‘Oν οἴ θεοί φιλοῦσιν ἀποθνήσκει νέος’, «muor giovane colui ch’al cielo è caro» scrive Leopardi nella epigrafe del suo ‘Amore e morte’, tratto da un frammento di Menandro, commediografo greco del IV sec. a. C.
E’ così, leggendo la biografia di Luca ‘per non perdersi nel tempo’. Quel tempo tiranno, ‘invida aetas’ dice Orazio, dove tutto scorre, ‘πάντα ῥεῖ’. Soprattutto la nostra pena di vivere. Per questo la nostra diventa una resistenza inesorabile, armati di amore per la vita. Ancorati ai sogni, ai desideri, alla necessità di combattere perché il nostro destino sia glorioso, non la kléos omerica, ma quel dispensare empatia, quel sorreggere il mondo con il sorriso, quella voglia ineffabile del fare, l’arte, la cultura, il teatro, uno sguardo, una battuta spiritosa, il non fermarsi mai alle apparenze, il senso del dovere anche quando il destino incombe e come Ettore non arretriamo davanti alle Porte Scee.
I dialoghi sull’amicizia, sugli affetti, sull’amore si interrompono perché così hanno disposto le Parche, un destino che viene tessuto e troncato.
Quello di Luca, funestato dalla malattia, dal linfoma, che ci rende fragili ma risoluti nel compiere sino in fondo il nostro cammino, nello spazio e nel tempo. Soprattutto per non perdere l’idea del tempo, che scandaglia la nostra vita nei rapporti che la arricchiscono e che lasciano un segno indelebile pur nella breve esistenza, nella fine prematura.
Luca non si è fermato di fronte alle difficoltà: è questo il suo grande insegnamento. Come Prometeo ha raccolto la luce e il fuoco per illuminare la vita di chi ha frequentato. Gli studi classici e poi la facoltà di psicologia, l’analisi della nostra esistenza fragile eppure eroica, il dialogo dell’amicizia. Il termine. Patroclo e Achille. L’amore nulla può quando il destino è segnato. Non la vendetta ma il riscatto cerca l’Associazione che ne è nata per sostenere negli sforzi per la vita contro le leucemie – linfomi e mieloma tanti altri esseri umani che hanno accarezzato la vita e che sperano di poter accarezzare un volto amico e continuare ad essere amati.
‘Camera 18. ‘Baffi?’ ‘Fì!’, il titolo della biografia di Luca conclude la sua esistenza nella camera del Policlinico San Matteo di Pavia.
Luca non ha mai perso lo spirito, il brio, la consapevolezza che pur nel dramma occorra affrontare la vita con entusiasmo e con ottimismo, con lo stesso stato d’animo del poeta di Recanati che vedeva nella resistenza della ginestra, nel ‘profumo del fiore e nella carezza del vento’ – aggiunge Luca, che ci ha lasciato a 32 anni, un antidoto una prospettiva, una visione di sogno!
L’Associazione che ne è nata ‘Luca per non perdersi nel tempo’ ha voluto mantenere vivo il suo ricordo e proseguire nell’impegno contro la malattia, devolvendo i proventi del libro a favore di Paviail Onlus, pubblicato da Ed Insieme di Terlizzi (Ba), 2017, pp. 185, €18,00.