Von Buren Contemporary presenta la mostra nothing’s gonna change my world con le opere dell’artista romana Lucianella Cafagna e della scultrice italo- canadese Claire Piredda, a cura di Michele von Büren e con i testi di Antonio Monda e Valentina Orengo.
nothing’s gonna change my world è stata appositamente scelta per celebrare l’apertura del nuovo spazio della galleria in Via Giulia 13 e il suo cambio di nome, passando da RvB Arts a Von Buren Contemporary.
Il lavoro di Lucianella Cafagna e Claire Piredda è incentrato sui temi dell’infanzia e della prima adolescenza, espressi da Cafagna su tela e da Piredda attraverso le sue figure in terracotta. Entrambe hanno uno sguardo acuto e sensibile nel cogliere quella fase critica dello sviluppo che vede il bambino entrare nella prima età adulta, quella condizione esistenziale piena di assoluti e contraddizioni che caratterizza questo delicato rito di passaggio. Il titolo della mostra nothing’s gonna change my world (niente cambierà il mio mondo) – l’iconico ritornello di Across the Universe dei Beatles – è perfetto per il momento significativo che Cafagna e Piredda stanno esplorando. Le loro giovani creature sono allo stesso tempo figure di incertezza, figure di gioia, figure di conflitto e figure di sensualità in erba – intrappolate tra la loro nuova autocoscienza e un senso di perdita del loro stato precedente. Sono proprio i laghi di tristezza, onde di gioia articolate nel testo di Across the Universe. Il pathos e i dolori della crescita sono rappresentati davanti a noi, riportandoci a quell’interludio in cui siamo combattuti tra il bisogno di affermare la nostra nuova esistenza e un ultimo coraggioso tentativo di mantenere le cose come sono.
Lucianella Cafagna è nata a Roma nel 1968. Ha studiato all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi e ha passato un periodo d’apprendistato nello studio di Pierre Carron, pupillo di Balthus, esperienza che si è chiusa con una collettiva al Grand Palais. Nel 2011 ha partecipato alla 54 ̊ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia all’interno del Padiglione Italia e nel 2014 ha una voce a suo nome nell’Enciclopedia Treccani, dove è annoverata tra i venti artisti contemporanei più rilevanti del panorama italiano. Il suo lavoro è stato affiliato al Realismo magico della Scuola romana e infatti la sua ultima personale, nell’ottobre 2019, si è tenuta a Palazzo Merulana – prestigioso polo museale che ospita proprio della Scuola romana un’importante collezione.
Claire Piredda è nata a Montréal, Canada nel 1963. Artista versatile, a Roma ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti e scultura alla Temple Abroad Tyler School of Art, e ha frequentato l’Accademia Costume & Moda. Le sculture in terracotta non smaltata della Piredda si concentrano su busti troncati e figure di piccola scala, in colori che variano dall’ocra opaco al rosso. Rievocando il naturalismo della scuola scultorea francese del Settecento e con un elemento di ieraticità pensosità che rimanda a Arturo Martini, Piredda sfrutta al massimo la versatilità della sua materia. Attraverso la manipolazione abile e delicata dell’argilla, crea sculture espressive e cariche di emozioni mentre il suo approccio diretto con la materia prima le permette di mantenere fino in fondo una resa naturale e senza mediazioni.
“nothing’s gonna change my world” con le opere di Lucianella Cafagna e Claire Piredda – Von Buren Contemporary Roma – Dal 21 novembre all’8 dicembre 2021.
Fonte: Ufficio stampa Roberta Melasecca – Interno 14 next/Melasecca PressOffice