Al calar del Sole, i i tre ensemble intoneranno le più suggestive pagine che introdurranno in quella Selva oscura, preannunciataci dal sommo Poeta all’entrata della prima divina cantica.
Sabato 7 agosto 2021, al calar del sole, dalle ore 19.30, il Fiume Arno, Ponte Vecchio e la riva del fiume del Circolo della Società Canottieri Firenze saranno invasi dai tre ensemble dell’Italian Brass Week per la serata musicale dantesca titolata ‘Dalle selva oscura all’amor che move il sole e le stelle… degli Ottoni’.
Dale Clevenger, storico primo corno della Chicago Symphony Orchestra e presidente onorario del festival, sarà alla guida del Golden Bridge Ensemble costituito dai solisti internazionali del festival a bordo delle barche storiche dei Renaioli: Andrea Tofanelli, Ruben Simeo, Andrea Dell’Ira alle trombe; Paride Canu e Matias Piñeira ai corni; Vincent Lepape e Zoltan Kiss ai tromboni; Gabriele Malloggi, trombone basso; Luciano De Luca, euphonium; Alessandro Fossi e Roland Szentpali alle tube.
Luca Benucci dirigerà l’Italian Brass Ensemble e Øystein Baadsvik l’Ensemble Dante.
Al calar del Sole, i i tre ensemble intoneranno le più suggestive pagine che ci introdurranno in quella Selva oscura, preannunciataci dal sommo Poeta all’entrata della prima divina cantica.
Ed è l’Acqua che farà da guida, seguiremo i fiumi sonori dei Brass che ripercorrono quelli danteschi. Le anime Brass, condotte dal nocchiero Caronte, attraverseranno l’Acheronte, quel fiume che separa il mondo dei vivi dagli Inferi, poi il Flegetonte, sorvegliato dai centauri armati di archi e frecce, lo Stige, il fiume di sangue nero, animato dal fuoco dell’odio e dell’ira, e ancora il Cocito, fiume dei pianti, del dolore. I flutti delle acque dei sonori fiumi infernali si animeranno per poi perdersi attraverso il Purgatorio.
Salendo la scala verso il regno supremo, i Brass si inoltrano nel Paradiso terrestre, nell’incantevole selva dell’Eden che risuona a causa del movimento rotatorio dell’atmosfera. Qui l’Aria, come ci spiega la donna sola sulla riva di un limpido fiumicello paradisiaco, Matelda, è la Virtù generativa. L’Aria si diffonde sulla Terra e così nasce la Vita. E questa si alimenta dall’Acqua dei fiumi del Paradiso: il Lete, che cancella il ricordo dei peccati, e l’Eunoè, espressione del Bene, di quel Bene che è l’Amore e che si manifesta al sorgere del nuovo giorno, con quella dantesca apparizione di Beatrice che si apre a Dio, il Sole dell’Empireo, l’immagine sconfinata e luminosa dell’Amore che move l’Universo.
Le musiche scelte di Claudio Monteverdi, George Friedrich Händel, Henry Purcell, Paul Dukas, Richard Strauss, Leonardo da Vinci, Pietro Mascagni si legano alle tematiche delle tre cantiche dantesche della Divina commedia, dall’acqua all’aria al sole e le stelle.
Un concerto pensato e dedicato alla Città, come sottolineato dal M° Benucci, direttore artistico nonché primo corno dell’Orchestra del Maggio, anello di congiunzione con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che ha voluto, espressamente, ringraziare «con tutto il cuore Alexander Pereira, una persona illuminata che ha creduto nel festival ed ha voluto valorizzare questi magnifici giovani che ne costituiscono l’anima viva; che ha voluto sostenere un’iniziativa internazionale votata alla formazione e alla promozione culturale. È grazie a lui che, anche per questa nuova edizione, siamo riusciti a creare questo festival dentro al Teatro, simbolo di rinascita culturale della nostra Città e del mondo intero».
L’ingresso al concerto è libero e gratuito – Info e contatti: www.italianbrass.com e segreteria@italianbrass.com