegrana art consulting di Milano. Vincitore del Premio Speciale Spazio Testoni ad Arteam Cup 2016, nel 2017 tiene la personale “De Visu” presso lo Spazio Testoni di Bologna, a cura di Deianira Amico. Comincia inoltre un nuovo percorso dedicato al disegno a matita su carta con la personale “Creazione”, allestita presso i Musei Civici di Reggio Emilia, nella quale espone fogli figurativi a matita. Lo stesso studio sulla creazione lo porta alla personale “Le Mie Strade” presso la Casa del Rigoletto a Mantova, a cura di Francesca Baboni. Nel 2017 buona parte dei disegni viene esposta presso la Libreria Bocca di Milano, in una personale a cura di Vera Agosti. Partecipa inoltre alla fiera WopArt 2017 di Lugano con la galleria Spazio Testoni. Il 2018 parte da Roma con “L’altra faccia delle mie mani”, a cura di Vera Agosti, presso Interno 14, per poi proseguire a New York con l’esposizione di un autoritratto a matita, “Attraverso”, selezionato nell’ambito del Canova Prize 2018. Successivamente un’altra selezione di opere viene esposta dallo Spazio Testoni a Lugano per WopArt 2018 e la Galleria dell’Incisione di Brescia lo coinvolge nella collettiva “Di padre in figlio”. Sempre nel 2018 uno dei suoi autoritratti viene esposto all’interno dell’evento “Indart – Industries Join Art2, presso l’Orangerie della Villa Reale di Monza, a cura di Samantha Ceccardi.
Il 2019 comincia con alcuni nuovi disegni sul tema dell’Attraverso esposti a Casa Cavezzi di Montecchio Emilia (Re). Viene inoltre inaugurata la rotonda MO-EL dedicata alla sua città natale con l’installazione dal titolo “I segni di Montecchio Emilia”. Una sua opera sul tema del Po viene presentata nella collettiva “Binomi. Antico vs Contemporaneo”, curata da Alessandro Mescoli a Spilamberto (Mo). Viene inoltre inaugurata a Modena, presso la presso la Chiesa di San Giovanni Battista, la collettiva “Nella mente di chi guarda”, a cura di Marco M. Coltelleci, Laura Solieri e Alessandro Mescoli. Con la galleria Salamon Fine Art di Milano partecipa a WopArt 2019 a Lugano. Nel 2019 è allestita, presso la Galleria delle Arti di Città di Castello, la mostra “ARTREE”, a cura di Gian Ruggero Manzoni, con opere di Omar Galliani, Michelangelo Galliani, Massimiliano Galliani. La sua ultima produzione è stata esposta nel maggio 2020 presso la Galleria Salamon Fine Art di Milano, nella personale “Attraverso”, a cura di Vera Agosti. Nell’ambito della mostra è stato presentato il volume “Massimiliano Galliani – Attraverso l’Arte”, interamente illustrato, pubblicato nel 2019 da Prearo Editore con testi di Vera Agosti, Deianira Amico, Alberto Mattia Martini, Alberto Zanchetta. Ha preso inoltre parte alla mostra “Pittori fantastici nella Valle del Po”, a cura di Camillo Langone, aperta al pubblico fino al 27 settembre 2020 presso il Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara.
Fonte: CSArt – Comunicazione per l’Arte