Oltre 350 artisti in 23 anni, più di 1000 ore di musica, 36 nazioni invitate sul palco, 20.000 presenze in ogni edizione, 10 aree collaterali. Questi i numeri di Ariano Folkfestival, tra i più interessanti appuntamenti europei dedicati alla world music, che torna dal 15 al 19 agosto firmando la sua XXIII edizione ad Ariano Irpino.
In questa terra di confine in provincia di Avellino posizionata tra Campania, Puglia e Basilicata, il festival si apre ancora una volta ai migliori suoni del mondo, scommettendo come sempre sulla qualità artistica e orgogliosa di presentare una line up ricercata e libera da logiche commerciali.
Ariano Folkfestival regala al suo pubblico un’anteprima domenica 5 agosto al celebre Dum Dum Republic di Capaccio Paestum (Salerno). Sulla spiaggia vista mare inizia dalle ore 15 un lungo dj set che si chiude con il concerto dell’Instituto Mexicano Del Sonido al via dalle ore 19. La formazione guidata da Camilo Lara è abituata a esibirsi nei più importanti festival internazionali accanto ad artisti quali Gorillaz, Calexico, Molotov, Residente, Morrissey e molti altri. Sempre carichi di buonumore e voglia di divertirsi – in perfetta sintonia con lo spirito della manifestazione -si muovono abilmente tra beat electrodance, hip hop e musica tradizionale.
Il 15 agosto si entra nel vivo. Il festival inizia con una giornata a ingresso gratuito in cui dà il benvenuto all’olandese Mauskovic Dance Band. Amsterdam ha forgiato il loro suono unico, che ha le radici in una cumbia dai sapori tropicalia cui si mescolano ritmi afro-caraibici e space disco. A questo aggiungono tocchi elettronici, drum machine e sintetizzatori, creando così un sound estremamente contemporaneo ma ricco delle più svariate influenze culturali. Chiude la serata Dj Grissino.
Il 16 agosto sarà la volta della vitale irriverenza dei Dubioza Kolektiv, ovvero i bosniaci più esplosivi in circolazione. Nel loro shaker musicale si infilano i generi più diversi: ritornelli orecchiabili e attitudine punk, influenze indo-pakistane e accenni elettronici. Ne viene fuori un cocktail che ha conquistato non solo i Balcani ma tutto il mondo grazie al perfetto equilibrio fra contemporaneità e tradizione, ironia feroce e impegno politico.
Ad anticiparne il concerto, il blues elettronico farcito di chitarre e ironia di Sanseverino et Lionel Suarez Band con il loro ultimo disco “Montreuil/Memphis”; e la psichedelia turca degli Altın Gün, che miscela sapientemente folk, rock e funk con una grande fascinazione per la musica della Turchia degli Anni Settanta.
Il 17 Agosto tocca a una delle scoperte musicali più interessanti in programma: i 47Soul. Formatesi in Giordania 5 anni fa, hanno saputo fondere ritmi elettronici e suoni mediorientali alla debka, la musica e danza tradizionale palestinese di strada, unendovi stralci di hip hop e reggae. “Semplicemente impressionanti dal vivo”, per usare le parole del The Guardian, scrivono e si esibiscono per parlare di libertà, siano questi nuovi stili di danza o l’abbattimento dei check point di frontiera.
Dopo di loro, arrivano i divertenti Soviet Suprem. Nati in Francia ma con l’anima in Russia, il duo composto da John Lénine e Sylvester Staline presenta il nuovo album “Marx Attack”, dove un ironico gipsy punk militante si mescola alle melodie tradizionali russe e all’elettronica per farci rivivere il “sogno balcanico”. A concludere la serata, il dj set del loro conterraneo Omar Emile, direttamente da Radio NOVA.
Nessun riposo dopo il dj set del 17 agosto: alle prime luci dell’alba del 18 agosto ci si sposta nella Villa comunale, alle 4 del mattino, con gli italo-franco-tunisini Ifriqiyya Electrique. E’ il moniker che nasconde una vera e propria cerimonia adorcista (che punta a favorire l’interazione con le entità positive) per liberarsi dal male attraverso un suono post-industriale contaminato da chitarre ed elettronica. Un vero e proprio rito per arrivare alla guarigione dello spirito attraverso la trance e la possessione, come nelle tradizioni tunisine più ancestrali.
Alle 18 invece l’Auditorium ospita la travolgente energia argentino-brasiliana di Mintcho Garrammone.Insieme alla sua giovane orchestra festeggia i 50 anni e il nuovo disco “Badauê”, che in dialetto africano significa “celebrare l’allegria”.
Il programma serale del main stage prevede in scaletta i francesi Lalala Napoli, reinventori della
tarantella napoletana ed esploratori di altre melodie tradizionali napoletane. A seguire: l’energia del sestetto italo-portoghese Tony Madeira y Los Impresionantes, pronti a travolgere il pubblico con il loro nu-merengue. Made in Uk arrivano i Gentleman’s Dub Club, gruppo dub ormai abituato a passare dalla sala principale del Fabric di Londra ai più prestigiosi festival internazionali. Presentano live l’ultimo catartico disco “Dubtopia”: “Un piccolo angolo di paradiso fuori dalla vita quotidiana – parole loro – dedicato alla pura gioia”. Per le ore piccole, invece, largo a Sol Pereyra & Dj Karim.
Come una matrioska, l’ultima data di Ariano Folkfestival sarà un festival nel festival e svelerà un artista dopo l’altro: il 19 agosto sarà una giornata lunghissima che si protrarrà fino a notte fonda con diversi dj dislocati in tutta la città.
Protagonista assoluta: Calypso Rose con l’unica data italiana. Oltre venti album e 800 canzoni all’attivo, ha alle spalle un disco di platino in Francia, il prestigioso Victoires de la Musique (i Grammy francesi) e la nomina “Artista dell’Anno” aI WOMEX Awards. Conosciuta come “la regina”, oggi più che mai all’altezza del suo titolo nobiliare, l’artista di Trinidad & Tobago è stata a lungo il simbolo della lotta per i diritti alle donne.
Ad anticiparla, sul palco principale dalle 13 salirà la Bandabardò, una delle live band italiane più vitali; e la dj battle degli spagnoli dj Panko e Lord Sassafrass.
Riflettori puntati anche sullo stile club di New York: alla consolle il grande Nickodemus, riferimento della scena tropical clubbing statunitense nonché fondatore dell’etichetta discografica
Wonderwheel. Sostenuto dalle percussioni di Nappy G, chiuderà le danze al Folk stage.
Come sempre, protagonista di Ariano Folkfestival non sarà solo la musica. Sarà presente l’area camping e Volkszone con gli spazi musicali; la sezione cinema di Cinezone; lo sport con le lezioni di Yoga e i “ Racconti di viaggio ” con le interviste agli artisti ospitati.
Spazio anche a Folkintour, con una proposta di itinerari turistici in tutto il territorio; l’immancabile Aperiworld con gli aperitivi musicali; l’ex Sanazone con aperitivi musicali serali; la Bookzone dedicata alla letteratura; l’immancabile musica elettronica a fine serata, lo spazio Folkart per gli amanti della street art.
Fonte: GDG press