Uno scrittore, Nobel per la letteratura, vive isolato su un’isola, nel mare della Norvegia. Un giornalista desidera incontrarlo per fargli un’intervista. Mauri e Sturno riportano in scena uno degli spettacoli di maggior successo del loro repertorio.
Dalla penna di Éric-Emmanuel Schmitt – drammaturgo, romanziere e filosofo – un thriller psicologico, una partita a scacchi dei sentimenti, giocata sul filo del rasoio da due personaggi, lo scrittore premio Nobel Abel Znorko, che ha scelto di isolarsi dal mondo, e il giornalista Erik Larsen, che vuole strappargli un’intervista esclusiva.
«Znorko – spiega Mauri – si è rifugiato in un’isola sperduta nel mare della Norvegia e in questa solitudine mantiene vivo, attraverso una corrispondenza amorosa che ormai dura da vent’anni, l’amore per una donna misteriosa. Larsen, con il pretesto di un’intervista, desidera incontrarlo. Ma qual è il vero motivo? E perché quest’uomo solitario e misantropo ha accettato, per la prima volta, di ricevere uno sconosciuto giornalista? Come in un thriller dei sentimenti, ritmato da drammatici colpi di scena, due uomini si scontrano in un’alternanza di crudeltà e tenerezza, di ironia feroce e profonda commozione: un’intervista che presto si trasforma in un’affannosa, affascinante scoperta di verità taciute».
«Variazioni Enigmatiche – dice Tarasco – è un thriller psicologico, un face-à-face inesorabile, dove in un costante scambio dialettico tra illusione ed elusione (nel senso antico di in-ludo ed ex-ludo, mettersi in gioco e contemporaneamente fuori gioco) due uomini si sfideranno alla ricerca della verità. Ma, come ci suggerisce Schmitt, ammaliandoci con la sua poetica intrisa di umana fraternità, siamo sicuri che la verità riveli più delle menzogne?».
Fonte: Ufficio Stampa Piccolo Teatro Milano – Teatro d’Europa