Il nuovo libro di Agostino Picicco intende fornire alcune riflessioni sul mondo della comunicazione oggi e quanto ha comportato in termini di cambiamenti di abitudini e stili di vita nonché sull’onnipresenza della rete e la necessità di disconnettersi ogni tanto per favorire una maggiore serenità personale e consentire relazioni reali e un rinnovato impegno verso l’aggiornamento e lo studio oltre le distrazioni dei social, anzi utilizzando al meglio la nuova tecnologia.
Da un lato le considerazioni di Picicco invitano a prendere consapevolezza dei benefici della rivoluzione tecnologica, dall’altro a tenere presenti alcuni effetti negativi da eliminare. Il totalitarismo cibernetico rischia di soffocarci, per questo va ripensato e magari riproposto con alcuni accorgimenti, nella consapevolezza che quando la tecnologia avanza non bisogna essere nostalgici del passato, ma protagonisti e progettisti di futuro.
Un paragrafo del libro è dedicato a quale uso dei social avrebbe fatto don Tonino Bello.
La prefazione è di Luciano Ghelfi, giornalista parlamentare di Tg2 RAI, e la postfazione di don Walter Magni, responsabile Ufficio Comunicazioni Sociali diocesi di Milano.
Il libro è stato presentato il 26 aprile a Giovinazzo (BA). In una gremita Sala San Felice, sono accorsi amici, conoscenti, rappresentanti delle istituzioni locali e tanti lettori che lo seguono da anni, proveniente da vari paesi della provincia barese e oltre. A moderare e ad introdurre la serata è stata Raffaella Leone di Secop Edizioni. Con lei a presentare il libro i giornalisti Michele Marolla firma storica della Gazzetta del Mezzogiorno, e Gianluca Battista, caporedattore di Giovinazzoviva. Il sindaco Tommaso Depalma si è detto orgoglioso di ospitare a Giovinazzo la prima nazionale di questo nuovo libro di Picicco, che mai dimentica le sue radici, nonostante i successi in Lombardia.
Sorpresa a fine serata, con l’arrivo in San Felice del vescovo della diocesi mons. Domenico Cornacchia, che ha salutato volentieri la nutrita delegazione dell’Associazione Regionale Pugliesi di Milano, intrattenendosi con loro per una cordiale bicchierata augurale.
Sabato 11 maggio è stata la volta di Milano presso il salone dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia con un suggestivo affaccio sui Navigli. Insieme all’autore sono intervenuti Jole Milanesi, magistrato di Corte d’Appello, Mario Furlan, presidente dell’associazione City Angels, Irene Simi de Burgis, psicologa e psicoterapeuta, Giuseppe Selvaggi, scrittore e studioso di tradizioni popolari. A introdurre e moderare il dibattito Antonio Sanfrancesco, giornalista di Famiglia Cristiana.
Per dare un “assaggio” del libro, le relazioni sono stati intervallate dalla lettura di pagine scelte a cura di alcune lettrici che con una coinvolgente performance artistica hanno consentito al pubblico di cogliere, anche con lieve ironia, le modalità comunicative oggi illustrate nel volume.
Nell’intervento conclusivo Picicco si è soffermato sul prendere coscienza della nostra umanità, che si esprime nel bene e nel male anche sui social, facendo in modo che il lato chiaro dei social prevalga su quello oscuro. “Il ‘benessere digitale’ è un’esigenza che va promossa e coltivata. Se è vero che tutti noi commettiamo qualche errore relazionale sui social, possiamo imparare a disinnescare questi comportamenti dannosi per noi e per gli altri, incorporando in modo consapevole i social nella nostra vita quotidiana e cogliendone i vantaggi, con un po’ di leggerezza e senso della misura. Il mondo del web è infinito, così come sono infiniti i modi per sfruttarlo al meglio e soprattutto in modo consapevole”.
AGOSTINO PICICCO vive a Milano dove lavora presso la Direzione Comunicazione, relazioni pubbliche e attività promozionali dell’Università Cattolica. Ha vissuto a Giovinazzo (Bari) gli anni dell’adolescenza partecipando attivamente all’associazionismo cittadino. Ha conseguito la laurea presso l’Università Cattolica di Milano e, successivamente, l’abilitazione professionale di avvocato e di giornalista pubblicista. Ha operato nella direzione di collegi universitari milanesi. Collabora come giornalista per riviste locali e on line. Partecipa con ruoli di responsabilità alla vita di diverse aggregazioni sociali, in particolare coordina le attività culturali dell’Associazione Regionale Pugliesi di Milano. Ė componente del Consiglio Generale della Fondazione don Tonino Bello e del Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo. Autore di vari contributi in volumi e di prefazioni, per la Ed Insieme ha pubblicato i volumi Meridione ed emigrazione (2002), A Sud l’orizzonte si è schiarito (2003), L’amicizia: un’avventura meravigliosa (2006); I roghi accesi dal maestro (2008); Nel riverbero di cento ideali (2012); Ti voglio bene (a cura, con Giancarlo Piccinni) (2013); La semplicità delle piccole cose (2014); Vita da social (2015), Non molliamo, ragazzi (2016), Intervista alla città (2016). Per le Edizioni Messaggero di Padova i volumi Padre Agostino Gemelli (2005), Armida Barelli (2007), Ludovico Necchi (2010). Per le sue pubblicazioni, oltre a numerosi riconoscimenti, ha ricevuto l’attestato di Paladino delle Memorie, l’investitura di Cavaliere di Cultura e Scienza e l’Award al merito per il giornalismo.