Nato da un’idea di Vera Slepoj e Davide Paolini in collaborazione con la famiglia Giaccari taglia il traguardo del secondo anno il concorso letterario ispirato da una vera istituzione della cucina popolare salentina.
La passione per la cucina è cresciuta in lei dall’età di sette anni, cioè da quando ha cominciato a cucinare per le feste e le famiglie del Salento. Una competenza che ha il gusto dei sapori mediterranei della sua terra, come le “sagne ‘ncannulate”, le “pittule” con verdure e la tradizionale “paparina”, la pianta del papavero tipica della zona. Una passione che è riuscita a tramandare nel tempo, a trasmettere alle generazioni che ha contribuito a creare, fino a diventare vera musa per chi della cucina ha fatto la sua ragione di vita. È la storia di Iolanda Ferramosca, autentica autorità della tradizione culinaria salentina, ancora attiva tra i fornelli all’età di 84 anni e ispiratrice di un premio letterario che porta il suo nome. Si tratta del Premio Iolanda, appunto, primo concorso letterario dedicato esclusivamente ai libri di cucina e di ricette, arrivato quest’anno alla seconda edizione.
Ideato da Vera Slepoj e Davide Paolini in collaborazione con la famiglia Giaccari, il Premio intende proporsi come attestato di merito rivolto agli scrittori e a tutti coloro che, attraverso la pubblicazione di un libro, si impegnano a promuovere i valori legati al mondo e alla tradizione della cucina italiana, eccellenza del made in Italy che tutto il mondo ci invidia. E dopo il successo dell’anno scorso, che ha visto la partecipazione al concorso di decine di case editrici e di scrittori di tutta Italia, il Premio si appresta a celebrare la sua seconda edizione mantenendo la sua missione: valorizzare quel fil rouge di sapere e sapori che si tramanda di generazione in generazione, di famiglia in famiglia.
Possono concorrere al Premio Iolanda tutte le case editrici italiane con un’opera pubblicata tra il 1° gennaio 2018 e il 30 maggio 2019. Il contenuto dovrà essere strettamente inerente alle ricette e alla cultura ad esse connesse come storia, originalità, illustrazioni. Le case editrici possono inviare l’opera fino al 30 maggio 2019 all’indirizzo di ogni membro della giuria. A giudicare le opere letterarie saranno eccellenze italiane legate al mondo della cultura e della cucina italiana come Carlo Cambi, Gianarturo Ferrari, Stefano Zecchi, Marina Valensise, Catena Fiorello, Silvio Perrella, Cettina Fazio Bonina, Helmut Failoni, Benedetto Cavalieri, Giuseppe Da Re, Laurent Chaniac, Bruno De Moura Cossio, Giuseppe Seracca Guerrieri, Alessandra Tedesco e Francesco Giaccari. Il premio consiste in un’opera bronzea realizzata per l’occasione dal maestro Gianni Cudin. La cerimonia di premiazione è prevista il 13 luglio a Tricase, in provincia di Lecce, nella magnifica sede del Palazzo Gallone.
“Il Premio lolanda”,spiega infatti Vera Slepoj, presidente del Premio e della giuria, “è un tributo alla signora Iolanda, e al tempo stesso un modo per valorizzare la grande tradizione della cucina italiana e quelle ricette che sono patrimonio inalienabile della storia di ogni famiglia, tramandate e custodite gelosamente di madre in figlia. Un tesoro culturale da preservare e celebrare con orgoglio”.
“In Italia si pubblicano ogni anno centinaia di libri di cucina”, aggiunge il gastronauta e copresidente del Premio e della giuria Davide Paolini, “e quindi abbiamo ritenuto doveroso istituire un riconoscimento che renda omaggio a questa fetta di letteratura, e in generale alla grande tradizione italiana di scrittori di libri di cucina e di ricette. Dopo il successo dell’anno scorso abbiamo voluto infatti dare seguito al progetto, certi che la cucina sia tra le fonti inesauribili di creatività e fantasia, tra i fornelli come sulle pagine di un libro”
(per informazioni e iscrizioni: galeone@foundcomunicazione.com).
Fonte: Rosaria Bianco – Ufficio Stampa Regionale