Alla Fondazione Oelle Mediterraneo Antico ETS di Aci Castello (Catania), dal 4 dicembre 2023 al 28 gennaio 2024, la mostra ALL MY DREAMS, la collezione Renato Alpegiani e “compare spare” di Antonio Marras, a cura di Anna Tusa.
La Fondazione OELLE Mediterraneo Antico propone, per la seconda edizione, il progetto “Collezione in Fondazione”: un format circolare che coinvolge un collezionista, invitato a raccontare con le proprie opere e la propria storia, le ragioni di una collezione, dei suoi sviluppi etici ed estetici e della prorompente azione dell’arte. Renato Alpegiani ha accettato con entusiasmo l’invito di Fondazione OELLE a esporsi, a raccontarsi, in qualità di collezionista e di figura di spicco nel sistema dell’arte italiana e internazionale. Torinese, ricercatore infaticabile e frequentatore attento di gallerie e fiere internazionali, Alpegiani ha scandagliato, fin dai primi anni Ottanta, tutte quelle correnti nazionali e internazionali che hanno determinato una svolta nella concezione odierna dell’arte contemporanea.
In mostra sono presenti oltre 50 le opere della collezione Alpegiani, di Paola Angelini, Stefano Arienti, Vanessa Beecroft, Nicolò Bruno, Zaza Calzia, Srijon Chowdhury, Jo Coda, Sylvie Fleury, Louis Fratino, Roberto Goffi, Roni Horn, Karen Kilimnik, Maria Lai, Bice Lazzari, Lalla Lussu, Jonathan Monk, Ruben Montini, Scott Myles, Catherine Opie, Mattia Ozzy B., Carol Rama, Rosanna Rossi, Matt Stokes, Annika Strom, Vibeke Tandberg, Sue Williams.
«Gratitudine è il sentimento che mi lega ai collezionisti che stanno scegliendo di fare una parte del proprio viaggio nel mondo dell’arte con OELLE. Renato Alpegiani, artista e collezionista innamorato e coinvolto, ci ha aperto le porte di un mondo in qualche modo onirico, con una generosità che appartiene a pochi esseri umani. Ha preso parte attiva a ogni passo che ci ha portato, insieme, a questa mostra e non ha esitato a coinvolgere un viaggiatore altrettanto generoso come Antonio Marras, un artista dai suoi “segni” inconfondibili», ha affermato Ornella Laneri, Presidente di Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS.
«Per convenzione mi dichiaro collezionista. Amo però definire i lavori acquisiti raccolta, una raccolta di emozioni, poiché sono sempre le emozioni a guidarmi verso l’opera. L’arte è stata una costante nella mia vita, spesso Carol Rama mi diceva “L’arte mi ha guarita”. Io non so se l’arte mi abbia guarito, con certezza posso affermare che mi ha fatto vivere meglio. L’arte continua a darmi emozioni e incessante curiosità. È l’impatto emotivo e coinvolgente che mi spinge ad acquisire un’opera, non mi hanno fermato nemmeno dimensioni impossibili da installare nel mio appartamento, seppur grande. Quando iniziai negli anni Novanta a interessarmi soprattutto individuando giovani, c’era ancora la possibilità di seguirne l’evoluzione. Quando parlo di crescita non intendo quella economica. Con la fine degli anni Novanta, con le aste e i molti soldi entrati nel sistema, abbiamo assistito a una impennata dei prezzi incontrollata, e incontrollabile», ha dichiarato Renato Alpegiani.
Di Antonio Marras, invece, è in esposizione COMPARE SPARE (2021), stoffe recuperate, trovate, riprese da scartati e rifiuti e poi assemblate, ricamate, cucite come fossero strati di colori e materiali diversi, per una serie di 10 paraventi di dimensioni ambientali. «I pezzi di questa nuova serie di Marras sono opere in cui trovano espressione i temi del non confine, di una sorta di non finito che lascia libertà espressiva carica di immaginario. Marras “cuce” insieme pezzi di stoffe che diventano basi per i disegni e i dipinti… un tenere insieme quasi a forza un non voler disperdere: la memoria, l’incanto, la solitudine, il mondo, il disagio, il corpo, il buio… Marras ha scelto l’ombra come materiale privilegiato… l’ombra che uomini e cose portano con sé…», scrive FAM in catalogo.
Designer italiano dalle radici sarde che ha conquistato il mondo della moda grazie alla sua creatività senza confini e alla sua capacità di trasformare i tessuti in opere d’arte, Antonio Marras ha iniziato a lavorare nel campo della moda nel 1987. Debutta come stilista nell’alta moda nel 1996. La sua prima collezione di prêt-à-porter è del 1999. È stato responsabile della maison Kenzo.
«Dialogare con Renato Alpegiani, uomo dal profondo ascolto, crea la consapevolezza che alcuni esseri umani, attraverso il loro lavoro di cura e sostegno nei confronti degli artisti, ne possano completare il rispettivo ciclo emozionale, quasi rendere tangibile la loro azione e rivelazione nei confronti del mondo sensibile; un ciclo virtuoso che si completa e crea la scintilla finale.» ha dichiarato Carmelo Nicosia, direttore di Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ETS.
*Foto in evidenza: Anna Tusa, all my dreams, 2023
Fonte: SLP Studio – Ufficio stampa