Tra le funzioni della psicoterapia si annoverano quelle di liberare le persone dai blocchi, dalle inibizioni, riequilibrare le funzioni alterate, o iperattivate, per giungere a far emergere il Sè, facendo emergere la creatività.
Cercherò in questo articolo di spiegare in modo più approfondito, che cosa sia il Sè e la sua influenza sulla salute, per le correnti di pensiero e ricerca, che qui seguito di volta in volta, citerò. Inizio quindi a riportare le seguenti parole tratte dal Protocollo Gaia …..”La consapevolezza di Sè che abbraccia e include la consapevolezza corporea, emotiva e cognitiva, è una delle fondamentali Life Skillls proposte dall’OMS su cui si è concentrata l’attenzione delle ricerche internazionali delle neuroscienze degli ultimi anni.” ( Tratto dal Protocollo Gaia dell’Associazione Villaggio Globale ) E ancora : …..”Le ricerche di neurofisiologia di Gerald Edelman, Linas, Jaak Panksepp e Antonio Damasio, portano alla conclusione che la consapevolezza di Sè è legata ai circuiti neuropsichici che generano il senso di unità corporea, emotiva e cognitiva, ossia il senso di integrità e di identità che sono la radice del benessere psicofisico. La coscienza di Sè regola e governa gli equilibri endocrini, le emozioni, l’amorevolezza e l’affettività, le relazioni, il senso di appagamento, la gioia di vivere e le difese immunitarie. ( Liberamente tratto da Protocollo Gaia )
Il dottor Montecucco ci spiega ancora:……”Il Sè psicosomatico, la coscienza unitaria che governa l’intero sistema, prova piacere di esistere quando si esprime liberamente e spontaneamente attraverso le differenti funzioni istintive, emozionali e mentali dei sette sistemi di neuropersonalità e per contro, prova sensazioni spiacevoli, dal disagio fino allo stress, al dolore fino alla profonda depressione, quando queste naturali funzioni vengono alterate, iperattivate, inibite, o bloccate”.
Tra le funzioni della psicoterapia si annoverano quelle di liberare le persone dai blocchi, dalle inibizioni, riequilibrare le funzioni alterate, o iperattivate, per giungere a far emergere il Sè,
facendo emergere la creatività.
L’attuale momento di rallentamento “del fare” quotidiano determinato dalla quarantena, potrebbe aver provocato in qualche persona una reazione rabbiosa, oppure di paura, o di disorientamento; tutto ciò però potrebbe cedere il passo ad un approccio diverso alla realtà nella percezione del tempo. Il tempo che prima veniva controllato in continuazione e che la routine ingabbiava in un fare senza posa e spesso senza alcun godimento, potrebbe assumere un valore diverso. Potrebbe diventare il tempo del lasciarsi andare all’amicizia dedicandosi ad esempio telefonicamente agli amici, per capire quanto i nostri affetti “dimenticati” sono importanti per noi e noi per loro.
Nitamo Montecucco parla spesso dell’importanza dell’amorevolezza facendo riferimento ai sette sistemi emotivi principali studiati da J.Panksepp e sottolineandone l’importanza che assume fin dalla nascita del bambino; l’amorevolezza vissuta fin da bambini, è infatti in grado di far star bene l’essere umano anche nell’età adulta.
Seppur difficile, è possibile recuperare l’amorevolezza, passando attraverso l’ascolto della tristezza di ciò che ci sta accadendo intorno e il senso d’impotenza: tristezza e impotenza sono due sentimenti umani forse un po’ pesanti da sopportare, ma che dobbiamo accettare perchè ci rendono …umani. Ma se riusciamo a contestualizzare il senso d’impotenza ad un” fare solitario”, per recuperare invece il “fare insieme”, in alleanza di impegno comune, serio e rispettoso dell’altro, verso il superamento attraverso la collaborazione, forse riusciamo a recuperare l’aiuto reciproco nell’amorevolezza. E sto parlando anche degli studi e delle ricerche che vari scienziati di varie “razze”, appartenenti a popoli diversi tra loro, che stanno compiendo insieme, nutrendo la speranza di tutti “di farcela” a sconfiggere anche questa malattia, come tante altre, prima.
Possiamo anche recuperare un altro tipo di amorevolezza: quella nei confronti della natura. Possiamo quindi scoprire, o riscoprire, il piacere di allevare e prenderci cura di una piantina. Un’altra delle opportunità che ci offre questo periodo di “quarantena forzata “ può essere anche quella di cambiare il nostro modo di esprimerci nei confronti di noi stessi e degli altri. Comunicare con noi stessi e con gli altri in modo diverso, più completo dei sentimenti e delle emozioni per conoscerci e conoscere davvero gli altri. Gli altri però possono anche metterci un limite nel farsi conoscere e anche il limite va accettato. C’è sempre un limite infatti, oltre il quale non andare per aver rispetto di noi stessi, tanto quanto nei confronti degli altri.
Ma tornando alle parole del dr. Montecucco :
“L’essere umano nella società industrializzata del terzo millennio si è allontanato, dai ritmi e dalle sue funzioni psicosomatiche naturali, tanto da dimenticare il piacere di vivere. Il Sè quando vive i propri sistemi emotivi ( sono sette ) e psicosomatici in modo naturale e funzionale, sperimenta una qualità profonda del senso della vita”.
A tal proposito vorrei citare le parole del Dalai Lama
I valori Profondi del Sè
Ciò che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute.
Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente
in un modo tale che non riescono a vivere né il presente, né il futuro.
Vivono come se non dovessero mai morire
e muoiono come se non avessero mai vissuto.
Vorrei ora cercare di chiarire il legame tra il Sè, i sistemi emotivi e lo stress, per far presente quanto la paura iperattivata e legata all’ansia possano essere dannose per l’essere umano. Farò ciò senza approfondire la teoria relativa alla PNEI e alle neuropersonalità ( che approfondiscono anche le varie problematiche psicologiche ) perché sarebbe assai lungo, nonché assai complesso il farlo. Riporto invece nuovamente le parole del dr. Montecucco, in relazione allo stress e al suo significato.
Nel 1955 Hans Selye definisce lo stress una risposta aspecifica a qualsiasi richiesta proveniente dall’ambiente. ( Liberamente tratto Neuropsicosomatica 2 di Nitamo Montecucco )
…..”Nel linguaggio medico invece, stress designa la risposta psicofisica che la persona ( il Sè psicosomatico ) mette in atto, attivando il sistema della paura di fronte ad eventi percepiti come pericolosi ( stressor ) come pericoli fisici ( traumi, dolore, fatica ), mentali ( impegni lavorativi, esami, ) emotivi, sociali, ambientali, che alterano il normale stato di equilibrio ( omeostasi ) e richiedono un cambiamento di coscienza e di comportamento. Lo stress è fondamentalmente un sistema di allarme psicosomatico che genera una tensione profonda nell’intero sistema. Negli ultimi decenni un elevatissimo numero di ricerche ha dimostrato che lo stress è all’origine di un’ampia serie di disturbi e malattie psicosomatiche che incidono profondamente sulla salute individuale e sulla bilancia dei costi sociali della salute. Le conseguenze dello stress dipendono dalle capacità individuali di adattamento. Stressor simili possono indurre risposte quantitativamente e qualitativamente diverse da soggetto a soggetto, poiché la personalità e il vissuto dell’individuo, i suoi ritmi e le caratteristiche degli stressor, i vari fattori ambientali, possono influenzare le risposte di stress” ( Liberamente tratto da Neuropsicosomatica 2 di Nitamo Montecucco ). A livello biologico vengono attivati dallo stress i due assi, chimico e nervoso. Lo stress è infatti caratterizzato dall’attivazione del sistema PAURA/ANSIA che stimolando l’asse dello stress, attiva il sistema simpatico e la produzione di cortisolo ( la molecola dello stress ) e la produzione di adrenalina ( eccitazione motoria ) e di noradrenalina ( eccitazione mentale ) ( Liberamente tratto da Protocollo Gaia )
Devo sottolineare però che la psicoterapia in generale, può gradualmente intervenire anche sui vissuti traumatici, che a volte sono la causa dello stress.
E ancora : …Le reviews e i dati degli studi sullo stress hanno confermato che una consistente parte degli effetti nocivi dello stress è dovuta alla secrezione prolungata del cortisolo, soprattutto se tale sostanza viene secreta per lungo tempo. ( Liberamente tratto da Neuropsicosomatica 2 )
I maggiori disturbi patologici sono stati evidenziati a carico dei seguenti sistemi e funzioni:
* Disturbi neurologici a carico del sistema nervoso centrale e periferico
* Disturbi psicologici e psichiatrici: ansia, depressione, crisi di panico ecc.
* Disturbi a carico del sistema immunitario
* Infiammazione e febbre
* Disturbi a carico del sistema sessuale
* Altri disturbi
D.ssa Germana Spagnolo psicoterapeuta a indirizzo psicanalitico e supervisore dell’Equipe di Urgenza Psicologica di Bergamo – Scrittore – Co-fondatore di Isps Lombardia
Bibliografia
Il contenuto scientifico dell’articolo ha fatto riferimento in massima parte, al pensiero scientifico relativo al Paradigma Clinico della PNEI, al Protocollo Mindfulness Psicosomatica PMP e al nuovo approccio integrato Mente-Corpo, che fa capo al Dr. Nitamo Montecucco e alla sua organizzazione.
I corsi del Protocollo Gaia, svolti dal Dr. Montecucco e dai suoi collaboratori, sono stati finanziati e approvati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e accreditati dal Miur e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca In collaborazione con la Federazione Italiana Centri e Club Unesco.