“Come Sindaci abbiamo, oggi più che mai in questo momento di grande preoccupazione generale, il dovere di stare al fianco delle nostre comunità. Dobbiamo mostrare ai cittadini che continuiamo ad affiancarli in questi difficili momenti e a rappresentarli nelle occasioni di confronto istituzionale per cercare di individuare, insieme alle Istituzioni preposte, le modalità più efficaci per arginare la diffusione del Covid-19 e a mettere in campo tutte le iniziative possibili per sostenere chi è in difficoltà”.
Queste sono le parole del Sindaco di San Giuliano Milanese Marco Segala, che hanno accompagnato l’iniziativa lanciata dal Presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli, e sostenuta anche dall’Anci, di onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari e soprattutto le vittime del Covid-19.
A mezzogiorno il Sindaco, insieme ad alcuni rappresentanti della Giunta Comunale, della Polizia Locale e dell’Associazione degli Alpini sangiulianesi, ha sostato per un minuto di silenzio davanti la bandiera esposta a mezz’asta per lutto.
Sono tanti i lutti che hanno colpito l’intero Paese e che hanno provocato un dolore lancinante nei familiari delle vittime, anche per il modo in cui in molti ci hanno lasciato, e un profondo cordoglio nelle comunità. Questo è il tempo in cui possiamo veramente dire che, al di là di ogni retorica, “siamo tutti nella stessa barca”.
Il Coronavirus non guarda in faccia nessuno.Non si preoccupa dell’età, delle appartenenze politiche, delle fedi abbracciate, siano esse sacre o profane. Non ne fa un problema di condizione sociale e/o economica. Non lo ferma un cartello stradale di divieto, né tanto meno una legge o un regolamento.
Lui semplicemente aspetta che qualcuno abbassi la guardia e, ahimè, colpisce!
Quindi, se vogliamo sconfiggere questo nemico silenzioso e invisibile, ma spesso purtroppo letale, nessuno, ma proprio nessuno, deve abbassare la guardia. Ognuno deve fare la sua parte, e se non si può andar fuori a dare una mano, allora per difendere il Paese bisogna resistere presidiando quel fortino che è la propria casa, restandovi dentro fino a quando non ci saranno le condizioni di sicurezza per riprendere le nostre attività e la nostra vita normale. Fino ad allora vale l’hashtag #iorestoacasa.
Il sindaco ha concluso il suo pensiero dicendo che: “Il minuto di silenzio di oggi e le bandiere a mezz’asta, invitano tutti a stringersi in un pensiero comune, un messaggio forte e simbolico, capace però di accorciare le distanze e di farci sentire tutti più vicini e consapevoli che, solo con uno sforzo collettivo, si potranno alleviare le profonde ferite che stanno lacerando il nostro Paese.
Un ringraziamento ad ANCI per la sua attività di stimolo nei confronti di tutti i Comuni e un grande e sentito abbraccio a tutti coloro, – operatori sanitari, pazienti e famiglie – che stanno vivendo quotidianamente dolore e sofferenza“.