Si tratta di un appello rivolto a tutti gli artisti per raccogliere i fondi necessari per far rientrare il relitto ad Augusta e preservare nel tempo la sua memoria.
La possibile demolizione di un’opera artistica è una soluzione accettabile per il mondo dell’Arte e per i valori che rappresenta?
Apprendo in questi giorni, dagli articoli di Gianluca di Feo su la Repubblica e Giuseppe Pietrobelli per il Fatto, del contenzioso in atto per la rimozione dell’opera “Barca Nostra” dell’artista Christoph Büchel dall’Arsenale di Venezia, dove è stata esposta nel 2019 per la Biennale d’Arte.
La barca che il 18 Aprile 2015 affondò al largo di Lampedusa portando con sè oltre 700 persone, a distanza di 5 anni, rischia di affondare nuovamente a causa di una lite burocratica tra la Biennale di Venezia, il Comune di Augusta – a cui era stata affidata l’imbarcazione – e l’artista svizzero, a cui lo stesso Comune aveva concesso l’utilizzo in comodato d’uso per il periodo dell’esposizione.
Se non si dovesse trovare a breve una soluzione, la distruzione del relitto, come extrema ratio, trascinerebbe a fondo la nostra coscienza e la consapevolezza dei nostri valori umani.
Esiste una facile soluzione? Forse no. Ma se noi artisti, non sentissimo la necessità di “salvare” un’opera d’arte, chi altro mai avrebbe lo stesso desiderio di farlo?
Ecco quindi che, nel mio piccolo, provo a lanciare un’idea: organizzare un’asta pubblica alla quale ogni artista possa donare una propria opera, il frutto del proprio lavoro, per raccogliere i fondi necessari a evitare la distruzione del relitto, farlo rientrare ad Augusta e preservare nel tempo la sua memoria. Il valore di questa idea sarà tanto più forte quanto più persone aderiranno all’iniziativa.
Per chi volesse esprimere la propria adesione, condividendo i valori del progetto, può aggiungere un like o commentare il post indicando l’opera che vorrà donare. E’ inoltre possibile condividere il messaggio per aumentare la sua diffusione. Spunti e suggerimenti sono ben accetti.
Da parte mia metterò a disposizione le prove d’artista dell’installazione Mare Nostrum realizzata nel Canale Ponterosso a Trieste, proprio nell’estate del 2015. Un’opera che suscitò un forte dibattito pubblico proprio per il tema trattato: la perdita in mare di migliaia di vite umane.
Fonte: CS a cura di Chiara Baulasti . PR Manager per Art for Business