Non è un mistero per nessuno che la lettura sia in crisi. E’ vero che non è mai stata un hobby facile. Talvolta regalare un libro può non rispondere ai gusti e agli interessi del ricevente e questo finisce in libreria come mero ornamento senza essere stato neppure sfogliato. Gli studenti guardano al libro più come a un obbligo che come a un momento di gioia o di distensione nella giornata. Chi lavora è assorbito dalle attività e nei giorni festivi riposa o rincorre le urgenze della quotidianità. I giovani occupano il tempo libero con la televisione o il computer, che impegnano meno il cervello. Gli anziani, infine, non sono agevolati dalla vista.
Insomma tutti hanno qualche valido motivo per non leggere, senza sapere che chi non legge non cresce né come singolo né come comunità.
L’estate, allora, sia un tempo opportuno per ritagliare spazi alla lettura, mettendo un libro in valigia e apprezzando il piacere di leggere in un contesto ameno come la bellezza di un paesaggio montano, la solitudine di un bosco, il rumore dell’infrangersi del mare sulla battigia. Si tratta di leggere testi non legati immediatamente alla propria professione, e di esercitarsi nella ricerca intellettuale.
Sarà l’occasione per riconciliarsi con una delle gioie della vita, motivo di distensione ma anche di aggiornamento e di sapere, oltre che fonte di conoscenza, di comprensione dei problemi, di confronto con la propria umanità. Più un uomo legge, meglio comprende se stesso e chi gli è accanto. Scriveva Flaubert: “Non leggete come fanno i bambini, per divertirvi o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere”. Il libro è un amico da ascoltare che stimola a pensare e … a vivere.
E’ ammirevole che, anche in estate, nei programmi di promozione turistica e culturale dei vari Comuni compaiano sempre le presentazioni di volumi, che raccolgono un pubblico eterogeneo. E’ significativo il fatto che si sviluppi un dibattito che coinvolge tante persone fortemente motivate le quali si confrontano con l’autore, di solito presente non per fare pubblicità al suo libro ma come detentore di competenze specifiche.
Tali eventi sono significativi anche per il coinvolgimento di enti pubblici e case editrici. E attirano l’attenzione di testate giornalistiche e televisive locali che danno visibilità alle iniziative. Insomma si coglie un sistema di relazioni sinergiche tra loro a vantaggio di una comunità più colta e più attenta.
Normalmente si tratta di iniziative promosse da associazioni culturali attive sul territorio, caratterizzate da intelligenza, generosità e passione che si occupano di offrire una ripresa di pensiero e di discussione utile ad aprire le menti e a forgiare le giovani generazioni, dando ottimi spunti per piacevoli e formative letture.
La promozione della lettura, infatti, si presenta come fattore di sviluppo culturale e sociale. Tra i vantaggi della vacanza, allora, c’è anche questa possibilità. Da cogliere.