Sensibilità ed esperienza hanno condotto Fabrizio Moretti, il più internazionale degli antiquari italiani, a creare nella sua Prato il Centro di Riabilitazione Equestre, modello di eccellenza in Italia per inclusione e servizi.
Inaugurato lo scorso 11 settembre, non sarà una struttura come tante ma un centro specializzato nell’ippoterapia quale opportunità di recupero funzionale e sociale di portatori di disabilità psichica, fisica e sensoriale, persone che necessitano di cure terapeutiche, trovandosi in condizioni economiche, sociali o familiari disagiate.
Per promuovere questo progetto ad alta specializzazione e ad alto contenuto sociale, l’antiquario pratese ha creato la Fondazione Fabrizio Moretti.
“Sogno di offrire l’opportunità di una vita migliore e nuovi orizzonti a ragazzi e adulti in difficoltà e alle loro famiglie”, afferma Moretti. “L’ippoterapia conduce a acquisire maggiore fiducia in sé stessi, a fare pace con i propri handicap, ad aprirsi al sorriso”.
Va da sé che quando un uomo come Fabrizio Moretti, protagonista riconosciuto del sistema internazionale dell’arte, mette mano a un progetto, lo fa “a regola d’arte”, con l’attenzione di chi ben sa che la sostanza passa dalla cura di ogni dettaglio. La stessa attenzione lo ha condotto ad aprire i battenti del nuovo Centro di Riabilitazione Equestre solo dopo una gestazione prolungata quanto necessario per fare le cose al meglio. Il primo passo risale a fine 2009, con la costituzione della Fondazione Fabrizio Moretti e nel 2010 è iniziata la progettazione del Centro. Nel 2015, Moretti lancia, a New York, presso Sotheby’s, una prima asta benefica a favore del finanziamento del Centro. L’operazione è ripetuta nel 2019, e i Moretti che ne sono protagonisti diventano due: all’antiquario si unisce infatti l’altro Fabrizio Moretti, statunitense batterista degli Stokes.
I lavori del Centro si concludono nel 2020, quando prende il via la selezione di chi lo gestirà nella sua quotidianità. Il Covid interrompe un processo ormai giunto al suo completamento. Nel post Covid la Fondazione individua nell’Associazione Dilettantistica Sportiva “Cavalli e Carrozze” il concessionario cui affidare il primo triennio di attività. Adesso l’apertura del Centro e delle sue attività.
Nel frattempo, spazi e servizi sono stati testati, si sono approfondite le metodologie e l’approccio, sono state attivate relazioni e connessioni scientifiche che consentiranno all’ippoterapia di esprimersi qui ai livelli più alti.
Fedele alla sua missione di ridurre le differenze in termini di ricchezza e possibilità di accesso verso certe esperienze, la Fondazione contribuisce tramite il Centro e con sovvenzioni economiche mirate a rafforzare la coesione sociale.
“Indipendentemente dall’età, accettare la propria disabilità o quella di un caro può talvolta rappresentare un aspetto difficile da affrontare. Per questo cerchiamo di portare avanti un processo funzionale e mirato a una gestione adeguata della disabilità. La valorizzazione delle proprie potenzialità passa per noi attraverso rispetto verso il prossimo, l’altruismo e l’uguaglianza”. Sottolinea Fabrizio Moretti.
“La tutela del benessere, la piena inclusione e l’autonomia delle persone disabili sono il nostro scopo. Il benessere si realizza anche attraverso un contesto dove poter esprimere e implementare la propria mobilità, che possa contribuire alla felicità personale e al diritto di condurre un’esistenza dignitosa. Legata alla percezione di benessere è la qualità della vita che è data anche dall’impiego del tempo libero in attività gratificanti”.
“Per noi, essere ognuno diverso dall’altro per sesso, cultura, religione o abilità è una risorsa, una forza capace di generare crescita ed è da questo che parte la nostra idea di inclusione” chiosa il Presidente della Fondazione.
Fonte: Ufficio Stampa Studio ESSECI di Sergio Campagnolo