Domenica 30 giugno, ore 21.30 il Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea della Sicilia presenta, nella corte interna di Palazzo Belmonte Riso (Corso Vittorio Emanuele, 365) la performance DC VERO? Un progetto teatrale, sulla Strage di Ustica, realizzato con gli allievi del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Palermo e del Liceo Scientifico Copernico di Bologna ideato e diretto da Bruno Cappagli, de La Baracca – Testoni Ragazzi di Bologna con la collaborazione di Salvo Dolce del Teatro Libero di Palermo.
La performance nasce all’interno di “DC Vero?”, progetto selezionato dal Bando “Iniziative didattiche e formative volte ad approfondire il tema del terrorismo e a conservare tra i giovani la memoria di tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice” promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e realizzato anche con il contributo dell’Assemblea Legislativa Emilia-Romagna.
Un percorso collettivo nato dalle esperienze degli studenti del Corso di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, che nel corso del 2018 hanno realizzato un intervento di conservazione del relitto del DC9 Itavia, custodito nel Museo per la Memoria di Ustica a Bologna.
La performance vedrà coinvolti le studentesse e gli studenti del Liceo Scientifico Galilei di Palermo e del Liceo Scientifico Copernico di Bologna, capofila del progetto.
Le attività che compongono il percorso educativo interdisciplinare sono state ideate dall’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, dal Liceo Scientifico Copernico di Bologna, dalla compagnia teatrale La Baracca – Testoni Ragazzi di Bologna e dal Teatro Libero di Palermo.
Le attività che ne sono parte sono state realizzate assieme a: Istituto Storico della Resistenza Parri di Bologna, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Dipartimento educativo MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Teatro Libero di Palermo, Accademie di Belle Artidi Bologna e di Palermo e Associazione Libera, con l’importante collaborazione del Polo Museale d’arte Contemporanea di Palazzo Riso della Regione Siciliana, e con il sostegno morale del Comune di Palermo.
“Stragi che si ripetono – dichiara Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Polo Museale – con differenti matrici, ma sempre con la costante del totale disinteresse e dell’incuria a cui segue la perdita della memoria che dobbiamo difendere a fronte dell’oblio che offusca ogni responsabilità. Ben vengano progetti come questo, portato avanti con le scuole e i giovani – che nel teatro si esprimono cogliendo il senso profondo della tragedia – da parte dell’Associazione Familiari delle Vittime che ha fortemente voluto il Museo per la Memoria di Ustica, parte integrante del MAMBO. Esempio eccellente e condanna costante che deve essere di monito, affinché non si ripetano piùaltre stragi e si tuteli il bene prezioso della vita umana”.
“Si dice spesso – dichiara Leoluca Orlando sindaco di Palermo – che il mondo della cultura, di cui certamente la scuola fa parte a pieno titolo, sia più avanti della società e della politica su tanti temi. Questa iniziativa realizzata dagli studenti di due licei di Bologna e Palermo ne é la prova. Lo è perché dimostra la sensibilità e la voglia di vera cittadinanza attiva e critica di questi studenti e di tutti coloro che li hanno accompagnati in un percorso certamente artistico, ma soprattutto umano e sociale.
Resta l’amarezza per una vicenda che ha tanti anni di distanza non ci ha consegnato una verità storica e giudiziaria, se non quella che pezzi dello Stato hanno lavorato perché questa verità non fosse mai scoperta.”
«Quaranta creature in volo – riflette BrunoCappagli che cura la drammaturgia del lavoro –Quaranta ragazze e ragazzi di Palermo e Bologna uniti nella creazione di una pièce teatrale, da portare al di là del mare. Un mare che è fonte della loro opera collettiva, in cui ritrovare segni da portare a galla, colmo di tracce da asciugare, da ripulire dal tempo e dall’esplosivo. Uno spazio che nei suoi fondali contiene la memoria di fatti da restituire e riportare a terra attraverso la cura, l’amore e il canto. Un’azione teatrale in cui i protagonisti e le protagoniste, attraverso un atto di restauro reale ed emotivo, riconosceranno una storia terribilmente incredibile: Dici vero?».
Ingresso libero fino ad esaurimento posti a sedere.
Fonte: Comunicazione Teatro Libero – Palermo