Il quarto e penultimo appuntamento del festival di musica classica “Immortale amato – Beethoven, il Titano che innamora”, organizzato dallo Spazio Teatro 89 di Milano, è un evento davvero imperdibile con protagonista assoluto il pianista Davide Cabassi, tra i più apprezzati interpreti del grande compositore tedesco: domenica 23 febbraio (ore 18; ingresso 7- 10 euro), nell’auditorium di via Fratelli Zoia Cabassi eseguirà alcune delle sue pagine più note (Sonata op. 13 “Patetica”; Sonata op. 31 n.2 “La Tempesta”; Variazioni op. 35 “Eroica”), poi si accomoderà in platea e ascolterà Beethoven suonato da musicisti dilettanti, professionisti o aspiranti tali.
A tutti loro il Maestro non lesinerà consigli, suggerimenti e incoraggiamenti. Per partecipare attivamente a questo appuntamento unico, intitolato significativamente “Beethoven-Day”, è sufficiente inviare la propria adesione entro domenica 16 febbraio all’indirizzo concertispazioteatro89@gmail.com.
Tra il concerto di Cabassi e le pubbliche audizioni (che inizieranno alle 20.30) verrà offerto un rinfresco.
Davide Cabassi è top-prize winner con Van Cliburn International Piano Competition 2005. Ha debuttato con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Milano all’età di tredici anni. Da allora ha intrapreso una brillante carriera come solista che l’ha portato ad esibirsi con le maggiori orchestra europee ed americane (tra cui Munchner Philharmoniker, Orchestra Filarmonica della Scala, Neue Philharmonie Westfalen, Russian Chamber Orchestra, Magdeburg Philharmoniker, Fort Worth Symphony, Enid Symphony, Big Spring Symphony, Hartford Symphony, Orquesta Sinfonica de Cordoba, Orchestra Haydn Bolzano, Orchestra Verdi Milano, Orchestra Pomeriggi Musicali Milano, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Romantique Parigi, OSI di Lugano, OFT di Torino, Orchestra dell’Arena di Verona e Tiroler Festspiele Erl Orchestra ), collaborando con direttori quali Gustav Kuhn, James Conlon, Daniele Gatti, Asher Fisch, Antonello Manacorda, David Coleman, Vladimir Delman, Marco Angius, Tito Ceccherini, Carlo Goldstein, Jader Bignamini, Enrique Mazzola, Daniele Callegari, Massimo Zanetti, Mikhail Tatarnikov, Philip von Steinaecker, Howard Griffiths, Johannes Wildner, Federico Maria Sardelli, Kimbo Ishi-Ito, Helmut Rilling e numerosi altri.
In recital ha suonato per le più importanti associazioni musicali italiane. Si esibito in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Cina e in Giappone in sale quali la Carnegie Hall a New York, la Rachmaninoff Hall a Mosca, il Gasteig a Monaco di Baviera, il Mozarteum a Salisburgo, il Louvre e la Salle Gaveau a Parigi, solo per citarne alcune. Nella primavera del 2012, una lunga collaborazione con il Teatro alla Scala l’ha portato a suonare con étoile quali Roberto Bolle, Svetlana Zacharova e Massimo Murru. Ad Atene e Pechino ha suonato per Syvie Guillerm.
È molto attivo in campo discografico: dopo il suo esordio nel 2006 con “Dancing with the Orchestra” per Sony BMG (che ha ricevuto il premio della critica della rivista Classic Voice come miglior album d’esordio), ha pubblicato “Pictures” (Mussorgskij e Debussy) ed “Escaping” (Bach, Beethoven e Brahms) per Allegro Corporation-Portland, un album monografico su Soler e uno su Schumann (con il Concerto op. 54 diretto da G. Kuhn) per col-legno, la prima incisione non cubana delle Danze di Cervantes, un album dedicato a Clementi e uno a Beethoven-Cherubini per Concerto Classics. Con il quintetto Five Lines, da lui fondato a Bolzano, ha pubblicato per la rivista Amadeus i quintetti di Respighi e Martucci. Nel 2012 sono usciti un monografico su Janacek per Amadeus, la Petite Messe Solennelle di Rossini per Stradivarius e il suo esordio con DECCA, un album mozartiano che ha riscosso uno straordinario successo. Sempre per DECCA ha intrapreso la registrazione delle Sonate di Beethoven.
Dopo essersi diplomato al Conservatorio di Milano nella classe della prof. Edda Ponti, ha studiato per cinque anni, primo italiano ammesso, alla International Piano Foundation di Cadenabbia, sul Lago di Como, con William Grant Naborè, K. U. Schnabel, L. Fleisher, D. Bashkirov, R. Tureck, A. Weissemberg e molti altri. Insegna nei conservatori italiani dal 2003. È regolarmente invitato nelle giurie di concorsi internazionali e tiene masterclasses in tutto il mondo. È artist in residence del Tiroler Festspiele Erl, della stagione concertistica e dei corsi estivi “Kawai a Ledro” ed è membro del comitato artistico del concorso internazionale Ferruccio Busoni. Infine, è direttore artistico della stagione concertistica “Primavera di Baggio” da lui fondata con la moglie, la pianista russa Tatiana Larionova, per valorizzare e rilanciare culturalmente la periferia disagiata della sua città, coinvolgendo i bambini e “invadendo” gli spazi associativi, soprattutto quelli riscattati dalle mafie.
Fonte: Ufficio stampa Spazio Teatro 89 – Andrea Conta