Avrà luogo al Teatro Libero di Palermo, dal 23 al 25 maggio, la quattordicesima edizione di Presente Futuro, festival organizzato e promosso dal Centro di ricerca e produzione teatrale di Piazza Marina, a cura di Luca Mazzone, dedicato alle arti performative della scena contemporanea. Undici progetti in concorso più uno fuori concorso, progetti internazionali con artisti che provengono da Spagna, Germania, Messico, Colombia, e naturalmente dall’Italia, si contenderanno sei premi assegnati da una giuria internazionale composta dai direttori e curatori dei festival partner: Joan Negrié per il Fitt, Anna Kapousizi per il BTS Festival di Atene, Andrea Porcheddu, studioso e critico teatrale, Tiziana Arnaboldi per il Teatro svizzero San Materno di Ascona, Stefano Locatelli per il Dipartimento di Spettacolo dell’Università La Sapienza di Roma; sarà presente anche una giuria della critica della città. Numerose le sinergie nazionali e internazionali: FITT Festival di Tarragona, il festival greco-newyorkese Between the Seas, il Teatro San Materno di Ascona, il SARAS dell’Università La Sapienza di Roma e il Cobas di Palermo, e l’importante collaborazione con il Teatro Biondo per l’organizzazione della tavola rotonda sui temi della Creazione Contemporanea che si terrà la mattina del 25 maggio presso l’atelier del Teatro Montevergini. Con il Festival si inaugura inoltre la collaborazione con la compagnia Civilleri / Lo Sicco per il progetto FuoriClasse, che vedrà il duo di artisti palermitani curare un progetto di formazione con gli studenti medi della città anche attraverso l’esperienza del Festival.
I premi garantiranno delle risorse finalizzate alla produzione, residenze e l’opportunità di essere programmati nei festival partner, Fitt di Tarragona e Teatro San Materno di Ascona in Svizzera, nonché nell’edizione 2020 dello stesso Presente Futuro.
« Presente Futuro – spiega il direttore Luca Mazzone – è un contenitore che con vivacità ha seguito, nelle sue quattordici edizioni, l’evoluzione dei modelli produttivi e delle estetiche del contemporaneo allargando sempre di più lo sguardo alle novità della scena internazionale under35. È un festival che segue l’ottica della curatela e che vede nelle residenze uno strumento di sostegno alla produzione e di legame tra artista e territorio. Non “vendiamo nomi” ma seguiamo un progetto artistico coerente e, soprattutto, ci poniamo l’obiettivo di dare voce a una Europa artistica, unita, sempre più liquida, fluida, dove non vi sono confini né muri, bensì dialogo, scambio e reciprocità».
Giovedì 23 maggio aprirà il festival alle ore 21 “I am in” di Alberto Martinez, una creazione collettiva di Invisible Collective con artisti provenienti da Spagna, Messico, Colombia e Italia, che tramite la forma del “gioco itinerante” ci interroga sulla consapevolezza di come funziona la nostra vita; a seguire il progetto napoletano: “Ego-Sistema” di Elena Schisano, che lo dirige e interpreta insieme a Gennaro Maione uno spettacolo di danza che si interroga sul modello consumistico che quotidianamente riempie le nostre esistenze illudendoci di essere unici; sarà poi il momento della performance madrilena “Dramasofìa” di e con Kira Anzizu e Nicoletta Cappello, una performance partecipativa che rappresenta una retrospettiva sull’adolescenza e le domande filosofiche che la attraversano; chiuderà infine la prima serata di festival “Absurd Hero” di Roman Škadra della compagnia berlinese Cie Expats/Roman Škadra, che vedranno l’artista inghiottito in un meccanismo ripetitivo di situazioni senza speranza al limite tra la resistenza fisica ed emotiva.
La seconda serata, venerdì 24 maggio, vedrà in scena, dalle ore 21, “Quando non c’era ancora niente ma c’era il tuo cuore” della compagnia bergamasca-milanese Bolognini/Costa che, tramite un linguaggio scenico innovativo, tra teatro di figura e teatro di narrazione, riflette sul tema del cambiamento in tutti i suoi aspetti; seguirà il progetto vincitore dell’edizione 2019 del Minimo Teatro Festival “Esperimenti su un corpo già perfetto”, spettacolo di danza con Leopoldo Guadagno coreografato da Nyko Piscopo; sarà poi la volta di “Due gocce nella polvere” di Giuseppe Gromi, interpretato da Al Hassan Kone, spettacolo basato sulla storia vera di chi ha vissuto in prima persona la fuga dalla violenza.
La seconda giornata si concluderà con il progetto spagnolo “Après la chronique” di Nicolas Hermansen e con Albert Bassas e Jordi Font, uno spettacolo che riflette sul senso dell’isolamento individuale nell’attuale società iperconnessa.
La terza e ultima giornata del festival, sabato 25 maggio, si aprirà la mattina con una Tavola rotonda, promossa e sostenuta in collaborazione con Il Teatro Biondo, dal titolo: Poetiche e Politiche per la giovane creazione contemporanea che si terrà negli spazi dell’Atelier del Teatro Montevergini e che coinvolgerà la direttrice Villoresi, Luca Mazzone, Laura Sicignano, direttrice dello Stabile di Catania, il presidente della commissione prosa del Mibac, Guido Di Palma, la direttrice del Minimo Teatro Festival, Rossella Pizzuto e tanti altri operatori del settore.
Poi, l’ultima serata del festival proseguirà con la performance romana “Rautalampi” di Nexus,
che racconta la storia di una giovane boxer rom alla ricerca di un punto di vista equo e creativo sulla gioventù marginalizzata, seguirà poi il progetto palermitano “Self-Portrait in Yellow Shades” di e con Irene Fiordilino, seguito dallo spettacolo spagnolo “Breach” di Thais Julià, Matías Muñoz e Vivian Friedrich, prodotto dalla compagnia SOM NOISE di Santa Coloma de Gramenet, un dialogo sui casi di abuso e violenza sessuale tramite l’ambiguità tra piacere e dolore, erotismo e violenza, sottomissione ed empowerment. Chiuderà l’ultima serata del festival il progetto di danza fuori concorso di Greta Francolini e Cab 008 in collaborazione con Chiara Bollettino “Annunciazione”, coprodotto da Anghiari dance HUB.
Fonte: Ufficio Comunicazione Teatro Libero – Palermo