Torna a distanza di due anni la Notte Bianca dell’Accademia di Francia a Roma. In programma giovedì 4 novembre, l’iniziativa è il primo momento di incontro tra la città di Roma e i borsisti in residenza a Villa Medici fino all’estate 2022.
La Notte Bianca vede la partecipazione dei sedici pensionnaires (borsisti) attualmente ospiti all’Accademia: artisti visivi, storici dell’arte, compositori, scrittori, architetti, designer, videomaker sono i protagonisti di questo momento dedicato alla creazione contemporanea.
Gli interventi dei borsisti, disseminati in diversi punti della Villa, costituiranno un saggio delle loro ricerche individuali e multidisciplinari.
Le proposte dei pensionnaires prenderanno forma attraverso opere d’arte visiva, performance, videoproiezioni, installazioni, interventi sonori, conferenze, creando un percorso dinamico che toccherà il giardino e l’edificio principale della Villa, ma anche ambienti solitamente non accessibili al pubblico. Da questo punto di vista, la Notte Bianca rappresenta un’occasione unica di visita alla Villa, in una condizione – di notte, e con i contributi dei borsisti – densa di suggestioni.
Gli interventi dei pensionnaires illumineranno letteralmente gli ambienti della Villa: ampio spazio dunque alle videoproiezioni, così come a performance dal vivo, che porranno l’accento sul carattere effimero e momentaneo dell’iniziativa.
La Notte Bianca si segnala anche per la sua dimensione laboratoriale: non una vera mostra e nemmeno un tradizionale “studi aperti” (open studio), ma una serata in cui i borsisti avranno l’opportunità di presentarsi a Roma e al suo pubblico, di esplorare e prendere confidenza con gli spazi della Villa, manifestando attitudini e approcci.
Il titolo di questa edizione – Presto, la notte – da una parte fa riferimento al contesto in cui l’iniziativa ha luogo, tra il crepuscolo e le prime ore della notte; e, dall’altra, può essere interpretata come un’esortazione, un incitamento affinché la notte si manifesti in fretta, con tutto il carico di suggestioni e ispirazioni che porta con sé. Una condizione, quella della notte, sospesa tra oscurità e illuminazione, solitudine e condivisione, quiete e agitazione; l’evento di Villa Medici vuol essere un invito a riappropriarsi delle ore estreme della giornata, a margine di un periodo nel quale il nostro rapporto con esse è stato messo in discussione nei periodi di confinamento e coprifuoco.
Curatore di questo percorso è Saverio Verini. La Notte Bianca costituisce la prima tappa di un percorso lungo un anno, che vedrà Verini affiancare i borsisti fino alla mostra di fine residenza, in programma nell’estate del 2022.
Saverio Verini è curatore di mostre ed eventi di arte contemporanea. Ha collaborato con istituzioni quali Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, MACRO, American Academy in Rome, Civitella Ranieri Foundation, la fiera ArtVerona. Attualmente si occupa del coordinamento mostre della Fondazione Memmo di Roma. Collabora con la rivista Artribune e scrive testi critici in occasione di mostre personali e collettive presso musei, gallerie private e altri spazi espositivi. Nel 2018 ha pubblicato per PostmediaBooks la monografia Roberto Fassone. Quasi tutti i racconti
I borsisti 2021-2022 di Villa Medici:
Kaouther Adimi (scrittrice); Ivàn Argote (artista visivo e regista); Charlie Aubry (artista visivo e musicista); Théodora Barat (artista visiva); Samir Boumediene (dottore in storia); Nidhal Chamekh (artista visivo); Aude Fourel (cineasta); Marta Gentilucci (compositrice); Noémie Goddard (architetta d’interni); Evangelia Kranioti (artista visiva); Marielle Macé (scrittrice); Benoît Maire (artista visivo); Hèctor Parra Esteve (compositore); Julie Pellegrin (critica e curatrice); Mathieu Peyroulet Ghilini (designer); Guy Regis Jr. (scrittore e regista teatrale).
Fonte: Ufficio stampa per l’Italia – Elisabetta Castiglioni