Tutti sanno (M5s compreso) che governare Roma è impossibile, a meno che non si soddisfino quattro condizioni: avere Amministratori capaci, scegliere Dirigenti onesti, azzerare il debito pubblico che strangola Roma, disporre del consenso popolare (attraverso la trasparenza ed il buon esempio).
La Sindaca Raggi è partita con un consenso popolare altissimo (per mancanza di avversari), ma ha scombinato le carte. Si è circondata di un “raggio magico” di tre persone (Frongia, Marra, Romeo) che la consigliavano su tutto e che, per mantenere il loro potere esclusivo, le hanno fatto allontanare l’assessore più preparato d’Italia (Marcello Minenna) e la magistrato di alto profilo, Carla Raineri, capo di gabinetto, che garantivano qualità e trasparenza. Ad aggravare la situazione, ha incamerato una assessore/mina vagante all’ambiente, Paola Muraro, che da 12 anni ha lavorato in AMA, con le vecchie discutibili gestioni.
Gli attacchi alla Raggi sono pervenuti, nonostante gli accenni ai “poteri forti”, principalmente dalle voci “tradizionaliste” interne al M5s, come Ruocco, Lombardi e Taverna, preoccupate dalle scelte della Sindaca.
L’avviso di garanzia all’assessora Muraro e l’arresto di Raffaele Marra hanno fatto saltare il cordone protettivo di Grillo e Di Maio sulla Raggi. Cocciutaggine (“non vado avanti senza Marra”), inesperienza, con una Roma sempre più sporca e con i mezzi di trasporto pubblico sempre più malandati, stavano portando all’implosione del M5s a livello nazionale.
Casaleggio ha mediato: niente dimissioni della Raggi, come auspicato in un primo tempo dall’ala dura, ma ridimensionamento con l’abolizione del “raggio magico”. Probabile nuovo vice-sindaco Colomban, assessore alle Partecipate, uomo di Casaleggio. Perchè lui? Semplice. Se fra un paio di mesi la Raggi venisse colpita da avviso di garanzia (abuso di ufficio per la nomina del capo della segreteria, Romeo. ), lei può autosospendersi ed i poteri passarli a Colomban, fiduciario di Casaleggio.
Ma nonostante la perdita di consensi, la Raggi è ancora difesa da tanti “tifosi”. Saviano ha postato su facebook il suo pensiero” Virginia Raggi deve dimettersi perché ha legato il suo destino a quello di Raffaele Marra, perché lo ha difeso strenuamente quando si faceva notare l’imbarazzante continuità con le esperienze amministrative precedenti”. Ha ottenuto oltre 30.000 like e 6.390 condivisioni, ma, nello stesso tempo, ha ricevuto centinaia di commenti al vetriolo che difendevano la Raggi.
Grillo nel suo blog ha scritto: “Sono stati fatti degli errori che Virginia ha riconosciuto: si è fidata delle persone più sbagliate del mondo. Da oggi si cambia marcia”.
Questo vuol dire che la Raggi non potrà assumere più iniziative se non condivise con i suoi consiglieri di maggioranza (che rappresentano anche le anime dei “duri e puri”, di Fico, Ruocco, Lombardi, Taverna). Certo, alla fine, ha avuto una caduta di stile quando ha parlato di Marra come uno dei 23.000 dipendenti del Comune, mentre era considerato universalmente uno dei suoi grandi “suggeritori”.
Al momento il M5s ha un handicap: non ha una dirigenza preparata. Solo l’onestà non basta. Devono quindi prestare attenzione ad imbarcare professionisti seri. Ma adesso in tanto si pongono seri dubbi se hanno le persone giuste per governare il Paese.
Siamo veramente convinti che vogliano andare subito alle elezioni con questo handicap?
Con il ragionamento opposto, è Renzi che vuole andare subito ad elezioni con il “Mattarellum”. Non dispiacerà al Presidente della Repubblica, che si chiama Mattarella.
18/12/2016