Giovedì 25 novembre 2021, Crumb Gallery Firenze inaugura la mostra di Roberta Conigliaro, un progetto dall’ambizioso titolo di Ὀδυσσεύς, Odisseo, che tanto risuona di mitologia ed esplorazioni (aperta fino all’8 gennaio 2022).
In un allestimento particolarmente suggestivo, l’artista siracusana espone 10 sculture e un disegno di grandi dimensioni. Sono donne, uomini e bambini forse in fuga dalla morte, che attraversano il Mediterraneo, forse diretti incontro a una nuova alba, piena, almeno nei sogni, di vita e di speranza. Sono donne, uomini e bambini che fanno anche riflettere sul significato profondo dell’essere, dei luoghi, del cammino, della meta. Sono tutto questo le opere di Roberta Conigliaro che libera la poesia dell’anima in forme incise nella pietra calcarea, nella pietra saponaria, realizzate con la terracotta, il legno, il ferro, il gesso, il bronzo.
C’è il Sogno d’acqua delle conchiglie che come sentinelle osservano il mare insieme alla donna che le guarda dal basso quasi fossero, per la loro impossibilità, inarrivabili divinità. C’è la valigia, in La sosta, che racchiude miraggio e disperazione. C’è l’attesa, forse in mare, forse nel limbo di un rifugio temporaneo, nelle figure appena accennate racchiuse nella pietra saponaria di Sospesi.
C’è tutta la narrazione biblica della ricerca in L’arca e la capacità di percepire al di là dell’ovvio della donna di In ascolto, figura solitaria, racchiusa in una forma che pare una conchiglia. Sono tante le donne di Roberta Conigliaro nelle opere esposte a Crumb Gallery: donne che interrogano, che riflettono, che paiono abbracciare la sofferenza del mondo per trasformarla in qualcosa di prezioso. Il cammino delle donne di Conigliaro, accompagnate dai loro uomini e dai loro bambini, oppure sole, è sempre una traversata alla scoperta di sé stesse e del mondo. Un’Odissea.
“La mano di Roberta Conigliaro sa essere potente pur senza mostrare ogni cosa; così le forme – nella scultura come nel tratto deciso del disegno – ci chiamano senza eccederci, prediligono l’evocazione nel volto abbozzato, nello sguardo che non si sottrae ma si fa interiore, è rivolto dentro e da dentro accende”. Evidenzia Giuseppina Norcia, scrittrice e grecista, nel testo pubblicato nel catalogo della mostra (Collana NoLines, diretta da Rory Cappelli). All’interno del volume, le immagini delle opere sono accompagnate da poesie di Roberta Conigliaro, tra cui alcune inedite.
Roberta Conigliaro è una scultrice siracusana. Si trasferisce nel 1989 a Roma per motivi di studio. Si laurea in Psicologia e lavora per alcuni anni in campo psichiatrico. Parallelamente inizia a lavorare l’argilla creando le prime sculture. In seguito, sperimenta la lavorazione della pietra: marmo, pietra calcarea, pietra saponaria. Comincia ad esporre nel 2002. A partire dal 2016 ha portato in giro per l’Italia un suo progetto dal titolo “due sponde un solo mare” sul tema delle migrazioni, con sculture disegni e poesie. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro di poesie dal titolo “Anima errante” con la casa editrice Scatole parlanti.
Principali mostre: “La scuola dei Generi”, galleria Cà d’Oro Roma; “Riparte 2002”, International Art Fair Roma; 2004 mostra personale, galleria “l’arco e la fonte”, Siracusa; “Profondo rosa” 2006 e 2007 (catalogo Giorgio Mondatori Editore); fiera Art Verona; fiera di Innsbruck 2008 ; Tour “euart 2009”, Miami, Boston, Dubai; fiera Berlinerliste 2009, Berlino; 2010 mostra personale, studio Vera, palazzo Doria Pamphilj, Roma; 2011 mostra personale “sud”, galleria quadrifoglio, Siracusa; fiera Affordable art fair 2012, Milano; 2013 mostra personale “un’esile scia di silenzio”, dialogo con la poesia di Antonia Pozzi, Antico Oratorio della Passione di Sant’Ambrogio, Milano; mostra personale itinerante “due sponde un solo mare”: 2016 museo regionale Agostino Pepoli a Trapani e Palazzo Montalto a Siracusa, 2017 galleria Milan Arts and Events Center Milano, 2018 galleria Olio su tavola, Lucca; 2021 mostra personale “Arte in teatro”, Teatro Comunale Siracusa.
Giuseppina Norcia è scrittrice, grecista e divulgatrice culturale e cura itinerari, drammaturgie e performance narrative sul mito e l’anima dei luoghi. Realizza progetti didattici con istituzioni e università, conduce laboratori di narrazione, collabora da vent’anni con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico, presso la cui Accademia è docente di drammaturgia antica. È autrice di racconti.
Fonte: Ufficio stampa Davis & Co.