Quella serata di Dolce e Gabbana nella piazza di Monreale di tre anni fa, potrà essere il trampolino giusto, per far diventare Monreale la Fashion City della Sicilia e perché no? Dell’intero Mediterraneo.
Nell’estate di tre anni fa, si concluse una piacevole avventura nella cornice suggestiva della piazza di Monreale, in uno sfavillio di luci che illuminavano la passerella di tanti capi d’alta moda e che coloravano il Duomo, una delle più belle cattedrali europee.
Ma c’era dell’altro a rendere quella serata speciale e cioè la “firma” di due stilisti di fama internazionale: Dolce & Gabbana, il primo dei quali, siciliano, è nato e cresciuto sulle Madonie.
Nel ricordo di quella serata, weStart, team di professionisti siciliani, intende intraprendere un’iniziativa che ha come obiettivo quello di rendere la Città di Monreale, una meta privilegiata per il Fashion Technology.
Un concetto quest ultimo che si può definire come uno spazio in cui la tecnologia e la moda si sono fuse, dando vita a soluzioni più rapide e innovative per progettare, creare, connettere, educare, commercializzare, acquistare e, in sintesi, sperimentare ogni aspetto dell’industria della moda.
Monreale potrebbe davvero fare un salto di qualità a livello internazionale, con l’inserimento di un dipartimento di fashion tech nel liceo artistico cittadino, in modo da creare così un centro internazionale di design per capi di abbigliamento, con l’utilizzo di risorse tecnologiche innovative 4.0.
L’idea, infatti, deriva da un’idea di Dario Donato, ingegnere di Spatialconnection(s), che ha pensato alla Sicilia come “piattaforma di lancio” sul mediterraneo, per creare il primo fashion tech italiano; sulla scia di un’esperienza lavorativa in Oman, in un incubatore di Start-Up digitali e successivamente a Singapore, nel più grande incubatore di fashion tech, a livello internazionale.
“Insieme con Manfredi Mercadante, referente di weStart, stiamo portando avanti un progetto per la realizzazione di un fashion incubator, che possa essere l’unione tra creatività e tecnologia, in grado di rappresentare il nostro paese, in aggiunta alla realizzazione di un ecosistema che veda Palermo come centro all’interno di un network internazionale, costituto da accademie, società, incubatori, designers, investitori e sviluppatori” – Dichiara Dario Donato, che così conclude – “Un progetto che cerca di inglobare al suo interno tutta, o gran parte della catena del valore del settore moda, andando cosi a ‘stimolare’ la ricerca per la proposizione di nuovi servizi e prodotti con la caratteristica del Made in Italy. Sappiamo come il design italiano stabilisce una comunicazione diretta con il suo fruitore, grazie alle soluzione tecniche ineccepibili dell’armoniosità estetica, che debbono essere avvalorate da un altrettanto contenuto tecnologico, sia esso nel processo di design o di fabbricazione del materiale o della sua fruizione. L’incubatore diventa così un ‘contenitore’ per generare nuove idee, innovazione, leadership e imprenditorialità. E’ necessaria, inoltre, l’innovazione nella fabbricazione digitale di tessuti, nella stampa 3D, nei tessuti performativi ed intelligenti, nei processi di scarto e gestione della circolarità, nei processi che involvono l’esperienza dell’utente sia come singolo che come comunità (retail tech)”.
La scelta di Monreale, come città mediterranea della moda, è giustificata, innanzitutto dal fascino esercitato dalle sue bellissime risorse architettoniche ed, inoltre, dalla breve distanza che la separa da Palermo e dall’aeroporto, rendendola quindi un perfetto centro raggiungibile sia da studenti sia da business man nel campo del fashion, del design e dell’arte.
Il progetto di weStart, in collaborazione con Dario Donato, prevede il coinvolgimento sin da subito della scuola artistica e l’Amministrazione Comunale di Monreale, in particolare dell’Assessorato alla Cultura, partendo dal presupposto che tutto parte dalla doverosa formazione di studenti verso una disciplina nuova e per certi versi Smart.
La tecnologia riveste, nel contesto descritto, un ruolo di importanza fondamentale: poter fare diventare cioè il settore della moda attrattivo, più Social, ma anche Sustainable, cioè sostenibile, considerando che nel Fashion Technology, viene dato molto spazio al riutilizzo di materiali riciclati.
Quella serata di Dolce e Gabbana nella piazza di Monreale, potrà essere il trampolino giusto, per far diventare Monreale la Fashion City della Sicilia e perché no? Dell’intero Mediterraneo.
Westart assieme al suo network, composto anche da esperti nel campo tessile, proporrà all’Amministrazione Comunale di Monreale, al provveditorato agli studi di Palermo e all’Assessorato Regionale alla cultura, l’inserimento del Fashion Technology, come disciplina scolastica negli istituti artistici, in modo da rendere Monreale Super Cool.
Fonte: WeStart (weSicilian Talents A Real Transformation)