Dopo due lunghe stagioni di chiusura, parte con uno spirito di rinnovamento, apertura e necessaria inclusione, la nuova stagione de La Toscanini. Portando un messaggio importante rivolto al pubblico che, oggi più di ieri, sente la necessità di riappropriarsi della musica dal vivo, della cultura e degli spazi di ascolto.
Direttori e Solisti di fama internazionale, un Direttore Ospite Principale e due nuove residenze artistiche ne arricchiranno l’intenso e variegato programma. La novità assoluta della stagione risiede tuttavia nello spirito con il quale è stata pensata e l’importante messaggio che vuole trasmettere: La Toscanini per Tutti – La Musica necessaria. La Toscanini realizzerà concretamente il concetto di stagione diffusa portando la sua musica in altre città dell’Emilia-Romagna – piazze per la maggior parte inedite – quali Forlì, Imola, Cattolica e Faenza. La stagione vivrà quindi due momenti, un momento parmigiano, che è la prima di ogni concerto, di norma il venerdì sera, e la replica o le repliche in decentramento territoriale.
Tre concerti supereranno anche i confini regionali e vedranno la Filarmonica Toscanini impegnata a Cremona, a Pavia e al Teatro degli Arcimboldi di Milano, primo di una serie di appuntamenti che si ripeteranno di anno in anno.
«Dopo il periodo di enorme difficoltà che lo spettacolo dal vivo ha dovuto affrontare – ha sottolineato Michele Guerra, Assessore alla Cultura del Comune di Parma – rivedere i programmi, le residenze, sapere che direttori e solisti così importanti torneranno ad esibirsi non solo a Parma ma in così tanta parte del territorio regionale e anche fuori regione, non può che farci felici. Credo che la missione de La Toscanini sia quella di portare ricerca e sperimentazione musicale in giro per l’Emilia-Romagna e anche fuori, favorendo quei discorsi di rete che poi hanno ricadute culturali dirette anche sulle città. Quindi è una bella notizia anche per Parma che La Toscanini ampli sempre di più il suo raggio d’azione perché sono tutte occasioni per poi riportare qui i germi di una discussione che si compie nel suo completo soltanto quando si riesce ad andare in gito a portare la propria arte e la propria cultura. La Toscanini non ha mai fatto cessare la sua vicinanza e la sua musica. Anche quando ha dovuto servirsi di mezzi come quelli digitali che ci hanno distolto dalla normale pratica dell’esperienza concertistica. Ora si riparte e siamo tutti soddisfatti. Sarà una stagione di grand successi perché La Toscanini è veramente per tutti».
Il segnale più concreto di un nuovo modo di concepire la Musica, quello de La Toscanini per Tutti, è l’offerta di abbonamenti pensata in modo puntuale per poter consentire a tutti di godere di un itinerario musicale coinvolgente, innovativo ed in grado accontentare un ampio pubblico.
«Sono cambiate molte condizioni, molti scenari e, alle esigenze consolidate, cui la Toscanini ha cercato sempre di far fronte, se ne sono aggiunte di nuove – ha spiegato Alberto Triola, Sovrintendente e Direttore Artistico de La Toscanini –. Sicuramente siamo in una fase di necessario ripensamento delle condizioni di fruizione. Siamo a un punto di svolta rispetto all’esigenza di incontrare, richiamare e motivare un pubblico che, in gran parte e per forza di cose, ha esigenze e aspettative diverse rispetto a prima. Da un alto non dobbiamo le aspettative di un pubblico tradizionale, consolidato, affezionato, fedele. Dall’altro abbiamo l’obbligo di tendere lo sguardo e la mano a un nuovo scenario di esigenze, di domande, di vincoli, con cui non si può non fare i conti».
Il cartellone della XLVI stagione di concerti della Filarmonica Toscanini prevede 11 concerti, dal 29 ottobre 2021 all’ 8 maggio 2022. Tre i concerti della serie Fenomeni che rappresentano una declinazione particolare della stagione, rivolti a un pubblico non canonico che, per ragioni diverse, ama confrontarsi con un ascolto non convenzionale.
«Questa nuova Stagione – ha commentato Carla di Francesco, Presidente della Fondazione Toscanini – è il segnale, intenso e partecipato, della volontà di non arrendersi a quanto stiamo affrontando ma anzi di mantenere sempre viva, inalterata dove è possibile, rafforzata dove si è scelto di intervenire, la nostra volontà di poter offrire una programmazione ricca, articolata, palpitante, capace di far ritornare in Auditorium il pubblico più affezionato e tutti coloro che nella musica trovano un senso di vita.
Questo impegno sarebbe più debole senza il sostegno e la vicinanza del Ministero della Cultura e dei nostri Soci Fondatori, Regione Emilia-Romagna e Comune di Parma, dei nostri Soci Aderenti, dei grandi sostenitori privati e pubblici che non ci hanno mai fatto mancare il loro concreto supporto anche nei momenti più bui. A loro si sono affiancati i molti, generosi mecenati che fanno parte del pubblico e che ci hanno donato i loro rimborsi e le molte realtà del territorio regionale che hanno ospitato i nostri concerti, dando linfa alla nostra attività. Tutti sono stati solidali con noi e vogliamo ringraziarli concretamente, ritornando in fretta ma in sicurezza, a una operosa normalità. Si tratta di un debito morale che sentiamo profondamente nostro e che vogliamo onorare».
Enrico Onofri, Direttore Principale anche nella stagione 2021/2022, ripercorrerà – nei tre appuntamenti in programma che lo vedranno dirigere la Filarmonica Toscanini – i sentieri del classicismo, esplorando cinque capolavori della maturità di Mozart e Beethoven.
«Nel primo concerto – ha sottolineato il Maestro Enrico Onofri – proporremo il programma già eseguito a novembre 2020, in occasione del mio insediamento, al quale il pubblico non poté però assistere per via delle nuove improvvise restrizioni. Pertanto, a meno che l’andamento della pandemia non lo impedisca ancora – mi si conceda questa premessa a carattere apotropaico – l’Auditorium Paganini risuonerà del Quinto concerto per pianoforte “Imperatore” di Beethoven e della Settima Sinfonia, un lavoro a me particolarmente caro per gli intrecci tra poesia e danza. Il tardo Settecento, epoca di cambiamenti decisivi per la nostra moderna civiltà, vide le arti farsi protagoniste di un’affascinante annodarsi di ragione e sentimento che ancora oggi fa al contempo riflettere e sospirare, ed è proprio “annodando” menti e cuori che intendiamo accogliere e coinvolgere il nostro caro pubblico nei mesi a venire».
La “famiglia Toscanini”, dalla stagione 2021- 2022 si arricchisce di un Direttore Ospite Principale, Kristjan Jarvi e due nuove residenze artistiche. Il Maestro Jarvi, brillante direttore e compositore, percorrerà con La Toscanini un itinerario musicale che unirà il gusto per la sorpresa ad un repertorio più eccentrico, anche di impronta contemporanea. Dirigerà due concerti a partire da quello di iniziale del 29 ottobre aprendo emblematicamente la stagione con un brano da lui composto dal titolo Aurora.
«I miei propositi in veste di Direttore Ospite Principale della Filarmonica Toscanini sono eccellenti – racconta il Maestro Kristjan Jarvi- perché si accompagnano ad una precisa finalità: vorrei invitare il pubblico a compiere una sorta di “fuga dall’ordinario”, dalla banale quotidianità. A partire dal programma inaugurale della Stagione: una storia di incanto, stupore e positività disinibita, sensazione che le nostre vite dovrebbero sempre provare. Questo vorrei vivere insieme al pubblico e all’orchestra, com’è del resto il mio modo d’approcciarmi alla musica dalla quale auspico che ognuno possa ricevere una sensazione opposta rispetto allo scrivere una fredda mail: una sensazione di semplicità, onestà e naturale bellezza».
Silvia Colasanti, è la compositrice in residenza della stagione 2021/22. Dopo due compositori uomini, che hanno accompagnato la Toscanini, nelle ultime due stagioni, La Toscanini accoglie con gioia la figura di una delle più interessanti compositrici italiane nota a livello internazionale.
«Con grande gioia ho accolto l’invito come Compositrice in Residenza a La Toscanini – ha spiegato Silvia Colasanti -. Poter avere un rapporto continuativo con un’orchestra ricca di storia, un pubblico curioso e un’istituzione prestigiosa con la quale costruire e condividere i propri progetti è estremamente stimolante e contribuisce alla crescita artistica di ogni musicista. Noi compositori esistiamo grazie agli interpreti – che rendono suono le nostre idee, arricchendole della loro esperienza artistica ed umana – e al pubblico, che si specchia e dialoga con il nostro racconto di suoni. Penso alla musica con la speranza e l’augurio che questa Stagione possa riportarci al rito del concerto così come lo abbiamo sempre vissuto, come suono che arriva nello stesso momento a chi respira insieme all’interno di una stessa sala. Nel tempo sospeso della pandemia abbiamo cercato di riprodurlo con i mezzi della tecnologia, ma resta un momento insostituibile per le emozioni che solo la condivisione dal vivo con gli altri ci può regalare».
Seconda residenza, il Coro Universitario del Collegio Ghislieri di Pavia.
«Al Ghislieri – spiega il Direttore Artistico e Maestro del coro Giulio Prandi – crediamo nella musica come momento di crescita culturale e umana, oltre che artistica. È un Coro giovane ma agguerrito, che lavora sulla vocalità e sui repertori in modo laboratoriale. In questo senso rimaniamo fedeli alla nostra vocazione universitaria: non ci limitiamo all’attività concertistica, ma ci dedichiamo allo sviluppo della nuova generazione di cantanti italiani, che formiamo al canto d’insieme guardando all’Italia del Settecento, considerata la culla delle più prestigiose cappelle musicali».
Numerosi i Direttori e i Solisti ospiti della nuova Stagione, tra cui spicca il nome di Omer Meir Wellber, direttore di fama internazionale che il 19 febbraio 2022 ripercorrerà con la Filarmonica Toscanini il grande repertorio tardo romantico con la quarta sinfonia di Mahler, tra le più amate dal pubblico.
La Toscanini riserva un’attenzione particolare ai Direttori di scuola italiana riservando un concerto l’anno ad un giovanissimo italiano emergente e ad un direttore di comprovata esperienza. Dopo Sesto Quatrini nella stagione 2019/20 e Michele Spotti nella scorsa stagione, quest’anno sarà Alessandro Bonato tra i più giovani Direttori d’Orchestra in Italia a dirigere la Filarmonica Toscanini a gennaio in un concerto della serie Fenomeni a gennaio. Antonino Fogliani dirigerà invece la Filarmonica Toscanini nei concerti del 17 e 19 marzo 2022.
Due i direttori stranieri che saliranno sul podio nella nuova stagione. Daniel Smith che torna a La Toscanini con un concerto della serie Fenomeni dedicato al didgeridoo, lo strumento tradizionale della cultura aborigena australiana, suonato dal più grande e virtuoso dello strumento di oggi, William Barton, in un concerto particolarmente suggestivo Kalkandungu, scritto per l’occasione.
Constantin Trinks, tra i più lodevoli direttori tedeschi, che si sta imponendo all’attenzione internazionale, chiuderà la stagione il 6 e il 7 maggio. Altro nome illustre quello di Wayne Marshall, noto a livello internazionale ed apprezzato per la versatilità e la dirompente musicalità nel repertorio del ‘900.
Particolarmente importante l’elenco dei solisti che raccoglie nomi di fama mondiale. A partire dal pianista Vadim Kholodenko, artista residente della scorsa che replicherà il Concerto Imperatore di Beethoven; l’arpista Xavier de Maistre che si esibirà il 20 e il 22 gennaio nel concerto n.4 della serie Fenomeni. Ospiti della nuova stagione anche due importanti esponenti del violinismo mondiale dei nostri tempi: Gil Shaham, che si esibirà il 17 e il 19 marzo e che offrirà al pubblico un grande classico come il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 77 di Brahms e Viktoria Mullova, che regalerà al pubblico l’8 e il 9 aprile un altro grande capolavoro della letteratura violinistica, il Concerto in re minore per violino e orchestra op. 47 di Jean Sibelius.
Per il Concerto di Capodanno, Mischa Maisky, uno dei più grandi violoncellisti dei nostri tempi, si esibirà sia da solo che con i figli, Sasha al violino e Lily al pianoforte interpretando musiche di Čajkovskij, Ravel, Lutoslawski e Beethoven.
Agli 11 concerti della Stagione Sifonica, si aggiungono i concerti di Salotto Toscanini, la nuova stagione cameristica inaugurata lo scorso anno, che rappresenta un punto qualificante della programmazione artistica. Salotto Toscanini consentirà al pubblico di ascoltare i musicisti dell’Orchestra – a partire dalle prime parti -, in formazione cameristiche e in uno spazio accogliente e intimo, come la sala prove Gavazzeni. Le condizioni di ascolto ed esecuzione si caratterizzano per una spiccata familiarità grazie a un format che avvicina orchestra e pubblico non solo dal punto di vista di prossimità fisica, ma anche per modalità di fruizione anche questa non convenzionale nel quale i musicisti interagiranno con il pubblico, spiegano i programmi e rispondendo ad eventuali domande. Anche gli artisti ospiti o residenti sia Direttori che Solisti, faranno parte di questo salotto, esibendosi in formazione cameristica dando vita a una formula preziosa e decisamente innovativa nel panorama musicale italiano. Da segnalare, in particolare, il secondo appuntamento, giovedì 2 dicembre 2021, interpretato esclusivamente da Vadym Kholodenko al pianoforte e l’appuntamento di chiusura, il 12 maggio 2022, che proporrà la prima esecuzione assoluta di musiche per quartetto realizzate su commissione de La Toscanini dalla compositrice in residenza Silvia Colasanti con l’attore Elio De Capitani voce recitante.
Quest’anno Salotto Toscanini si distingue anche per un tocco di glamour dovuto alla presenza, grazie al partner tecnico Manerba, di vere proprie sedute da salotto su divani di alto design.
Domenica 30 gennaio riprendono anche gli appuntamenti con i Concerti della Gazzetta, format tra i più amati del pubblico realizzati grazie al sostegno di Assicoop Emilia Nord – Gruppo Unipol. Quattro i concerti in programma ospitati nel magnifico Teatro del Collegio Maria Luigia preceduti dal conviviale momento con caffè e giornale.
Una stagione aperta a tutto il territorio regionale che offre ad un pubblico di per sé nuovo, anche perché geograficamente lontano, la possibilità di seguire i concerti de La Toscanini. A Parma verranno comunque riservate quattro repliche, il sabato alle 18.00, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di un pubblico particolare, anche di passaggio in città, che desidera unire al concerto del sabato sera una cena dopo concerto o la visita alle bellezze della città, una passeggiata, lo shopping pomeridiano prima dell’appuntamento con la musica.
Il prezzo dei biglietti rimane invariato rispetto alla stagione pre-COVID (2019/20), come anche quello degli abbonamenti, che saranno purtroppo disponibili in numero sensibilmente ridotto rispetto al passato, per ragioni legate alla capienza dei luoghi. La Toscani ha inoltre studiato una serie di offerte diversificate e nuove per cercare incontrare le esigenze di quante più persone possibili. Un esempio è il carnet easy, che offre cinque concerti, di cui i tre della serie Fenomeni e due a scelta al costo complessivo di 90 euro per l’intero abbonamento. O l’abbonamento La Toscanini per Tutti, che prevede quattro concerti, dei quattro sabati alle 18, al costo di 100 euro totali. Ulteriore novità, l’Offerta Family che prevede un pacchetto al costo di 40 euro che comprende due biglietti per adulti e l’ingresso al Laboratorio Nidi di Musica riservato a bambini dai 4 ai 12 anni per i concerti della serie La Toscanini per Tutti. Il laboratorio Nidi di Musica è realizzato grazie al contributo di Parmalat.
«Partecipo all clima di festa e fiducia che c’è in questa Conferenza Stampa – ha spiegato nel corso del suo collegamento l’Assessore Regionale alla cultura e Paesaggio Mauro Felicori. Sono veramente compiaciuto di questa prospettiva regionale che la Toscanini ha scelto di darsi. E’ una cosa molto importante perché questa Orchestra ha una forte vocazione regionale ed è importante che tutta la Regione la senta come tale. Bella l’idea dei pullman e del laboratorio per i bambini perché mamme e papà possano partecipare ai concerti. Confido che La Toscanini, che è stata forse la prima realtà in Regione a utilizzare lo streaming per aumentare la propria capacità di diffusione culturale, continui questa ottima pratica che consente di mantenere vivo il dialogo anche con il pubblico internazionale».
Fonte: Ufficio stampa La Toscanini – Veronica Boldrin