Negli ultimi anni il panorama emozionale della migrazione ha aggiunto dei volti femminili di grande impatto. Chi sono le “madri della migrazione”? La loro voce è abbastanza forte? Come possiamo dargli visibilità, sfidando le condizioni di lavoro critiche nel violento mercato delle vite di periferia? Cosa sono le nuove mappe del lavoro emotivo? Migratory Birds Fly High di Mihaela Michailov tenta di rispondere a queste domande aprendo, mercoledì 12 settembre, la programmazione della settima giornata di Short Theatre 2018 – Provocare realtà. Esito di una residenza a Roma nei mesi precedenti, Migratory Birds Fly High raccoglie le testimonianze di alcune cittadine rumene che abitano nella Capitale ed è il primo dei 2 lavori del focus sulla drammaturgia rumena che Short Theatre presenta nell’ambito di Fabulamundi Playwriting Europe. Mihaela Michailov è una giovane drammaturga e critica d’arte rumena che dedica la sua attività alla riflessione sulle disuguaglianze sociali, sugli abusi dello Stato rumeno nei confronti delle categorie meno rappresentate, alle trasformazioni derivanti dal post-socialismo. Il focus si chiuderà giovedì 13 settembre con Hic Sunt Leonesse di Bogdan Georgescu.
Alle 21.30 invece il pubblico di Short Theatre si avventurerà alla ricerca dei propri santuari grazie all’opera di live expanded cinema dell’artista visivo e filmaker spagnolo Carlos Casas. Sanctuary immerge lo spettatore nell’oscurità della giungla lungo il percorso di un gruppo di elefanti verso il loro cimitero, il luogo di riposo finale per coloro che percepiscono la fine della vita che si avvicina. Un luogo di rifugio per una specie in via di estinzione, un percorso forse verso la reincarnazione. Un invito a superare i propri limiti cognitivi e sensoriali e ad abbandonarsi a un’esperienza estremamente commovente. In Sanctuary Casas compone un ambiente di immagini e (infra-) suoni registrati insieme a Chris Watson, un pioniere nella registrazione sul campo. Il giorno seguente Casas propone a Short Theatre la versione installazione sonora dell’opera.
Grande spazio alla musica alle 23 per un evento fra i più attesi di Controra, la sezione musicale di Short Theatre. Sul palco i Winter Family, duo franco-israeliano composto da Ruth Rosenthal e Xavier Klaine in un concerto presentato nell’ambito de La Francia in scena, la stagione artistica dell’Institut français Italia e dell’Ambasciata di Francia in Italia. Doom swing, funeral pop o weird wave, sono le definizioni della loro musica da parte di una stampa internazionale che ha accolto entusiasticamente ogni album della loro decennale carriera musicale, dal primo disco omonimo fino all’ultimo South From Here del 2017. Autori anche di spettacoli teatrali e documentari, i Winter Family fin dal loro esordio suonano dal vivo in spazi di diversa natura, dai club ai musei, dalle gallerie alle chiese. La musica prosegue subito dopo a partire dalla mezzanotte con il dj set di Ubi Broki e Industria Indipendenti, fra sud, droni, suoni macchinici, passaggio di elettricità, kebab, magia nera, beat e sensualità.
A completare il quadro della programmazione, l’installazione sonora di VicoQuartoMazzini Leave The Kids Alone che affronta il delicato tema del bullismo, le attività di Bad Peace, la performance di Claudio Stellato 7 e il il consueto appuntamento quotidiano, a partire dalle ore 16.00, con L’Uomo che cammina di DOM– progetto di esplorazione di alcuni territori della città, dei loro paesaggi, delle loro comunità, realizzato in collaborazione con PAV e ispirato alla omonima graphic novel di Jiro Taniguchi. L’uomo che cammina è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria a organizzazione@pav-it.eu
Foto in evidenza: Carlos Casa – Sanctuary
Fonte: GDG press