In esposizione 37 scatti elaborati dalla Rojas sul tema dell’impermanenza e della fragilità della condizione umana.
“Spesso si dice che la fotografia congela l’attimo, lo rende eterno: stampando su ghiaccio, io ho cercato di fare il contrario, di lavorare con una immagine fotografica che nasce, prende forma e si consuma, lasciando allo spettatore che assiste dal vivo al procedimento, il ricordo di una immagine viva, vicina nella sua essenza alla natura vitale e caduca che appartiene a noi umani.” Così Cinzia Naticchioni Rojas, artista e fotografa italo-messicana, ci introduce al lavoro che porterà dall’8 aprile al 14 maggio 2022 alla Crumb Gallery a Firenze. La mostra, dal titolo Perimetri di Ghiaccio, esporrà 37 scatti elaborati dalla Rojas sul tema dell’impermanenza e della fragilità della condizione umana.
Le opere che vedremo alla Crumb Gallery appartengono a quattro serie diverse: “Narciso Autoritratto”, “Narciso Autoritratto figura intera”, “Si sciolgono i ghiacciai” e “Racconti brevi”. L’approccio della Rojas alla fotografia è sperimentale e innovativo: tratta il ghiaccio con un’emulsione fotosensibile e poi lo espone alla luce come si faceva con la fotografia analogica, lasciando che l’immagine si trasformi di conseguenza, vista la natura del supporto. L’artista documenta poi i diversi momenti di questo processo attraverso dei video o altre immagini stampate.
Con le sue impressioni manuali sul ghiaccio mette in discussione la convinzione che l’immagine sia, per sua natura, fissa e statica, uguale nel tempo, anzi, come e con il ghiaccio, si assiste a un suo progressivo mutamento fino a che si dissolve totalmente e cessa di esistere. Una metafora della vita e della morte.
“Si sciolgono i ghiacciai” e “Narciso” sono tra i primi lavori che appartengono a questa ricerca. Se il primo si ispira più propriamente al cambiamento climatico globale del pianeta, il soggetto di “Narciso” è più intimo, parte da un autoritratto della Rojas e, come per il personaggio mitologico, l’elemento acqua diventa il mezzo per svelare l’immagine ma allo stesso tempo ciò che ne causerà la sua fine.
La serie “Racconti Brevi”, più recente, è formata da istantanee che documentano l’evoluzione di una stampa manuale su ghiaccio a partire da foto di antiche statue di donne romane. Le statue sono impassibili, statiche, non cambiano nel tempo proprio come le foto, hanno una durata che potremmo considerare eterna rispetto a quella umana. La stampa su ghiaccio, al contrario, è viva, e, a differenza delle sculture, si trasforma nel tempo. Con lo sciogliersi del ghiaccio, la stampa si sviluppa e poi si dissolve, rendendo effimera un’immagine che consideravamo duratura. C’è qui, inoltre, un uso multiplo della fotografia: la foto della statua, il suo negativo, la stampa su ghiaccio e la foto del ghiaccio che si scioglie.
La mostra Perimetri di Ghiaccio è accompagnata un catalogo, Collana NoLines, con testi di Rory Cappelli.
Cinzia N. Rojas, architetto, artista e fotografa italo-messicana, vive e lavora in Italia e in Spagna.
Dopo la laurea in architettura consegue un diploma di II livello in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Successivamente approfondisce la fotografia presso l’Institut d’Estudy Fotografics de Catalunya (IEFC)a Barcellona. Conduce un lavoro di ricerca e sperimentazione sull’immagine e sulle possibilità della fotografia in ambiti ancora poco indagati sia in formato digitale che lavorando in camera oscura.
Nella sua produzione artistica indaga la fotografia nel senso più puro della definizione utilizzando tecniche off-camera in cui rende protagonista la luce e le impronte che questa lascia sulla materia sensibile.
Ha partecipato a diverse mostre e festival in Italia e in Europa e vinto diversi concorsi (Best 15 award, Paratissima Torino; Latin America Fotografia LAF organizzato da American Illustration – American Photography; ‘2015: ANNO DELLA LUCE’ organizzato da PHOS Torino; Menzione d’Onore 12th Julia Margaret Cameron Award). È stata selezionata per la XIV Biennale di Fotografìa di Olot (SP) e per il festival biennale ‘Mirades’ di Torroella de Montgrì (SP).
Dal 2016 le sue opere sono presenti nella collezione del MUSINF di Senigallia e nel Fondo Malerba per la Fotografia e dal 2022 le troviamo anche nella collezione del Museo de la Mediterranea di Torroella de Montgrì (SP). Il suo lavoro è stato pubblicato sui libri ‘Il corpo solitario’ Vol. 2 e Vol. 3 a cura di G.Bonomi, e sulla rivista messicana di fotografia Cuartoscuro 171/2021. Ha tenuto workshop di tecniche off-camera e cianotipia presso il museo MAXXI di Roma.
*nella foto in evidenza l’opera: Si sciolgono i ghiacciai
Fonte: Ufficio stampa | Davis & Co.