Sono tanti i titoli che usciranno al cinema da qui alla fine dell’anno. Abbiamo provato a stilare una lista dei dieci film più attesi, a cominciare da “Il re leone” di Jon Favreau, nelle sale italiane dal 21 agosto. Simba e compagni tornano sul grande schermo in una versione rivoluzionaria sotto il profilo tecnologico, dopo il successo planetario ottenuto prima con il cartoon del 1994, premiato con due Oscar, e poi con i successivi spin-off “In giro per il mondo con Timon e Pumba” e i sequel “Il Re Leone II – Il regno di Simba” e “Il Re Leone III – Hakuna Matata”. Ai film si è anche aggiunto dal 1997 l’omonimo musical di Broadway, vincitore di sei Tony Awards. La nuova versione del classico Disney riprende fedelmente la storia originale, riproponendo lo stesso storyboard ma con una tecnica nuova che unisce il cinema live action con immagini fotorealistiche generate al computer. Un film atteso perché introdurrà una svolta tecnologica nel mondo del cinema.
Sempre ad agosto uscirà la nuova opera di Pupi Avati: “Il signor diavolo”, tratto dall’omonimo romanzo scritto dallo stesso regista. Un film che segna il ritorno di Avati al genere “gotico padano”, tra atmosfere fantastiche, mondo rurale e pennellate horror. Nell’autunno del 1952, nel contesto rurale del Nord-Est, un adolescente è accusato dell’omicidio di Emilio, un coetaneo considerato indemoniato dalla gente del posto. Sul caso, in cui sembrano implicate delle monache e un sagrestano, indaga il pubblico ministero romano Furio Momentè. Un film che segna il ritorno sul grande schermo di Chiara Caselli, a cinque anni dal suo ultimo ruolo.
A fine agosto potremo vedere “5 è il numero perfetto” di Igort, film italiano tratto dall’omonima e fortunata graphic novel dello stesso Igort. Con un cast d’eccezione – Toni Servillo, Carlo Buccirosso e Valeria Golino – la storia narra la vicenda di Peppino Lo Cicero (Servillo), un camorrista in pensione che torna a lavoro dopo l’assassinio di suo figlio. In una Napoli degli anni Settanta dalle atmosfere noir, questo tragico evento segna una rinascita per il protagonista, in mezzo a una serie di fatti violenti. C’è curiosità nel vedere Buccirosso negli inconsueti panni di un personaggio cupo: Totò ‘o Macellaio.
Il 19 settembre uscirà finalmente in Italia il nuovo lavoro di Quentin Tarantino: “C’era una volta a… Hollywood”. Presentato all’ultimo Festival di Cannes il film è un omaggio alla Hollywood della fine degli anni Sessanta, con protagonisti Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie. Ambientato nella Los Angeles del 1969, sullo sfondo horror segnato dagli omicidi della setta di Richard Manson, il regista statunitense porta in scena la storia dell’attore televisivo in declino Rick Dalton (DiCaprio) e della sua controfigura Cliff Booth (Brad Pitt). I due amici e colleghi stanno cercando di farsi strada a Hollywood, mentre Sharon Tate (Margot Robbie), moglie di Roman Polanski e attrice emergente, vicina di casa di Rick, influenzerà le loro vite. A 50 anni esatti dalla morte di Tate, uccisa a casa dal gruppo di Manson, Tarantino prende spunto da questa pagina sanguinaria della settima arte per cambiarne il triste epilogo e sublimare la figura dell’attrice.
Il 26 settembre arriverà nella sale italiane un film di fantascienza con protagonista Brad Pitt: “Ad Astra” di James Gray. L’astronauta Roy McBride (Pitt) intraprende un viaggio nello spazio alla ricerca del padre Clifford (Tommy Lee Jones), scomparso una ventina d’anni prima durante una missione su Nettuno. Si tratta del primo film nel mondo della fantascienza da parte del noto regista statunitense Gray. Il titolo del lungometraggio rimanda al motto latino “per aspera ad astra”, ossia “attraverso le difficoltà fino alle stelle”. Una pellicola che si annuncia pirotecnica e ricca di rimandi cinefili.
Per il 3 ottobre c’è molta attesa anche per l’uscita di “Joker” di Todd Philipps, che verrà presentato in anteprima e in concorso alla 76esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Il regista della fortunata serie “Una notte da leoni” porta in scena la vita di Artur Fleck (Joaquin Phoenix), un uomo che sogna di diventare un celebre cabarettista negli anni Ottanta a Gotham City. Le avversità della vita lo trasformeranno però in una sadico clown assetato di vendetta, nemico acerrimo della facoltosa famiglia Wayne. “Joker” è uno dei titoli più forti della nuova stagione cinematografica. L’istrionico Phoenix vuole infatti farci dimenticare le precedenti interpretazioni di Jack Nicholson (in “Batman” di Tim Burton) e dello straordinario Heath Ledger (“Il cavaliere oscuro” di Cristopher Nolan), alternando i registri del comico e del tragico in maniera sorprendente. La sceneggiatura non si basa solo sulla serie Batman targata DC Comics, ma anche su alcuni film del duo Martin Scorsese– Robert De Niro, come “Taxi Driver” e “Re per una notte”. Non a caso il primo è uno dei produttori del film, mentre il secondo interpreta in “Joker” un presentatore televisivo. Al centro del film di Philipps non c’è dunque la storia di Batman che conosciamo e del suo acerrimo nemico, ma piuttosto il racconto psicologico di un uomo reso folle anche per colpa della società.
Il 10 ottobre potremo finalmente vedere in Italia, grazie alla Lucky Red, il nuovo lavoro di Woody Allen: “Un giorno di pioggia a New York”. Allen torna ancora una volta a girare una commedia sofisticata nella sua amatissima Grande Mela, per raccontare la storia di una giovane coppia interpretata da Elle Fanning e Timothée Chalamat. Il film esce con due anni di ritardo, a seguito del blocco della distribuzione da parte di Amazon, decisione presa dopo lo scoppio dell’uragano del #MeToo che ha riportato a galla le vecchia accuse di Mia Farrow, ex moglie di Allen, di molestie sessuali verso la loro figlia adottiva Dylan. Intanto il geniale cineasta newyorkese è già al lavoro per il suo cinquantesimo film, “Rifkin’s Festival”, che verrà girato in Spagna e prodotto da Media Pro. Un addio, forse definitivo, alle produzioni a stelle e strisce. È ormai da diversi anni che Allen vanta più estimatori in Europa che negli Stati Uniti, come affermato da lui stesso già nel 2002 nel film “Hollywood Ending”.
Dopo lo straordinario successo de “La ragazza nella nebbia” torna dietro la macchina da presa Donato Carrisi, premiato al debutto con un David di Donatello come regista esordiente. Il celebre scrittore di thriller porta in scena un altro dei suoi best seller: “L’uomo del labirinto”, da cui prende il nome anche il film, in uscita a fine ottobre. La storia è incentrata sulla ricomparsa dopo molti anni di Samantha, una ragazza rapita e tenuta prigioniera che viene ricoverata in ospedale. I suoi ricordi vacillano come la sua mente, ma sono il punto di partenza per il detective Bruno Genko (Toni Servillo) per provare a prendere il rapitore, svanito nel nulla. A livello psicologico indaga anche il “criminal profiler” Green (Dustin Hoffman), alla ricerca dei mostri che popolano la mente della ragazza. “L’uomo del labirinto” si annuncia interessante per l’incontro sul grande schermo di due grandi attori: Servillo e Hoffman.
A dicembre, infine, usciranno due titoli importanti: “Star Wars: l’ascesa di Skywalker” (o anche “Star Wars: Episodio IX”) e “Pinocchio” di Matteo Garrone, che arriverà in sala a Natale.
Il nuovo episodio della saga creata da George Lucas, che concluderà la trilogia-sequel, porta la firma di J. J. Abrams, come già accaduto nel 2015 con “Il risveglio della forza”. Una garanzia per vedere come andrà a finire lo scontro finale tra i sopravvissuti della Resistenza e il Primo Ordine. Sul lungometraggio trapelano ancora poche indiscrezioni, facendo crescere a dismisura l’attesa per vederlo fino al 18 dicembre.
Il 25 dicembre potremo finalmente vedere “Pinocchio” di Matteo Garrone, reduce dal successo di “Dogman”. Rimanendo fedele al testo originale di Collodi, uno dei più grandi registi italiani contemporanei promette di sorprendere il pubblico, grazie anche a un cast stellare: Roberto Benigni (Geppetto), Gigi Proietti (Mangiafuoco), Rocco Papaleo (il Gatto), Massimo Ceccherini (la Volpe), Marcello Fonte (il Pappagallo) e Marine Vacth (la Fata Turchina). Garrone punterà molto anche sulle immagini e sugli effetti speciali, dando alla celebre favola di Collodi un taglio dark vicino a quello visto nel film “Il racconto dei racconti”.