1.704.451 visitatori, il 50% del pubblico sotto i 25 anni nel 2021, 50 video e 20 podcast per raccontare la Galleria online, movimentate 712 opere, scansionati 24.176 documenti d’Archivio, cantieri su 3000mq del museo, 750m di canali di aerazione sostituiti/sanificati, 130 m di nuove canalizzazioni, 5 sale riallestite, 15 nuove acquisizioni…Questi sono solo alcuni degli obiettivi e dei successi raggiunti in 6 anni.
“Dal 2016 ad oggi – dichiara il direttore, Cecilie Hollberg – siamo riusciti a portare a compimento gli obiettivi che ci eravamo preposti. Nonostante il momento di perdita dell’autonomia, che ha interrotto bruscamente l’andamento dei grandi cantieri, e l’avvento della pandemia, siamo riusciti ad andare avanti con determinazione. Abbiamo dato una nuova identità a questo museo, un luogo vivo e sempre più amato dai cittadini, creato ottime collaborazioni non solo con istituzioni sul territorio ma anche a livello internazionale. Ringrazio tutti i miei collaboratori e il personale della Galleria, che hanno lavorato con me, cercando di trovare soluzioni anche in situazioni problematiche e inaspettate. Per questo, la pubblicazione è particolarmente significativa per tutti noi.”
Il Report 2016 – 2022 è suddiviso in sezioni, corredate di un ricco apparato fotografico che testimonia le varie operazioni svolte in questo arco di tempo. La prima parte è dedicata alle collezioni e all’attività di conservazione delle opere, condotta attraverso importanti campagne di manutenzione, monitoraggio e restauro. Le collezioni sono state arricchite da nuove acquisizioni – documentate qui da un approfondimento specifico – pervenute al museo nei modi più diversi: dalla donazione all’acquisto, dall’assegnazione alla confisca.
Si prosegue con una sezione sui progetti di educazione, mediazione e didattica, ideati per coinvolgere pubblici diversi, per età e provenienza. Da marzo 2020, con il lockdown dovuto al Covid-19, il museo ha potenziato l’offerta didattica online, sviluppando format realizzati grazie a linguaggi differenti come: video pillole di curatori e studiosi per approfondire in pochi minuti alcuni aspetti delle collezioni; video per i più piccoli su temi legati ad alcune opere del museo e laboratori online con la serie “Open Art”; podcast realizzati in collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, “Radio Accademia”, dove i capolavori conservati nella Galleria sono presentati in forma di racconto. Ma anche video animati e un fantasy storico-cinematografico sul giovane Mozart, una produzione che ha coinvolto enti prestigiosi in Europa come l’orchestra Staatsorchester Braunschweig e il Theater der Jugend di Vienna.
In questi anni, poi, sono state attivate numerose collaborazioni sia con il MiC – Ministero della Cultura che con istituzioni, musei, università, accademie, fondazioni italiane e internazionali che hanno fatto sì che la Galleria dell’Accademia di Firenze partecipasse e si facesse promotore di iniziative di carattere diverso soprattutto nell’ambito della formazione. Ricordiamo che nel 2021 la Galleria è stata protagonista dell’Expo 2020 Dubai, all’interno del padiglione Italia, con il clone del David, realizzato attraverso una sofisticatissima scannerizzazione dell’originale e la stampa 3D, realizzata con il sostegno del Ministero degli Affari Esterie della Cooperazione Internazionale, con il MiC e con l’Università degli Studi di Firenze.
Nel Report troviamo gli eventi, le conferenze, le pubblicazioni, le campagne fotografiche e le mostre che si sono succedute dal 2016 ad oggi, compreso lo straordinario allestimento temporaneo del percorso espositivo, creato ad hoc in seguito ai grandi cantieri, che ha consentito al pubblico di continuare a godere delle opere conservate nella Galleria.
Un capitolo a parte è dedicato alla tutela dell’immagine del David di Michelangelo, tramite l’ordinanza del Tribunale di Firenze nel 2017, che ne contrasta l’uso illecito ai fini commerciali. Una vittoria epocale a livello internazionale!
Un altro tassello importantissimo per la vita del museo è stata la costituzione il 6 marzo del 2017, in occasione del 542esimo compleanno di Michelangelo, dell’Associazione degli Amici dell’Accademia, membro del FIDAM (Associazione Italiana Amici dei Musei), presieduta da Fausto Calderai, che affianca e sostiene concretamente l’attività della Galleria.
Grande spazio è stato dato al restyling dell’identità visiva: prima tappa a luglio 2019, con un nuovo logo e con un font inedito realizzato appositamente, e poi a giugno 2021, con un nuovissimo sito, un portale web che offre un ampio palinsesto di contenuti digitali, Accademia Online, tra i più ricchi e innovativi, per un unico museo, in Italia. Per l’occasione Cecilie Hollberg ha commissionato “Quartetto”, una suite musicale scritta per quattro strumenti antichi appartenenti o ispirati alla collezione di strumenti musicali esposta nel museo. Il video è stato realizzato a sale chiuse, durante i lavori e ne documenta, in modo suggestivo, gli stadi di avanzamento.
Da dicembre 2021, è possibile anche parlare con il David, grazie a un chatbot automatizzato in grado di interagire con gli utenti in forma di chat.
In questa pubblicazione, si parla inoltre di ospiti illustri, da Mick Jagger a Sting, a Gloria Steinem, di numeri, di quanti visitatori: la Galleria dell’Accademia è tra i musei più frequentati al mondo e, nonostante la pandemia, la visita al David di Michelangelo è d’obbligo per chi viene a Firenze ma anche gli stessi fiorentini, in un periodo in cui viaggiare è stato reso assai difficile dal Covid-19, hanno potuto riscoprirla con piacere.
E last but not least, il Report racconta della grande epopea dei cantieri, iniziati a luglio 2019, in procinto di essere ultimati, che sono la vera rivoluzione di questo periodo. Il 2022 vedrà, finalmente, una Galleria dell’Accademia di Firenze completamente rinnovata, con modernissimi impianti di climatizzazione e di illuminazione, con la messa in sicurezza e il consolidamento di tutti gli ambienti, con modifiche anche dell’allestimento museografico che riguarda ben 5 sale con opere dal Duecento al Cinquecento, con un’inedita sezione dedicata al Quattrocento.
*Nella foto in evidenza: Galleria dell’Accademia di Firenze – Sala del Colosso – Foto Guido Cozzi
Fonte: Ufficio Stampa Davis & Co.