L’isola lagunare, Burano, è da sempre identificata con l’arte del merletto. “Una tradizione di altissimo artigianato artistico per la quale – sottolinea il Sindaco Luigi Brugnaro – è in itinere la richiesta del riconoscimento Unesco come Patrimonio Culturale immateriale dell’Umanità. Un riconoscimento destinato a rivalutare e valorizzare questa raffinata produzione, che proprio a Venezia individua le sue origini”.
Dal 14 giugno, al Museo del Merletto, aperto nel 1981 nello storico palazzetto del Podestà di Torcello, in Piazza Galuppi a Burano, due concomitanti iniziative, accomunate sotto la denominazione de “Il filo del cuore” accendono i riflettori su questa antica tradizione, riportandola all’attualità.
Da ricordare che il Museo del Merletto occupa quella che, dal 1872 al 1970, fu la sede delle famosa scuola del merletto di Burano fondata dalla Contessa Adriana Marcello. In un allestimento suggestivo, che porta anche all’interno del Museo la policromia tipica dell’isola, sono esposti rari e preziosi esemplari che offrono una completa panoramica delle vicende storiche e artistiche dei merletti veneziani e lagunari dall’origine ai nostri giorni.
“Il filo del cuore” identifica un appuntamento ormai imperdibile che inizia proprio il giorno in cui si ricorda la scomparsa della centenaria Maestra Merlettaia Emma Vidal. Si tratta della decima edizione del Concorso Nazionale “ Un Merletto per Venezia” che propone il meglio di quanto l’Italia tutt’oggi riesca a creare solo con l’abilità delle mani nell’intrecciare fili. L’iniziativa, organizzata e promossa con collaborazione con la Fondazione Andriana Marcello apre un capitolo interessante soprattutto perché destinato alla valorizzazione di questa particolare tipologia creativa oggi più che mai rivolta al contemporaneo sia come linguaggio sia come oggetto d’arte e non solo d’uso. Infatti il Concorso, accreditato da anni, è un punto di riferimento per le realtà italiane che producono il merletto e soprattutto rappresenta un’importante opportunità per confrontarsi e trovare delle connessioni con altre tradizioni. “Sempre di più emerge la necessità di sdoganare il merletto verso una creazione slegata all’uso ma finalizzata ad un’espressività fine a se stessa. Le opere in concorso saranno esposte come sempre in Museo e saranno la traduzione del tema “E lucean le stelle” che vedrà delle applicazioni sia in stile antico che moderno sia per il merletto ad ago che per quello a fuselli”, afferma Chiara Squarcina, Dirigente Area Attività Museali.
All’esposizione delle opere in concorso si affiancherà anche una mostra di merletti antichi che offrirà l’opportunità di presentare alcuni manufatti antichi ed anche alcuni esemplari creati proprio dalla Scuola del Merletto di Burano.
Da Burano, al centro storico di Venezia. Da aprile a settembre, una volta al mese, nella giornata di venerdì, il Museo di Palazzo Mocenigo accoglierà “I venerdì del merletto ”. In quest’occasione, le Maestre Merlettaie di Burano e quelle di Pellestrina si alterneranno per dare dimostrazione della lavorazione sia ad ago che a fuselli.
“La Fondazione Musei Civici di Venezia – sottolinea la sua Presidente Mariacristina Gribaudi – ha da sempre riservato una grande attenzione alle Arti cosiddette Minori proponendo dei momenti espositivi e di approfondimento di caratura internazionale. Oggi più che mai sussiste un particolare interesse per il merletto italiano che in questo periodo è oggetto di un riconoscimento internazionale quale bene intangibile da parte dell’UNESCO”.
La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2024.
Fonte: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo