Un omaggio alla città di Palermo e alla sua patrona: ai Quattro Canti 87 artisti e 12 percorsi per raccontare l’impegno dell’arte come strumento di dialogo, rispetto e ecologia ma anche denuncia contro abbandono e incuria.
All’interno del progetto Ex voto. Artisti per Rosalia, inaugura il giorno 13 luglio 2022 alle ore 16.00, Giardino di Transizione, storytelling concept con Bruno Melappioni ideato da Rossana Danile, in continuità concettuale con lo spazio Astratte Ri-Generazioni curato da Giusy Emiliano con gli artisti Salvatore Cammilleri, Giacomo Failla, Francesca Lolli, Francesca Neri, Francesca Nesteri, Giuseppe Palermo.
Ex voto. Artisti per Rosalia è un omaggio alla città di Palermo e alla sua patrona: i due palazzi ai Quattro Canti ospiteranno una collettiva di 87 artisti e 12 percorsi per raccontare l’impegno dell’arte come strumento di dialogo, rispetto e ecologia ma anche denuncia contro abbandono e incuria. L’abbraccio dell’arte si mette sotto la protezione della Santuzza che proprio dal Cassaro passerà la sera del 14 luglio. L’arte può salvare il mondo dall’oblio? Forse no, ma può tentare di farlo. Nasce da qui la grande collettiva, organizzata nei giorni del Festino ritrovato dalla Fondazione Le Vie dei Tesori, e curata da Andrea Guastella, da un’idea di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, proprietario deidue palazzi. Dall’ingresso su via Maqueda di Palazzo Costantino, disegnato dal Marvuglia, a Palazzo Di Napoli, con gli stemmi aragonesi divenuti all’epoca dei Vespri simboli della Sicilia, gli 87 artisti riuniti in dodici progetti o collettivi, entrano in dialogo diretto con gli spazi, spesso gravemente degradati, li fanno propri, li attaccano o li accarezzano, li blandiscono o li rendono vivi: il loro è un messaggio di sostenibilità, viver comune, comunità, rispetto.
“Nel particolare periodo storico (di passaggio) che stiamo vivendo, in cui crisi planetarie incrociate costringono ad una riflessione profonda e ad una scelta di direzione, il concept “Giardino di transizione” nel contesto espositivo di palazzo Costantino/Di Napoli, Ex voto Artisti per Santa Rosalia, intende rappresentare lo stato d’animo di chi fortemente spera nella salvezza, di qualcosa o di qualcuno, ma non perde la lucidità del pensiero critico che porta a riflettere sul millenario rapporto tra natura e cultura ed avere consapevolezza del tempo presente. Un rapporto in equilibrio fino a quando non è giunta l’antropocene, l’era geologica che vede il predominio dell’uomo sulla Terra. Gli esseri umani si sono autoproclamati gli abitanti più intelligenti del Pianeta, ne hanno delimitato i confini, fissato leggi per regolare la loro autorità sotto e sopra il suolo e perfino nei cieli. Nella nuova era di transizione è bastata una pandemia da coronavirus per dimostrare che i confini sono un fatto mentale, culturale, politico e che il tessuto ambientale e sociale è strettamente connesso e che millenni di storiadell’umanità sono stati fin qui garantiti da un equilibrio naturale degli ecosistemi capaci di regolare miliardi di biodiversità presenti sotto e sopra il suolo.” La narrazione del concept, (spin-off del progetto “sotto e sopra il suolo, vita e rigenerazione”), creato da Rossana Danile con le sculture in ferro a filo continuo di Bruno Melappioni, mette in scena contenuti scientifici di fondamentale importanza invitando i visitatori ad empatizzare con parole pregne di significato ma che spesso vengono usate solo per «il dire» e non per «il fare». Nel giardino di transizione un’ape, un fiore con il suo ultimo petalo, un suolo crepato ricoperto di foglie secche e macerie, declamano l’amore per la vita, quell’istinto per la sopravvivenza che assimila piante ed esseri umani. Siamo ancora in tempo a salvare la terra: bastano un fiore e un’ape, poche parole e molte azioni, e fino all’ultimo petalo c’è vita. “m’ama, non m’ama?” “m’ama!”. E fu ancora primavera.
Bruno Melappioni ha sperimentato tutte le tecniche e tutti i materiali con i quali è venuto in contatto: dal polistirolo per costruire scenografie teatrali e cinematografiche al filo di ferro per le sculture disegnate nell’aria passando per il legno, il gesso, la plastica, a tutti i tipi di tecniche pittoriche esistenti, l’acrilico, l’acquarello, la tempera, l’olio. L’ultima sua espressione pittorica parte dall’analisi del soggetto e dell’oggetto, del vero e del falso e della differenza che intercorre tra l’oggetto osservato, il vero, e l’opera realizzata, il falso. “Per anni abbiamo osservato meravigliose copie della realtà realizzate da artisti eccezionali. Alcune più fedeli, altre molto interpretate. Ma mai abbiamo potuto osservare la mente dell’artista mentre sottraeva o addizionava elementi alla realtà che aveva davanti. Queste opere per me sono un’auto denuncia. Rappresentano una sorta di outing artistico.”
Il percorso espositivo sarà fruibile con le visite guidate delle Vie dei Tesori, secondo il format consolidato del Festival. Apertura ogni giorno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 21. Mercoledì 13 luglio apertura fino a mezzanotte; giovedì 14 luglio ingressi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20,30. Coupon 3 euro sul sito www.leviedeitesori.com
*Nella foto in evidenza: opera di Melappioni
Fonte: Ufficio Stampa Roberta Melasecca – Melasecca PressOffice – Interno 14 next