Oggetto dell’appuntamento, frutto del sodalizio artistico di due amici e artisti, sono le 41 tele di Luigi Ballarin e i 15 leggendari racconti di Mauro Neri, che si alternano per accompagnare due culture e anche due fedi a cercarsi, ad avvicinarsi, a incontrarsi.
Nel Palazzo vescovile romano-cattolico di Oradea (Romania), la mostra “Preghiere di vetro – Fantasie di cristallo – Quando le leggende della Val dei Mocheni (Trentino) si incontravano con la fantasia e la Fede delle genti di Transilvania“. Oggetto dell’appuntamento, frutto del sodalizio artistico di due amici e artisti, sono le 41 tele di Luigi Ballarin e i 15 leggendari racconti di Mauro Neri, che si alternano per accompagnare due culture e anche due fedi a cercarsi, ad avvicinarsi, a incontrarsi.
Sono i cattolici Klòmeri (venditori ambulanti della Valle dei Mocheni, in Trentino) a percorrere in inverno lunghissimi tragitti portando sulla loro schiena enormi gerle colme della loro merce lasciando in regalo e in cambio di un piatto per la cena e un letto per riposare le incredibili storie nate nella loro terra nel cuore delle Alpi. Analogamente, in Transilvania i vecchi contadini, ricchi anch’essi di storie nate dalla dura vita del lavoro, intrattenevano gli amici grandi e piccoli raccontando di sera le leggende romene più scintillanti e curiose. Ed è proprio l’amicizia tra un Klòmero e un contadino pittore autodidatta a far scoccare la scintilla della Fede.
A quel punto l’amicizia fra il trentino e il transilvano diventa fraterna complicità, tanto che il vecchio contadino romeno svela al venditore ambulante il suo “segreto”, la sua “attività” nascosta agli occhi dei più. Nei giorni grigi e freddi dell’inverno, al tepore di una stanzetta sul retro della casa il vecchio romeno dipinge su vetro decine e decine di icone come pegno di fede, come fossero preghiere che immortalano la devozione della gente umile. Sono quadretti dalle linee quasi infantili, ma quanto mai ricchi di sentimento. Sono icone fragili e trasparenti perché dipinte su vetro, come fragile e luminosa è la fede dei semplici.
“Preghiere di vetro – Fantasie di cristallo” racconta tutto questo e lo fa con le parole di Mauro Neri che danno spessore a una quindicina di racconti in cui le leggende trentine si alternano con le antiche storie di Romania, sottolineandone le diversità ma anche le inaspettate coincidenze. In un viaggio parallelo, Luigi Ballarin ricama i suoi quadri dando volti, forme e colori alle storie della gente umile, semplice e devota. Perché riconoscersi nell’altro, vedere negli occhi di chi hai di fronte i tuoi stessi pensieri, le tue medesime emozioni, i tuoi identici sogni significa concretizzare quell’amicizia che diventa fratellanza, che annulla le diversità e ci fa sentire tutti figli della stessa Terra. L’originalità dei quadri di Ballarin sta nelle più di venti icone che costituiscono un vero tesoro di colori e di spiritualità filtrato dalla sensibilità tutta particolare di Ballarin che culmina nell’icona “Ultima cena” dipinta su vetro.
Non è la prima volta che le tele e i colori di Luigi Ballarin si incrociano con le parole e la fantasia di Mauro Neri. Amici da molti anni, nel 2019-2020 i due – veneziano il primo, trentino il secondo – hanno dato vita a una mostra accompagnata da un racconto che ha letteralmente fatto il giro d’Europa: “Anselmo e Meral – Dal Lago di Garda al Mar Nero inseguendo antiche storie“, dopo le mostre a Trento e a Cavallino Treporti, ha imboccato il buio tunnel del Covid illuminandolo però con un video che nell’ottobre del 2020 ha girato per gli Istituti Italiani di Cultura all’Estero di Amman in Giordania, di Istanbul in Turchia, di Bucarest in Romania, di Rabat in Marocco, di Kiev in Ucraina, di Abu Dhabi negli Emirati Arabi e di Tunisi.
L’esperienza dell’incontro tra culture così lontane – quella occidentale del Lago di Garda con le sue leggende e quella della Porta dell’Oriente di Istanbul, la Città dei due Mari ha dato origine a una felice e originale esperienza di “libro di racconti/catalogo d’arte” con la collana “I Libraloghi”, diretta da Silvia Vernaccini.
C’è amore e coraggio nell’arte di Luigi Ballarin, pittore veneto curioso e poliedrico, appassionato della vita e delle sue contraddizioni, arrivato alla maturità artistica con mostre che spaziano dall’Asia all’Europa e agli Stati Uniti. L’Islam e il Medio Oriente sono il fil rouge di moltissima parte della sua arte. Perché Ballarin non si cala nella politica e nell’ideologia, ma cerca la sintonia, che ritrova nella spiritualità e nella preghiera delle masse. È attraverso la sua libera interpretazione che l’idea di Oriente prende forma, elegante e garbata.
Mauro Neri è scrittore e giornalista di Trento. Ha dedicato gran parte della sua produzione letteraria al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, scrivendo fino ad ora più di duecentosessanta libri, tra cui molti di fiabe, racconti e romanzi. Ha scritto anche testi di canzoni, testi per il teatro, saggi storici, didattici e poesie e ha curato la realizzazione di trasmissioni televisive, video e documentari. Di recente ha dato alle stampe Le mille e una leggenda del Trentino, un lavoro di ricerca e riscrittura del patrimonio di racconti della sua regione popolari unico in Europa.
La mostra, nel Palazzo vescovile romano-cattolico di Oradea (Romania), rimarrà aperta fino al 28 febbraio del 2023. A Trento, invece, arriverà nell’autunno del 2023.
Ufficio Stampa: Uozzart – Salvo Cagnazzo