In tempi di pandemia da coronavirus questo libro è “un tentativo di fare resistenza”, come lo definisce il suo autore Guido Barbujani, docente di Genetica all’Università di Ferrara.
A fronte della imperscrutabilità dei voleri divini, l’uomo si è sempre interrogato per conoscere il suo destino ma soprattutto sé stesso, non solo sotto l’aspetto cognitivo e spirituale ma anche come essere complesso, ricco di sentimento, intelligenza, perfidia e soprattutto colmo di interrogativi. Ecco perché, secondo Barbujani, serve questo libro, per “mettere in chiaro dei concetti base, perché sempre di più saremo chiamati come cittadini a prendere decisioni che richiedono un minimo di conoscenze genetiche”. Il riferimento è alle sfide che nel corso della sua esistenza l’uomo ha dovuto affrontare e alle scelte sempre più cruciali che vengono richieste per affrontare i problemi ambientali e quelli numerosi che sovrastano l’umanità: la fame nel mondo, su come combatterla, sugli OGM, e su quali dati genetici personali sia lecito o utile rendere pubblici o quanto sia lecito modificare il DNA degli organismi, compreso il nostro. Problemi che l’autore si pone nel corso della lunga, dotta e affascinante trattazione sui principi basilari della scienza e della conoscenza, sugli organismi e la loro composizione, la cellula, i cromosomi, l’evoluzione della genetica da Darwin in avanti, la biodiversità, il linguaggio, le proteine, i geni, il genoma, la lettura del DNA. Un lungo progresso nel cammino della scienza che ha proiettato le sue ansie e le sue scoperte su un’umanità alle prese con le domande a cui non sempre riesce a dare risposte, anzi a volte chiamando la scienza a sostegno di pratiche sociali discutibili e discriminatorie. Perciò il libro di Barbujani contiene più domande che risposte perché, come egli scrive, la buona scienza funziona così: ogni scoperta porta con sé nuove questioni e nuovi scenari ma dota l’umanità di quegli strumenti per affrontare le scelte lungimiranti di cui l’umanità e il mondo hanno bisogno. La genetica si pone il compito di dare risposte all’umanità e alle condizioni fragili in cui è ricondotta dalle malattie incurabili. In qualche modo si crea una aspettativa taumaturgica nei suoi confronti, ma la scienza è laica per sua natura. Nel corso della sua storia ha svelato molti meccanismi fondamentali sul funzionamento del nostro organismo ma non tutto è comprensibile, per es. l’intelligenza, il sentimento, l’amore, la felicità, ecc. Grandi passi avanti sono stati fatti nell’indagine sui nostri progenitori che hanno attraversato plaghe inospitali da una parte all’altra del mondo. Lo rivelano le analisi sul DNA sui resti rinvenuti dell’uomo di Neandertal o degli animali che ne hanno accompagnato l’ascesa. L’uomo fin dalla rivoluzione agricola è intervenuto nella selezione e nella combinazione dei semi e nell’allevamento degli animali per fondere le razze e realizzare organismi più forti nel duro cammino che doveva compiere. E ha popolato la terra e si è moltiplicato, ma si è reso finalmente conto ora che l’ambiente circostante soffre per le continue trasformazioni subite e per i tanti problemi irrisolti, fra cui la fame, le carestie, la guerra, la sovrappopolazione e il surriscaldamento globale. L’ingegneria genetica è intervenuta per realizzare alimenti più forti e nutrienti, in grado di resistere agli agenti patogeni, aumentando la quantità prodotta e la qualità nutritiva, non senza dibattito lacerante. La società si è chiesta se modificare gli organismi non comporti un allontanamento dal procedimento naturale. Questo vale anche per gli OGM, fortemente contrastati da associazioni e scienziati radicalmente ambientalisti. “Il dibattito sugli OGM solleva il tema della responsabilità degli scienziati”, è consapevole Guido Barbajani dell’importanza del loro ruolo e del problema che occorrano politiche meno miopi di gestione delle risorse naturali. Ma nello tempo esprime preoccupazione quando intravede che lo scontro ideologico produce sofferenze, che andrebbero evitate per il bene dell’umanità. Guido Barbujani ha lavorato alla State University of New York, alle Università di Londra, Padova e Bologna. Ha scritto numerosi libri, fra cui romanzi e saggi. Come i precedenti, Sillabario di genetica è edito da Bompiani, Milano, settembre 2019, pp. 263, € 18,00.