Si è conclusa lo scorso 8 dicembre l’undicesima edizione della Biennale dell’immagine di Chiasso che, con il tema CRASH, ha raccontato il mondo attraverso le immagini di fotografi svizzeri ed internazionali.
Un’edizione ricca di mostre ed eventi che ha saputo coinvolgere un pubblico ampio e intergenerazionale e radunare a Chiasso appassionati ed esperti di fotografia contemporanea.
Sull’arco di due mesi sono state proposte oltre venti esposizioni tra le quali ricordiamo le tre mostre principali: “TEMPTATION OF DEATH” del fotografo ucraino Boris Mikhailov; le fotografie in bianco e nero del poliziotto e fotografo svizzero Arnold Odermatt e la mostra all’aperto degli studenti di fotografia della rinomata ECAL – Ecole cantonale d’art di Losanna, con i loro sogni volti a “GUARDARE L’UTOPIA” suggestivo titolo scelto per il loro lavoro.
Il workshop con il fotoreporter e vincitore del prestigioso World Press Photo Award, Carlos Spottorno, ha saputo avvicinare amatori ed esperti al mondo della graphic novel. Anche gli incontri sul lavoro di Boris Mikhailov e Arnold Odermatt hanno suscitato grande interesse tra il pubblico. Il pomeriggio dedicato al Mondo Polaroid ha coinvolto cultori e artisti appassionati di questo oggetto rivoluzionario dell’epoca analogica. Mentre la proiezione dei film di Yasujiro Ozu e di Agostino Ferrente hanno regalato al pubblico un momento di riflessione attraverso il cinema.
Molto apprezzata l’installazione visiva dell’artista svizzera Aline d’Auria, presentata alla Biennale dell’immagine da Chiasso_Culture in movimento e la mostra del padre della cartellonistica intitolata “MARCELLO DUDOVICH (1878- 1962) fotografia fra arte e passione” proposta dal m.a.x. museo. Non da ultimi la preziosa collaborazione del progetto Frequenze che ha permesso di allestire alcune mostre nei negozi sfitti del centro di Chiasso.
Sono davvero tante le realtà culturali che hanno contribuito al successo di questa undicesima edizione che ha visto coinvolti: il Comune di Chiasso con il suo prezioso sostegno, le molte gallerie e istituzioni che hanno contribuito al ricco programma, gli artisti, i partner e gli sponsor. Una collaborazione proficua, che ha potuto contare anche sui tanti volontari che si sono resi disponibili per la buona riuscita del progetto.
Il Comitato organizzativo ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato attivamente e tutti i preziosi soci di Abi.
La Biennale dell’immagine di Chiasso si fermerà per qualche mese prima di cominciare le riflessioni sulla 12° edizione, prevista per il 2021.
L’Associazione Biennale dell’immagine – ABi: B11 CRASH è stata organizzata da ABi che si prefigge di diffondere la cultura della fotografia, delle arti e dei media contemporanei quali strumenti di lettura della realtà.
Fonte: Ufficio stampa Biennale dell’Immagine – Roberta Nicolò