Lezioni preziose, queste, del prof. Yuval Noah Harari, docente presso il Dipartimento di Storia presso la Hebrew University di Gerusalemme, che passa in rassegna la storia, le aspettative, i desideri, i limiti e l’arroganza dell’umanità alle prese con problemi che si porta dietro fin dalla sua affermazione come specie Homo Sapiens, circa 70 mila anni fa. E altre che incombono nella drammatica immediatezza, prima fra tutte il riscaldamento globale e la responsabilità della nostra specie nei confronti degli altri esseri viventi, animali e vegetali. Il rischio è la scomparsa dell’uomo sulla terra e forse della terra stessa, così come l’abbiamo finora conosciuta. A fronte dei nostri innegabili successi nel campo delle scienze e della medicina, permangono tuttavia aspetti inquietanti della vicenda umana, legati alle diseguaglianze sociali e alle guerre che sono minacciose e risolutive se si dovesse dare modo ai governanti, non sempre controllabili, di pigiare il bottone rosso della guerra nucleare. Intanto le biotecnologie e le tecnologie informatiche si affermano sempre di più come necessità per poter gestire una mole enorme di informazioni che facilitano le nostre possibilità di accesso e allo stesso tempo rendono obsolete molte figure professionali come le abbiamo fin qui conosciute. Perciò si richiede duttilità da parte dei lavoratori ‘spodestati’ dalle loro abituali occupazioni e un ruolo pubblico dei governi, che assicurino formazione continua e sostegno ai redditi, momentaneamente – si spera – messi in discussione. Cambia anche il ruolo e la funzione degli istituti scolastici. I docenti più che continuare con la loro tiritera nozionistica dovrebbero spingere gli studenti ad analizzare con nuove modalità i processi sociali e scientifici. Tutto viene messo in discussione dai repentini cambiamenti in atto. Non lo avrebbe immaginato Ovidio con le sue ‘Metamorfosi’ di rappresentare, partendo dai miti, un filone di pensiero che avrebbe portato una tale innovazione diventata difficile se non impossibile da gestire. L’umanità è sospinta a inseguire cambiamenti tumultuosi, senza poter capire e condizionare i vari passaggi. Le macchine prenderanno il suo posto? Algoritmi che condizioneranno la nostra esistenza. Questo processo mette a nudo gli dei, le religioni, la vecchia moralità e soprattutto la vanità delle certezze credute fino a ieri che hanno mosso i popoli, nel corso nella loro vita quotidiana e nella loro pretesa bellica di supremazia sui vicini. Verità che sono false e falsità, ritenute tali, che sono vere, come diceva Esiodo delle Muse, nelle ‘Opere e i giorni’, dando la colpa a loro che ispirano il poeta. Non abbiamo scampo? Lo storico avanza considerazioni su considerazioni, ora allarmate, ora fiduciose. Abbiamo la possibilità, dopo che Salomé ha tolto i sette veli e ha rivelato la nudità del suo bel conturbante giovane corpo, che ci fa riflettere allo stesso tempo sulla caducità della nostra condizione, di affermare un modalità diversa e rivoluzionaria. Svelata, appunto. La laicità. Sorretta da una serie di valori: la verità, la compassione, l’uguaglianza, la libertà e il senso di responsabilità. E’ un nuovo cammino indicato da Harari, da percorrere insieme, senza demonizzare la tecnologia ma senza diventarne schiavi. Siamo ancora in tempo? Non ci resta molto. Tornare a riflettere, a meditare, ad affrontare i grandi problemi che assillano l’umanità con i quali bisogna fare i conti, senza rinchiudersi nelle proprie fortezze come fanno Trump e i vari populisti e sovranisti. I nazionalisti non hanno formule o ricette utili perché i problemi dell’umanità sono globali e vanno affrontati con il confronto e la collaborazione fra tutti e non imponendo dazi o separandosi come con la Brexit. Come Seneca con Lucilio, così noi ci siamo apprestati a scorrere le pagine di questo terzo saggio di Harari dopo ‘Sapiens. Da animali a dei’ (2014) e ‘Homo Deus’ (2017), consapevoli, al termine, che la gravità della situazione non ci debba far disperare, perché non possiamo credere che l’umanità corra stupidamente verso la propria rovina.
Harari, Yuval Noah, ‘21 lezioni per il XXI’ secolo’, 2019, Giunti Editore/Bompiani, pp. 524, € 24,00.