È tutto pronto per l’undicesima stagione della rassegna che promuove i suoni del mondo lungo la Strada del Sempione e il fiume Olona, in provincia di Varese.
Prenderà il via sabato 4 luglio l’undicesima edizione di JAZZaltro, la manifestazione che dal 2010 a oggi ha proposto lungo l’asse della Strada del Sempione e del fiume Olona, in provincia di Varese, una serie di appuntamenti legati alle musiche del mondo (dal jazz allo swing, dal blues al folk, dalla world music al tango), “aprendosi” sempre più spesso ad altre forme espressive e artistiche, dalla danza al teatro, dalla scultura alla fotografia.
Sono sei, per il momento, gli eventi già programmati, tutti concentrati nel mese di luglio, ma quest’anno la rassegna non si limiterà alla sola stagione estiva. Come impongono i protocolli anti-Coronavirus, per assistere ai live il pubblico dovrà prenotarsi: i concerti (la maggior parte dei quali gratuiti) saranno, infatti, a numero chiuso e i posti saranno ridotti per garantire il distanziamento tra gli spettatori. Afferma Mario Caccia, ideatore, organizzatore e direttore artistico della manifestazione: «Su sollecitazione di varie amministrazioni pubbliche, degli sponsor e soprattutto degli appassionati che ci seguono sempre più numerosi, abbiamo deciso di far partire la rassegna a inizio luglio e di mantenerla aperta fino alla fine dell’anno. La prima parte della stagione sarà caratterizzata dalla presenza di gruppi che, a grande richiesta, tornano a JAZZaltro e da alcune stimolanti novità. Nella seconda parte del calendario non mancheranno big e ospiti internazionali, ma per ora non vogliamo svelare troppo. Tutto avverrà nel rispetto delle disposizioni ministeriali anti-Covid».
Il primo appuntamento della nuova edizione è in programma sabato 4 luglio nel giardino di Villa Restelli, a Olgiate Olona (ore 21; ingresso 10 euro; prenotazione obbligatoria inviando un’email a management@abeatrecords.com), con i Fanfara Station, trio composto dal tunisino Marzouk Mejri (voce, percussioni, fiati, loop station), dallo statunitense Charles Ferris (tromba, trombone e loop station) e dal DJ Marco Dalmasso aka Ghiaccioli e Branzini (elettronica e programming) che fonde la forza di un’orchestra di fiati, l’elettronica, i ritmi e i canti del Maghreb in una miscela di suoni acustici ed elettronici.
I Fanfara Station celebrano l’epopea delle culture musicali della diaspora africana e dei flussi che da sempre uniscono il Medio Oriente al Maghreb, all’Europa e alle Americhe. Cantautore e polistrumentista tunisino, Marzouk Mejri nasce a Tebourba, a circa 30 km da Tunisi, in una famiglia di musicisti (suo padre è stato un noto suonatore di darbouka). Lo stile trombettistico del statunitense Charles Ferris si fonda sullo studio delle diverse tradizioni musicali del mondo, soprattutto sulla sperimentazione performativa nei generi legati alla diaspora africana e alle tradizioni balcaniche. Nel 2006 inizia a esplorare la musica classica e popolare tunisina nel Marzouk Ensemble. Marco Dalmasso aka Ghiaccioli e Branzini è un DJ e produttore torinese di stanza a Firenze che, nel corso degli anni, ha sviluppato uno stile molto personale, partendo dall’elettronica e contaminandola con il blues, il jazz e il folk.
Sabato 11 luglio, JAZZaltro sbarcherà a Castellanza per un altro imperdibile appuntamento in bilico tra jazz e rimi africani: nel cortile del Municipio, Giovanni Falzone (tromba), Arsene Duevi (voce, chitarra e basso) e Tetè Da Silveira (percussioni) daranno vita al progetto intitolato “Il guerriero”. L’ingresso è libero, sempre con obbligo di prenotazione. Prima del live si svolgerà la premiazione del contest riservato ai giovani talenti (in ambito jazz, rock, pop, rap&trap e classica) promosso dall’amministrazione comunale di Castellanza e da JAZZaltro. Per evitare assembramenti sul palco, il tutto avverrà in modalità digitale attraverso la videoproiezione delle performance dei musicisti vincitori.
Cambio di sede e di genere musicale per il terzo concerto della nuova stagione: giovedì 16 luglio, nello spazio antistante al Museo Ma*Ga di Gallarate si esibiranno i Sugarpie and The Candymen, irresistibile quintetto che mescola magistralmente lo swing, il gipsy-jazz, il soul, il blues e il pop (ore 21; ingresso libero con prenotazione obbligatoria). Due giorni dopo, sabato 18 luglio, nella stessa location sarà la volta di uno dei più apprezzati chitarristi della scena italiana: Gigi Cifarelli darà sfoggio del suo talento con un repertorio a base di jazz, blues e fusion.
Palazzo Gilardoni, sede del Municipio di Busto Arsizio, ospiterà giovedì 23 luglio (ore 21; ingresso libero con prenotazione obbligatoria) il Circus Quartet, composto da Fabio Buonarota (tromba), Walter Calafiore (sassofoni), Max Tempia (organo Hammond) e Tommy Bradascio (batteria). Pur provenendo da esperienze diverse, i quatto musicisti sono accomunati da un linguaggio comune, che affonda le radici nel jazz. Energia, passione, tecnica virtuosistica, toccante lirismo e una buona dose di swing sono le caratteristiche principali di questa formazione. Oltre a eseguire composizioni originali (in questa occasione verrà presentato il nuovo album “Circus”), il gruppo proporrà un repertorio di standard rivisitati in chiave moderna, ma sempre con la dovuta attenzione verso la tradizione: in scaletta non mancheranno brani di compositori leggendari come Duke Ellington, Horace Silver, Clifford Brown e Lee Morgan, senza dimenticare l’omaggio al trombettista Roy Hargrove, recentemente scomparso.
La prima parte dell’undicesima stagione di JAZZaltro si concluderà sabato 25 luglio all’Approdo Calipolis di Fagnano Olona (ore 21; ingresso libero con prenotazione obbligatoria) con l’emozionante live del Cuarteto Nuevo Encuentro, ensemble argentino composto da Miguel Angel Acosta (voce e chitarra), Lautaro Acosta (violino), David Pecetto (bandoneon) e Carlos “El Tero” Buschini (basso) e capace di evocare un immaginario latino che abbraccia le molteplici tradizioni musicali del Sudamerica. Il Cuarteto Nuevo Encuentro, che da diversi anni si esibisce nei teatri di tutto il mondo, proporrà un vasto repertorio tradizionale a base non solo di tango, ma anche di habanera, cumbia, rumba e valse.
Fonte: Ufficio stampa JAZZaltro – Andrea Conta