Attraverso il gioco il cane non solo svolge un’attività piacevole e automotivante ma migliora anche le sue capacità di adattamento ai nuovi ambienti e la socializzazione sia verso gli altri cani sia verso l’uomo e altri animali.
Il gioco quindi svolge diverse funzioni:
- Facilita l’interazione sociale
- Aumenta la destrezza fisica e mentale
- Migliora la coordinazione
- Consente l’apprendimento dei ruoli sociali
- Insegna ad esplorare
- Insegna a risolvere problemi di crescente complessità
Oltre ad essere un divertimento e un modo per educare i nostri amici a quattro zampe è anche una valvola di sfogo.
Il cucciolo giocando con i fratelli apprende fino a che punto può stringere il proprio morso senza che essi reagiscano o piangano richiamando l’attenzione della madre che fa sospendere il gioco sgridando il piccolo “aggressore”. Il cucciolo impara cioè che stringere troppo e causare dolore ad un altro cucciolo ha come risultato l’interruzione di un’attività piacevole, e che controllare la pressione delle mandibole significa poter continuare a giocare.
Oltre a questo, apprende a gestire il suo autocontrollo e la calma.
Nei cuccioli che vengono adottati prima del sessantesimo giorno di vita è probabile riscontrare problemi comportamentali anche gravi che vanno dalle difficoltà di gestione per l’eccessiva esuberanza fino alle manifestazioni aggressive con morsi che possono causare ferite nei riguardi di esseri umani o di altri cani.
Attraverso il gioco inoltre, il legame con il proprietario si forma e si fortifica: un padrone che gioca con il suo cane impara a comunicare meglio con lui e dal punto di vista del cane diventa un punto di riferimento piacevole ed affidabile, che vale la pena di seguire e ascoltare anche fuori dal contesto del gioco.
E’ per questo che il gioco con il proprio cane dovrebbe essere un’abitudine quotidiana: il cane ha bisogno di giocare!
Occorre allenarsi e stabilire delle semplici regole di gioco, senza creare stress nel vostro amico a quattro zampe, dovete creare una sana competizione tra voi e lui, decidendo quando lasciarlo vincere per fargli acquisire un po di fiducia e dargli soddisfazione, e quando perdere.
Nel periodo della socializzazione primaria il gioco fra i cani permette la regolazione dei comportamenti agonistici; il cane previene e gestisce i conflitti in maniera pacifica, imparando a comportarsi in maniera “intelligente” di fronte a individui della stessa specie. Nel periodo della socializzazione secondaria, con il gioco con esseri umani, è fondamentale per il cane imparare ad interpretare correttamente le nostre modalità di avvicinamento amichevole e soprattutto le nostre espressioni del viso e del corpo.
Nel cucciolo la propensione al gioco compare già alla terza settimana di vita ed è possibile riconoscere dei tipici comportamenti di sollecitazione al gioco quali la posizione ad inchino, zampe anteriori piegate, zampe posteriori sollevate e corsa in frenetico movimento che si manifesteranno anche nel cane adulto.
Esistono quattro diverse tipologia di gioco:
- Il gioco sociale con un partner della stessa o di un’altra specie
- Il gioco individuale senza un partner di gioco
- Il gioco locomotorio basato sul compimento di diversi tipi di movimento (salti, corsa, inseguimenti)
- Il gioco strumentale, nel quale l’animale esplora un oggetto
E’fondamentale nel gioco sociale con l’uomo che sia proprio lui a decidere quando iniziare, cioè che chiami il cane a se e gli proponga un gioco, e sempre l’uomo decide quando smettere, deponendo il gioco ancor prima che il cane esausto abbandoni la partita.
Il gioco è individuale quando il cane, da solo, si diverte rincorrendo lucertole, simulando la caccia o giocando con oggetti inanimati. Nel gioco individuale con oggetti è importante proporre al cane solo giocattoli studiati appositamente per lui, realizzati spesso in gomma infrangibile e che naturalmente non devono essere tossici e ingeribili. Bisogna variare spesso non solo il genere dell’oggetto (palla, treccia di corda, osso per cani,ecc.) ma anche tipologia (palla grande e piccola, gialla o verde, dura o morbida). Ciò permetterà al cane di aumentare le sue esperienze e quindi di aver un miglior sviluppo cognitivo. Non bisogna mai lasciare tutti gli oggetti a disposizione del cane ma selezionarne due e tre per volta e variarli ogni settimana; in questo modo il cane non perderà l’interesse e continuerà a divertirsi.
Il gioco locomotorio, invece, man mano che il cucciolo cresce e migliora il controllo delle proprio abilità motorie, aumenta l’esplorazione del territorio che ha intorno. La più ampia disponibilità di spazio gli offre la possibilità di mettersi alla prova attraverso corse e gare con altri cani, in cui spesso inseguito e inseguitore si scambiano i ruoli. Ed è qui che misura le proprie possibilità e ne diventa consapevole, aumentando la percezione di se.
Il gioco è strumentale quando un animale trova un oggetto a lui sconosciuto e lo esplora annusandolo, mordendolo, graffiandolo o manipolandolo in qualche modo. Tutto questo stabilisce un contatto tra gli organi sensori e l’oggetto in esame che viene studiato da diversi punti di vista. Dopo che l’oggetto è stato esplorato più da vicino, l’interesse svanisce gradualmente. Rientrano nella categoria di gioco strumentale anche tutti quegli esercizi ludici che implicano l’interazione con l’uomo attraverso uno strumento.
L’agility è un’esperienza che si colloca a metà tra il gioco locomotorio e quello strumentale; al cane viene chiesto di interagire con degli oggetti, non liberamente ma seguendo delle precise regole che esulano dal normale comportamento ludico che il cane avrebbe applicato in relazione agli oggetti/attrezzi.
I giochi di “problem-solving” e quelli di attivazione mentale sono molto stimolanti per il cane e sviluppano appunto le sue capacità cognitive. I cani si divertono a giocare anche a nascondino sia con gli oggetti che con le persone. Inizialmente occorre rendere facile il gioco, ma considerando che Fido ha un ottimo fiuto, con un po di esercizio si otterranno risultati incredibili anche all’aperto. I giochi di fiuto rendono il soggetto più equilibrato, più sereno, più calmo e soddisfatto.
I cani passano molte ore da soli e spesso si annoiano. Alcuni di loro cercano di distrarsi come possono, magari mordicchiando mobili o indumenti, altri abbaiano o piangono. Non tutti i soggetti manifestano un disagio o uno stato di ansia da separazione, ma in ogni caso è consigliabile dargli la possibilità di svolgere attività in nostra assenza.
Se si lasciano al cane i giocattoli che ha a disposizione quotidianamente non sarà molto interessato e non li prenderà in considerazione, quindi, per quando resta da solo, bisogna procurargli giochi alternativi che lo possano tenere impegnato fino al nostro ritorno.
Il più famoso e il più utilizzato in questi casi è il kong, che può essere riempito con diverse leccornie e che terranno occupato il nostro amico a quattro zampe per svariate ore nel tentativo di recuperare gli snack inseriti all’interno. In commercio esistono diversi giocattoli anti-noia creati apposta per i cani che restano da soli a casa, la maggior parte di essi hanno un foro per inserire il cibo e l’animale deve capire come arrivare a prenderlo.
Concludiamo ribadendo che è molto importante non sottovalutare i benefici delle attenzioni al gioco: la stimolazione permette al cane di bruciare l’energia in eccesso e lo aiuta a calmare i nervi e le emozioni; il risultato sarà un cane felice e amante del divertimento.