Dopo il successo estivo di Pirandelliana, La bottega delle maschere torna in scena sotto il Portico della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino, dal 18 al 21 dicembre, con il capolavoro di Henri Ghéon, Natale in piazza.
È un progetto nuovo. Si assiste allo spettacolo sistemandosi sotto il portico della Basilica, in piedi e vestiti pesanti: pellegrini del teatro. La messinscena inizia alle ore 23 e dura 50 minuti.
Una famiglia di zingari ha trovato rifugio sotto il portico. Arriva la gente del villaggio che chiede una esibizione, ma è la notte della Vigilia, si deve andare a messa! Si accende una lanterna ad acetilene. Un vecchio zingaro apre un libro antico. Gli altri si ritirano dietro il carro, si truccano a vista. Inizia lo spettacolo: in quei tempi i popoli vivevano nell’attesa… nasce così un teatro nel teatro sacro.
“Sul praticabile si dispongono le persone che tramutano in costume i loro abiti e tutto diventa come una disputa dentro un dipinto fiammingo – spiega Marcello Amici, protagonista e regista- poi l’arrivo dell’Angelo, di Maria, di Elisabetta e i passi antichi della Notte Santa, quindi Maria e Giuseppe che sono a Betlemme per il censimento di Augusto. Cercano un alloggio. Si sentono un violino, la voce della Callas e un flauto di Pan per l’Ave Maria di Schubert.”
Natale in piazza è una recita a soggetto, un raro esempio di commedia dell’arte. La regia non crea stereotipi, ma un teatro vivo che, coniugando luoghi d’arte cristiana e antiche pratiche devozionali, dà voce a memorie, testi, musiche e immagini di un tempo lontano che fa pensare alle donne romane, alle monticiane, che nella notte vanno in pellegrinaggio verso la Madonna del Divino Amore.
Ingresso libero e gratuito
Fonte: Ufficio Stampa Brizzi Comunicazione